L’Idolatrizzazione totalitaristica di Papa Francesco

è il grazie dei Padroni del Mondo.



di Massimo Viglione


Pubblicato sul sito di Marco Tosatti





Prof. Massimo Viglione



Un semplice paragone per superare l’idolatrizzazione

Il mondo, soprattutto questo mondo, non renderà mai omaggio al Bene e al Vero.
L’idolatrizzazione totalitaristica di “Papa Francesco” da parte di tutti i media (giornali, televisioni, cd. “Talk show”, giornalisti, pseudo “intellettuali”, politici, cantanti, guitti, buffoni, ecc.), che sta avendo pateticamente luogo in queste ore, non è solo il premio che la Rivoluzione riserva ai suoi più fedeli servitori.
Basti ricordare a riguardo cosa accadde quando morì il cardinale Martini (il Corriere della Sera lo celebrò per giorni e giorni con intere paginate), o Napolitano, o altri casi simili.

E’ anzitutto il modo per imprimere in via definitiva, alla massa da decerebrare completamente per poi ricostruire come schiava obbediente, la visione sovversiva e dissolutrice che ognuno di costoro ha, nella propria vita e con la propria azione, contribuito a servire e instaurare.
La misura del “cordoglio” pubblico è la misura del loro merito sovversivo, di come hanno servito la menzogna imperante e il male dilagante nel quale viviamo.

Ieri [21 aprile 2025], in tutti i giornali e in tutte le televisioni, con Bergoglio, si è superato, in maniera assolutamente ipertrofica, ogni forma di idolatria precedente, giocando chiaramente anche sul fatto che trattasi di un Papa. Almeno, nella generale accezione.
Questo vuol dire che il servizio di quest’uomo ai padroni della società attuale è stato eccellente.

Ma il suo servizio a chi e a cosa?
Per avere la risposta, basta riflettere su quale destino viene riservato, da vivi e da morti, a coloro che hanno vissuto veramente nell’amore di Dio, nel servizio alla Chiesa, nella difesa della Verità e della legge naturale.
Chi li ricorda? E, quando anche accade, come li si ricorda? E per quanto tempo?
E’ sufficiente questo paragone per rendere palese la realtà delle cose, per chi è onesto intellettivamente e libero moralmente e psicologicamente.

Ma di questo genere di persone sono rimaste solo poche eccezioni, ormai. Anche e soprattutto nel mondo cattolico o pseudo tale. Compreso quello tradizionale o pseudo tale.
Bergoglio sta ricevendo il suo ultimo trionfo terreno in una maniera assolutamente totalitaria e acritica.
Come un vero servo del mondo merita di ottenere.

Solo Dio però sa quale sia la sua ricompensa eterna per le sue azioni, idee, decisioni, per i suoi comportamenti e per il suo ruolo nella vita della Chiesa.
Ricompensa che non viene decisa da noi, né in un senso né nell’altro.
Ma le menti libere e le coscienze oneste sanno giudicare degli eventi della storia e delle azioni umane, soprattutto di chi, di fatto, ha guidato la Chiesa per dodici anni.

Anche in questo ci riconosciamo per quello che siamo, per quello che ognuno di noi è.
E ogni giorno vedo intorno a me le poche anime libere e sagge e di contro tutti gli altri.
Ovvero, ci distinguiamo tra idolatri – per sentimentalismo o convenienza personale – e uomini liberi e razionali che amano la verità, qualunque essa sia per qualsiasi uomo si tratti.
Specie per chi ha guidato la Chiesa verso il baratro dell’apostasia, dell’eresia, della servitù ai poteri di questo mondo.






 
aprile 2025
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