Pax et Bonum – 8 maggio 2025

A proposito di Papa Leone XIV



di Leon-Pierre Durin








I cattolici conservatori americani sono inorriditi per l’elezione di questo Papa pro LGBT e che ha coperto numerosi abusi nella diocesi – tra le altre – di Chicago… Oremus!

Cosa ne dice il motore di ricerca GROK

Il pensiero teologico del cardinale Robert Francis Prevost, come può essere dedotto dalle fonti cattoliche disponibili, non è esposto in maniera esaustiva in trattati o scritti teologici pubblici, poiché egli era innanzi tutto un pastore e un amministratore piuttosto che un teologo prolifico. Tuttavia, dalle sue dichiarazioni, dalle sue azioni pastorali e dai commenti riportati sui siti cattolici, emergono alcune linee guida.

Ecco un riepilogo basato sulle informazioni disponibili.


Prossimità con la visione di Papa Francesco

Il cardinale Prevost è spesso descritto come allineato sulla visione pastorale e riformatrice di Papa Francesco. Egli ne condivide l’accento messo sull’ascolto, la sinodalità e una Chiesa missionaria che va verso le periferie. Egli ha sottolineato l’importanza di una Chiesa «sinodale» che sappia ascoltare tutti i suoi membri, come l’ha espresso nel 2023 in occasione della sua creazione come cardinale: «Essere una Chiesa sinodale che sappia ascoltare tutti è il mezzo, non solo di vivere la fede personalmente, ma anche di crescere in una vera fraternità cristiana».
Questo approccio riflette una teologia centrata sulla comunione ecclesiale e l’impegno con le realtà contemporanee.


Umiltà e servizio

Nei suoi interventi, Prevost insiste sull’umiltà come virtù fondamentale per i discepoli di Cristo. Durante la cerimonia di creazione dei cardinali, nel settembre 2023, ha dichiarato che la missione affidata dal Papa è un «appello all’umiltà». La sua teologia sembra dunque segnata da una spiritualità agostiniana (egli è membro dell’Ordine di Sant’Agostino) che mette l’accento sul servizio disinteressato e sul primato della grazia divina.


Impegno sociale e missionario

La sua esperienza missionaria in Perù (1985-1998) e il suo ministero come vescovo di Chiclayo (2015-2023) dimostrano una sensibilità per le questioni di giustizia sociale, povertà e inclusione.
Le fonti cattoliche, come Aleteia, notano che egli condivide le priorità di Francesco sull’ambiente, sull’aiuto ai poveri e sui migranti, nonché su un approccio pastorale che va incontro alle persone là dove si trovano. Questo suggerisce una teologia pratica ancorata alla Dottrina Sociale della Chiesa.


Posizione sulle questioni dottrinale e morali

Il ruolo delle donne nella Chiesa: Prevost segue la linea di Francesco che esclude l’ordinazione diaconale delle donne, ritenendo che essa rischierebbe di «clericalizzarle». Tuttavia egli è a favore di un maggiore spazio per le donne nelle responsabilità ecclesiali, come testimonia l’inclusione di tre donne nei processi di nomina dei vescovi quand’era Prefetto del Dicastero per i Vescovi (2023- 2025).

Questione LGBT+: su questo, Prevost ha adottato una posizione sfumata. Nel 2012 egli espresse delle riserve sul «modo di vita omosessuale», ritenendolo contrario al Vangelo nel contesto culturale occidentale. Tuttavia, egli sosteneva le iniziative pastorali inclusive, come la benedizione delle coppie dello stesso sesso autorizzata dal documento vaticano del 2023.

Aborto: Nonostante non si conosca alcuna sua dichiarazione diretta, il suo allineamento con la dottrina cattolica tradizionale lascia supporre una opposizione all’aborto, in conformità con l’insegnamento della Chiesa.


Moderazione e pragmatismo

Prevost è spesso descritto come un prelato moderato che evita le ideologie estreme.
I siti Aleteia e Le Pèlerin sottolineano il suo stile discreto, la sua capacità di ascolto e la sua padronanza delle tematiche; il che riflette un approccio teologico equilibrato, che cerca di conciliare la fedeltà dottrinale con l’apertura pastorale. La sua gestione degli abusi sessuali, benché controversa, dimostra uno sforzo per applicare le norme canoniche di Francesco Vos estis lux mundi; benché sussistano delle critiche sulla sua gestione di alcuni casi.


Spiritualità agostiniana

Come agostiniano, la sua teologia è influenza probabilmente dal pensiero di Sant’Agostino, in particolare sulla grazia, sulla comunità e sulla ricerca di Dio.
La sua tesi di dottorato in Diritto Canonico verteva sul ruolo del Priore locale nell’Ordine di Sant’Agostino, il che indica un interesse per la vita comunitaria e il governo ecclesiastico. Questo si riflette nella sua insistenza sulla fraternità e la sinodalità.


Conclusione

Secondo le fonti cattoliche, il pensiero teologico del cardinale Prevost è quello di un pastore moderato, allineato col pontificato di Francesco, con una forte dimensione missionaria e sociale. Egli combina la spiritualità agostiniana, centrata sull’umiltà e la grazia, con un approccio pragmatico alle sfide contemporanee, pur rimanendo ancorato alla dottrina cattolica tradizionale sulle questioni morali. Il suo stile discreto e il suo accento sull’ascolto ne fanno una figura che muove il consenso, benché certe controversie sulla sua gestione degli abusi sessuali abbiano suscitato delle critiche.

James Martin, SJ, ha detto di essere molto contento, lui che è il principale artefice della  causa pro LGBT nella Chiesa romana.




 
maggio 2025
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