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Il vescovo Schneider esorta Papa Francesco a “ritrattare” i testi che minano la fede di Nichael Haynes ![]() Mons. Athanasius Schneider Il vescovo Athanasius
Schneider ha esortato i cattolici a pregare per Papa Francesco
affinché “ritratti” alcuni documenti e dichiarazioni che hanno
“minato la chiarezza” della fede.
Dopo che Papa Francesco è tornato in Vaticano domenica scorsa, dopo aver trascorso 38 giorni al Policlinico Gemelli per una polmonite bilaterale, molti dei suoi più stretti sostenitori hanno accolto con favore quella che, a loro dire, sarà una nuova fase del suo pontificato. Lunedì, parlando con il conduttore radiofonico cattolico Joe McLane, il vescovo Athanasius Schneider ha auspicato una nuova fase del pontificato, in cui Francesco potrebbe cercare di “correggere” alcuni degli “errori” che, secondo Schneider, è responsabile di aver diffuso. Schneider ha innanzitutto esortato a pregare per il Papa, che è come un padre di famiglia, “perché dobbiamo mantenere sempre la visione soprannaturale della Chiesa”. I cattolici, ha detto il vescovo ausiliare di Astana, in Kazakistan, dovrebbero pregare affinché Francesco riceva da Dio le grazie necessarie per “rafforzare l’intera Chiesa in questo ultimo periodo del suo pontificato”. Schneider ha spiegato come questo potrebbe manifestarsi: Cioè che possa emettere un documento per riaffermare la verità della fede, riguardo agli errori che sono più diffusi ai nostri giorni nella Chiesa, e per rettificare alcune confusioni e alcune ambiguità che sono state fatte nel suo pontificato e che lui stesso ha fatto, [e] in modo che possa avere la forza, l’umiltà, la saggezza di rettificare, di ritrattare alcuni atti che ha fatto nel suo pontificato, alcuni documenti, alcune parole con cui ha fatto confusione e o minato la chiarezza della fede divina”. Tale azione, ha detto Schneider, dovrebbe essere il “primo compito” di Francesco ora che è stato dimesso dall’ospedale. Che il Signore gli dia la grazia, la misericordia di avere ancora la possibilità di rettificare, di ritrattare alcuni aspetti del suo pontificato. Anche per questo dobbiamo pregare con fervore. Oggi abbondano le confusioni e gli errori nel campo della sessualità umana e del matrimonio, del primato della fede cattolica, dei sacramenti e della necessità di credere in Dio. Ma se Francesco non dovesse correggere queste confusioni, Schneider ha esortato il suo successore a Roma a farlo. Un nuovo Papa dovrebbe anche insegnare la dottrina cattolica riguardo all’impossibilità di permettere ai divorziati e ai “risposati” di ricevere la Santa Comunione e la verità sulle benedizioni degli omosessuali. Schneider ha ricordato che un Papa “deve essere il servo fedele, l’amministratore di Cristo, non dello spirito di questo mondo, non della moda di questo mondo”. Se Francesco dovesse morire prima di emettere i necessari chiarimenti dottrinali, Schneider ha chiesto che il prossimo Papa dia la priorità a “rettifiche e ritrattazioni di documenti e atti molto ambigui ed erronei del pontificato di Papa Francesco”. Facendo esempi precisi, Schneider ha chiesto che il nuovo Papa “faccia una professione di fede in cui rettifichi gli errori – gli errori più importanti e diffusi del nostro tempo”, primo fra tutti quello di proclamare il cattolicesimo come unica vera fede. Poi, ha detto, verrà l’insegnamento sulla sessualità umana, in particolare “l’indissolubilità del matrimonio, il carattere intrinsecamente malvagio degli atti sessuali al di fuori del matrimonio e soprattutto affermare chiaramente il carattere intrinsecamente malvagio degli atti e dello stile di vita omosessuali”. Ha anche citato l’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Francesco come bisognosa di essere “esplicitamente ritrattata dal Papa”, e che la “blasfemia” di Fiducia Supplicans, in cui Francesco ha permesso le benedizioni per le “coppie” dello stesso sesso, sia completamente ritrattata. Schneider ha inoltre chiesto che il famigerato documento di Abu Dhabi del 2019 venga “chiaramente ritrattato” per preservare l’autenticità della fede cattolica, e che venga ritrattato il processo sinodale e la recente sua estensione di tre anni approvata da Papa Francesco. Il vescovo con sede in Kazakistan è considerato come uno dei prelati più espliciti durante il pontificato di Papa Francesco, rilasciando regolarmente dichiarazioni che promuovono l’insegnamento cattolico tradizionale in contrasto con alcuni dei testi e delle dichiarazioni più controversi di Francesco. Di recente, Schneider ha risposto pubblicamente a un commento che è diventato uno dei più controversi di Francesco nei suoi 12 anni di regno, ovvero le sue osservazioni del settembre 2024 su Dio e la pluralità delle religioni. Parlando a Raymond Arroyo, Schneider ha commentato che “una tale affermazione di Papa Francesco è chiaramente contraria alla rivelazione divina, contraddice direttamente il primo Comandamento di Dio che è sempre valido – ‘Non avrai altri dei accanto a me’ – questo è così chiaro, e una tale dichiarazione contraddice l’intero Vangelo”. In una recente intervista in lingua tedesca con il giornalista di LifeSiteNews Andreas Wailzer, Schneider ha anche esortato l’eventuale successore di Francesco a rilasciare un tale chiarimento dottrinale, se Francesco non l’avesse fatto prima della sua morte. Schneider ha esortato il prossimo Papa a ribadire “l’unicità di Gesù Cristo come Redentore dell’umanità, che Gesù Cristo e la Chiesa da Lui fondata sono l’unica via di salvezza voluta da Dio”. |