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Un Conclave che interessa l’intera civiltà di Ettore Gotti Tedeschi ![]() Ettore Gotti Tedeschi Questo Conclave potrebbe
anche essere l’ultimo. La scelta conseguente è pertanto
fondamentale per ristabilire, se si vuole, l’ordine della
Autorità Morale della Chiesa. Questo Conclave è destinato
ad affermare la RINUNCIA o la CONFERMA di detta necessaria
autorità morale nel mondo. Pertanto, io credo, che il Papa
ideale debba essere un Cardinale “santo”, al fine di indicare nella
ricerca della santità l’obiettivo della Chiesa.
A questo Papa deve però esser affiancato un Segretario di Stato molto, molto esperto ed autorevole , al fine di indicare la volontà di restaurare una Governance adeguata alle condizioni e tempi. Con questo ho già detto tutto l’essenziale. Proseguo solo per giustificare l’articolo. Questo Conclave non è assimilabile a quello del 1978 o a quello del 2005; perché necessariamente risentirà di quanto successo, e non capito, 12 anni fa ,nel 2013. In più le condizioni sociopolitiche ed economiche in questi ultimi 12 anni son ancor più cambiate. Così come son cambiate le norme e le concessioni morali da parte della Chiesa . Pertanto io penso che più che un Papa proveniente da una area geografica particolare, possa essere auspicabile un Papa che sappia riaffermare la Autorità Morale della Santa Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana . Questo non va certamente a tutti, perciò, ricordo un antico detto spagnolo: “quello che va bene ai lupi non va bene agli agnelli”. Se mi si permette un piccolo paradosso, è necessario un Papa “economista”, come lo intendeva Benedetto XVI, cioè capace di conoscere i veri bisogni dell’uomo, che oggi non son affatto soddisfatti perché (proprio come scrisse Benedetto XVI in Caritas in Veritate) la cultura nichilista dominante influenza l’uso degli strumenti (anche economici) e , in più, porta a correggere gli errori cambiando gli “strumenti” anziché il cuore dell’uomo. Ma oggi è proprio il cuore dell’uomo di questo secolo che deve essere cambiato, non gli strumenti. Pertanto, sempre come scrisse Benedetto nella sua parte in Lumen Fidei, è la Chiesa, l’unica che può riuscire a farlo , perché ha gli strumenti unici adeguati: «il magistero, i Sacramenti, la preghiera». Ecco perché questo Conclave è forse il più importante dagli ultimi secoli, in gioco con questa elezione c’è la Civiltà intera, non solo quella cristiana o quella occidentale, ma anche quella globale poiché gran parte del mondo si è ormai occidentalizzato negli ultimi decenni, grazie al mercato globale. Ed ecco perché questa elezione del nuovo Papa interessa molto anche il mondo economico-finanziario, anche se non lo mostra. Il Papa, lo abbiamo appreso dai tempi di Leone XIII a quelli di Francesco , può fare un magistero di correzione o di compiacente sostegno, verso forme di governo dell’economia. Può esprimere nel suo magistero valutazioni morali sull’uso di tutti gli strumenti utilizzabili dall’uomo, per esempio dalle biotecnologie, all’Intelligenza Artificiale. L’Autorità Morale, spiegando cosa, e perché, può essere bene e cosa può essere male per l’uomo, ne stimola e indirizza il pensiero e il comportamento. E ciò è importante perché gli strumenti oggi disponibili all’uomo sono particolarmente sofisticati e neppure ben conosciuti, pertanto rischiano realmente e definitivamente di sfuggire di mano all’uomo e prendere “autonomia morale”, creando instabilità ed incertezza , quello che la finanza normalmente teme. Chiedo al lettore di riflettere se uno strumento possa mai avere autonomia morale e che succede se gliela si concede … Mi permetto di concludere con un umile appello ai signori Cardinali che parteciperanno al Conclave. Un Papa può e deve occuparsi di qualsiasi fenomeno che interessa l’uomo, ma deve capire le “cause” dei problemi che vuole affrontare moralmente, non solo proporre di intervenire sugli “effetti”, come avvenuto negli ultimi tempi, crescendo gli errori. Non ci si deve pertanto meravigliare che un laico (si pensi al Vicepresidente USA J.D. Vance nel discorso di Monaco del 14-2 -2025) assuma il ruolo di autorità morale, sentendo la necessità di farlo visto che nessuno se ne occupa più, e le conseguenze, ohimè, si vedono. Se potessi dare un suggerimento, oltre che conoscervi fra voi suggerirei di parlare anche a qualche buon vecchio parroco di campagna che negli ultimi tempi ha pazientemente obbedito, ma sa molto meglio di tanti altissimi prelati forse, chi sono i veri “ultimi” di cui occuparsi, quelli cioè privati di un alimento di cui non si parla più: del “pane di vita eterna” . |