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Ungheria: un paese che cerca di elevare il tasso di natalità ![]() La sede del Parlamento dell'Ungheria Nel contesto di una
denatalità galoppante che oggi caratterizza l’Europa e che essa
cerca di frenare mirando ad aumentare nuovamente la
natalità, ma facendo venire milioni di immigrati per garantirsi
il futuro a breve termine, l’Ungheria ha scelto una strada diversa.
E’ possibile dire che l’Europa è in pieno suicidio demografico, cioè in una sparizione programmata legata ad una ideologia malthusiana che affonda le sue radici nel materialismo e nell’individualismo che caratterizzano le società europee. La distruzione della famiglia e l’abbandono della religione hanno molto a che fare con questa corsa verso il baratro. Le cifre parlano chiaro: secondo Eurostat, il tasso di natalità nell’Unione Europea (UE) è in calo dal 2008, senza che alcun paese dell’UE abbia più raggiunto la soglia di sostituzione (2,12 bambini per donna), e l’età media nel continente continua ad aumentare costantemente. Nel 2023 era di 44,7 anni. Dei dati fatali. Per decenni, gli Europei morti sono stati più numerosi di quelli nati; e milioni di migranti continuano ad arrivare. Ma sembra che niente possa risvegliare il vecchio continente dal suo letargo. Ogni dirigente sensato dovrebbe preoccuparsi di incoraggiare la natalità e di smettere di distruggere la famiglia. Ma questo metterebbe in discussione la doxa ideologica che domina in Europa, la quale promuove proprio tutto il contrario. In Ungheria soffia un vento contrario Ma alcuni paesi si rifiutano di abbassare la propria bandiera: l’Ungheria, nell’ultimo decennio, ha deciso di attuare delle ambiziose politiche familiari, investendo il 5% del suo PIL per invertire il suicidio demografico che la minacciava. Lo scopo è palese: garantire che la costituzione di una famiglia non sia uno svantaggio, mettere le madri al centro della sfida e ricompensare la stabilità coniugale. Dal 2010, il Governo ha introdotto un pacchetto di misure che hanno invertito quello che sembrava un declino demografico irreversibile. Dopo anni caduta libera (da 2,25 bambini per donna nel 1980 a 1,2 nel 2010) il tasso di natalità è risalito a 1,6 nel 2020 e si è stabilizzato a 1,55. Nello stesso periodo, i tassi di divorzio e di aborti sono nettamente diminuiti. Una misura rivoluzionaria Il Governo ungherese ha appena raddoppiato il suo impegno per aumentare il tasso di natalità con delle nuove misure, di cui la più notevole è un esonero fiscale “rivoluzionario”: le madri di due figli o più saranno esonerate per tutta la vita dall’imposta sul reddito. Questo benefico si applicava prima solo alle madri con quattro figli. Questo notevole ampiamento dovrebbe dare un impulso decisivo al tasso di natalità. Nei mesi prossimi, l’Ungheria diventerà una sorta di paradiso fiscale per le famiglie, in particolare per le madri. Alcuni sono scettici e fanno notare che dopo dieci anni l’Ungheria non ha ancora raggiunto il tasso di sostituzione del 2,1. Ciò nonostante ha evitato un collasso demografico irreversibile e ha sostanzialmente invertito la tendenza. Senza un deciso intervento politico, quale sarebbe oggi il tasso di natalità? Sembra che queste misure a favore della famiglia abbiano contribuito nel corso degli ultimi 15 anni alla nascita di 250.000 bambini. Con l’espansione dell’esonero fiscale per le madri con due o più figli è più che plausibile che questa tendenza si rafforzerà negli anni futuri. Certo, la battaglia della natalità non può essere vinta unicamente con degli incentivi economici. L’Europa ha il bisogno urgente di uno choc culturale per contrastare decenni di propaganda individualista e delle legislazioni che hanno minato e svalutato la famiglia. Per esempio, la Spagna con il secondo tasso di natalità più basso dell’UE, non fa nulla per promuovere il suo tasso di natalità, facilita invece l’aborto per i minori e adotta una legge per il benessere degli animali. In Ungheria, le politiche del Governo sono rafforzate da iniziative della società civile che promuovono la famiglia, riconoscendola per quello che essa è veramente: la pietra angolare della società e fonte di felicità e stabilità. Questo approccio ha portato ad un calo simultaneo dei tassi di divorzio e di aborto, insieme ad un aumento del tasso di natalità. |