Su Leone XIV, per le Sentinelle della Notte,

all’indomani della sua elezione, nel giorno di Fatima



di Sergio Russo


Pubblicato sul sito di Marco Tosatti









L’incapacità ad inginocchiarsi [dinanzi a Dio] appare addirittura come l’essenza stessa del diabolico… [di conseguenza]: Chi impara a credere, impara a inginocchiarsi… così da rimanere con la nostra preghiera nella comunione degli apostoli e dei martiri, nella comunione di tutto il cosmo, nell’unità con Gesù Cristo stesso.
(Ratzinger- Lo spirito della Liturgia)

Da più parti sono stato sollecitato ad esprimere un mio parere sulla elezione di Leone XIV, da amici ed amiche che mi conoscono, sapendo tutti costoro della mia attività di scrittore su tali tematiche, con svariati articoli ed anche qualche libro: il ruolo escatologico del Papato, gli Ultimi Tempi e la Prova finale, le Profezie in merito e le Apparizioni Mariane dei tempi moderni, ecc.


Innanzi tutto, devo spiegare perché queste brevi riflessioni siano rivolte quasi esclusivamente alle cosiddette Sentinelle della Notte. Di loro ne parla il profeta Isaia, quando dice: «Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?». La sentinella risponde: «Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!» (Is 21,11-12).

E dunque, per Sentinella della Notte si intende colui, o coloro, che sono molto attenti a scrutare i segni dei tempi: «Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perché il cielo rosseggia; e al mattino: Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?» (Mt 16,2-3).

Pertanto, con rammarico – ahimè – sconsiglio la lettura del presente articolo a tutti quei cattolici che hanno scambiato la pseudo-pandemia per vera pandemia, che si sono fatti volentieri i vaccini credendo di adempiere ad “un atto d’amore”, che hanno ritenuto Bergoglio un vero Papa, che non sanno che il mondo, in quanto tale, è dominato da una élite pedo-satanista, che ha in odio la gente comune, e via discorrendo…

Ecco così che i Lettori che apprezzeranno queste mie considerazioni saranno davvero pochi, come pochi d’altronde, nel mondo cattolico e al di fuori di esso, sono stati coloro che hanno compreso le dinamiche perverse sottese ai grandi accadimenti geopolitici ed ecclesiali, avvenuti in questi ultimi tempi…

Già a poche ore dalla elezione pontificia, del cardinale Robert Francis Prevost, statunitense classe 1955, che ha assunto il nome di Leone XIV, in internet, su di lui, si poteva trovare di tutto, sia in negativo sia in positivo…

Ed ecco perciò, che proprio ora, espongo il mio primo punto fermo: io personalmente non prenderò in esame nessun fatto, gesto o parola, sia in bene che in male, compiuto dal cardinale R.F. Prevost quand’era tale, bensì considererò solo ed unicamente – e tuttavia molto attentamente! – parole, gesti e fatti da lui compiuti a partire da quando egli si è affacciato dalla loggia di San Pietro, presentandosi al mondo come Leone XIV!

Dal 2013 davvero noi tutti abbiamo visto (pardon: le Sentinelle della Notte hanno visto…) una situazione che ha pochi riscontri nell’intera Storia della Chiesa: la Navicella di Pietro sbattuta impietosamente dal vento e dai marosi, attaccata da ogni parte e da ogni lato, assalita sia da nemici esterni sia da nemici posti al suo interno, appunto come la vide in visione san Giovanni Bosco, nel grandioso sogno delle Due Colonne…

È dunque assolutamente necessario che la Navicella di Pietro getti le sue ancore e si aggrappi a queste Due magnifiche Colonne, inamovibili e indefettibili, che sono la SS.ma Eucaristia e la SS.ma Vergine, rispettivamente Salus Credentium (Salvezza dei credenti) e Auxilium Christianorum (Aiuto dei cristiani), un ancoraggio che è la conditio sine qua non per ottenere dal Signore “che si faccia gran bonaccia”, nel mondo, nella Chiesa, nelle famiglie, essendo proprio questo uno dei compiti precipui di un vero Vicario di Cristo per cui, grazie ad un tale armonico e reciproco operare, noi davvero potremmo vedere quei “tre punti bianchi” effondere tutto il loro altissimo potenziale a beneficio dell’intera umanità.

È questa – ne sono ben cosciente – la Pace di Cristo “che sorpassa ogni conoscenza”: ciò che ci è stato promesso nel Libro dell’Apocalisse, quando vedremo “nuovi cieli e nuova terra”, dopo che “il cielo, la terra e il mare”, com’erano prima, saranno scomparsi.

Oggi si fa tanto parlare, e pure giustamente, fra gli “addetti ai lavori”, del fatto che nel recente Conclave abbiano votato, oppure no, solo i cardinali pre-2013 poiché, in caso contrario, tale votazione risulterebbe “tecnicamente” invalida…

Meno male però, che io non ho da render conto né ai giornalisti e nemmeno al mainstream, potendo quindi ipotizzare anche l’intervento di Dio, tanto che, a tal proposito mi torna alla mente quel che accadde durante la canonizzazione di san Filippo Neri: a chierici del suo stesso ordine fu chiesto di esprimere con il loro voto, pro o contro tale canonizzazione, per mezzo di palline bianche, l’approvazione, o di palline nere, il rifiuto…

Ebbene, quando il vassoio contenente il risultato della votazione – ed incredibilmente erano più le palline nere di quelle bianche! – giunse davanti al Papa Gregorio XV, questi, osservato l’esito sfavorevole, si tolse il suo zucchetto bianco e lo pose su quello stesso vassoio, ribaltando completamente il risultato, oltre ad aggiungere, perentorio, il proprio procedamus, vale a dire “procediamo”, con la canonizzazione…

Egualmente, perché mai dovremmo impedire al Signore d’intervenire… Egli è ben al di sopra delle anguste regole e dei freddi canoni: soltanto Lui infatti… “è padrone anche del sabato!

Se le circostanze hanno un senso e le coincidenze offrono un segnale, allora vi dico che a me è arrivato ciò che cercavo, e pure al momento giusto…

Ho potuto così mettere assieme tanti elementi (che però qui non elencherò), i quali mi hanno fatto pervenire ad un cauto ottimismo: davvero Leone XIV potrebbe essere quel pontefice che traghetterà la Chiesa oltre la Grande Tribolazione, sino alle soglie del Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

Pertanto, visto che le profezie non possono essere smentite, e considerato che Garabandal dice chiaramente che dopo Benedetto XVI vi sarebbero stati i tempi della fine, profezia confermata anche da san Malachia, che pone nel suo noto elenco, quale ultimo motto petrino, colui che è Gloria Olivae, vale a dire la Gloria dell’olivo, cioè quella dell’orto del Getsemani, il Venerdì Santo della Chiesa – tanto per citarne due, fra le profezie più conosciute – ciò significa che Leone XIV non può che essere quel “Pietro Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine.”

Bergoglio, lo abbiamo visto tutti, è stato il mercenario, a cui non importava delle pecore (e forse, proprio lui, anche quel Caput nigrum: pietra nera/Pietro nero, che uno studioso di san Malachia individuava in un motto finale andato perso…), ragion per cui sorge spontanea una domanda: Leone XIV, che compito (aggiungo io: immane!) avrebbe quindi dinnanzi a sé?

Ebbene, di seguito risponderò con le parole di un’anima mistica (nel virgolettato, poiché è direttamente la Vergine Santa a parlare) e che provvidenzialmente, in questi giorni, a me personalmente ha chiarito molteplici dubbi…

 “… Figli, posso dirvi che nel giorno solennissimo dedicato a Me, Madre Vostra, [l’8 maggio, dedicato alla Madonna di Pompei], Mi ha voluta esaltare quale Regina delle Vittorie, ha ascoltato le Mie suppliche di darMi un figlio da poter guidare secondo il Mio Cuore, per poter essere Guida della Sua Sposa [la Chiesa Cattolica].

Anche le vostre preghiere non sono risultate vane [le tante richieste di preghiera, volute da Maria e dai mistici, prima del Conclave]: ho tenuto conto dei vostri bisogni, perciò Miei cari figli, non mormorate, lasciate ogni giudizio umano e aiutateMi con le vostre preghiere e suppliche, per poter elevare un coro verso il Trono di Dio, per questo figlio [il successore di Pietro] che, pur essendo nel mondo, tiene sempre il suo sguardo verso l’eternità!

Non tutto è come vi appare, anche se è attratto dal mondo, [Leone XIV, egli] sa bene che anche lui, come tutte voi, creature, non siete del mondo, e vi insegnerà a guardare avanti con occhi pieni di fiducia e di speranza. In cuor suo sa bene che Dio non vi abbandona, ed è sempre pronto ad intervenire in favore di quelli che sperano in Lui e lo cercano con cuore integro e puro.

Figli, non siate prevenuti verso questa figura che vi ho presentato, perché il suo cuore batte nel Mio, non è perfetto, come nessuno lo è, fra voi creature, ma ha un cuore disposto ad ascoltarMi: ama mettersi in ascolto degli altri, proprio come Me, e soffre con chi soffre e gioisce con chi è nella gioia, e non si compiace della morte del peccatore, ma farà di tutto per condurvi verso la Verità.

Non creerà scandali, per denigrare chi ha lavorato ingiustamente in precedenza, ma farà di tutto per risanare quelle profonde ferite che, proprio dal di dentro, hanno lacerato il cuore della Chiesa.

Il suo scopo è di riportarla in vita
[la Chiesa], dopo che la morte spirituale l’ha colta di sorpresa: essa sarà chiamata a risorgere, egli la condurrà prendendola per mano, cercando proprio tra gli ultimi e i più poveri, perché nessuno resti indietro; ma, figli, non fraintendete le Mie parole, non pensate ai poveri come a quelle anime che non posseggono beni terreni o ricchezze varie, i veri poveri sono quelli che non intendono piegarsi alla Volontà di Dio, e quindi hanno più bisogno che vengano risollevati dalle paludi dove sono rimasti impantanati.

Figli, non sarà facile per lui guidare la Chiesa, Sposa di Cristo, in questo tempo in cui è stata svenduta all’apostasia da un apostata
[e si capisce molto bene che qui sta parlando di Bergoglio, alias Francesco!] ma, guardando al Vangelo, si farà Pastore secondo il Cuore di Mio Figlio, anche se in prima battuta vi sembrerà deviarvi, perché seguace dell’apostata precedente.

Pregherò per lui perché non cada nell’eresia, come vogliono molti che questo accada!

Il suo cammino sarà tutto in salita,
per vincere coloro che lo combattono dal di dentro: invidie e gelosie non mancano mai nel mondo, ed anche nella Chiesa, fatta di uomini.

Vi chiedo di unirvi alle Mie preghiere, perché le tenebre non vincano sulla luce che gli chiedo di portare tra i fedeli nel mondo.

Figli, già sento i giudizi umani contro di Lui, ma vi ricordo che nessun uomo è perfetto, e Gesù non ha scelto uomini perfetti a servirLo, bensì ben disposti a lasciarsi guidare, secondo il Divin Volere. [!]…”

“… Figli, non vi sto descrivendo un santo, ma lo diventerà, e riporterà molte creature alla santità!
[ciò è davvero consolante!].

Verrà perseguitato, perché non compreso, e questo lui lo sa, ma lo invito e sospingo a portare a termine la sua chiamata fino in fondo, perché venga rivelata la Verità scritta nei Vangeli! Non una verità umana, ma quella Divina, per questo è già malvisto.

L’ho voluto giovane, proprio perché nel tempo Io possa modellare il suo cuore: sarò al suo fianco per restare accanto ad ogni figlio che Mi prega come “Regina delle Vittorie”.

Già avendoMi Gesù ascoltata, ho conseguito una prima vittoria: che Mi desse un figlio in cui poter riporre la Mia fiducia.

Aiutatemi in questo tempo di combattimento, perché non prevalgano su di lui e su tutta la Chiesa, le forze del male.

Come Santa Monica ha pregato per il suo amato figlio, Agostino, sino al punto che fosse in seguito elevato agli onori della santità, e ha fatto di lui, peccatore, un grande Dottore nella Chiesa, così avverrà per questo uomo: vedrà con gli occhi della fede il cammino che gli traccio, e avrà la forza di un Leone!…”

“… Questo figlio prenderà su di sé tutte le croci del mondo, per unirle all’unica Croce di Gesù, e si farà Cireneo per aiutarLo, per sostenere la Sposa di Cristo nel proprio cammino.

Non giudicate anzitempo, ma pregate, perché egli segua le orme di Cristo, seguendo l’esempio di Pietro…”

“… Figli, aspettate prima di giudicare, non condannate a priori per partito preso, ma fate spazio all’Amore affinché agisca: il travaglio non è finito, ma è appena cominciato per la Chiesa… Preghiamo per questo Pastore e Re!”


E tuttavia bisogna anche essere realisti: oggi 13 Maggio, anniversario di Fatima, fra sette mesi sarà il 13 Dicembre, all’indomani dell’Apparizione della Madonna di Guadalupe, ricorrenza estremamente simbolica, secondo i calcoli del profeta Daniele e del Libro dell’Apocalisse.

Ecco, quindi, il mio secondo punto fermo: mi aspetto, senza tuttavia pretendere nulla che, in tale specialissimo periodo mi augurerei che venissero alla luce e/o si facesse chiarezza sui seguenti sette punti:

•    Sia resa pubblica la Declaratio/Decisio di Benedetto XVI, nella sua versione olografa, cioè originale, e non manipolata, come lo è attualmente, per godere dell’immensa eredità che ha voluto lasciarci questo grande Pontefice.

•    Sia ristabilita la Giustizia – ché di “misericordia” oramai siamo sazi – per tutti quei Sacerdoti che hanno pagato di persona la loro adesione alla Verità e la fedeltà alla Dottrina…

•    … E conseguentemente si riconosca, senza timore né rispetto umano, che Bergoglio è stato un antipapa, voluto dalla Massoneria internazionale ed inflitto alla Chiesa attraverso le trame della Mafia di san Gallo.

•    Venga reso noto il Terzo Segreto di Fatima, nella sua versione di spiegazione della Visione, a completamento di quanto già rivelato a Fatima, nell’anno Duemila, come descrizione di quella stessa Visione.

•    Sia proclamato il dogma mariano di Maria Corredentrice – insieme a quelli di Mediatrice ed Avvocata – poiché la Chiesa, o sarà Mariana, o semplicemente… non sarà!

•    Sia fatta conoscere e posta in sommo onore – quale vera “lanterna” che illumina la Casa di Dio – la spiritualità della Divina Volontà, così come la grande mistica Luisa Piccarreta ne ha parlato nei suoi 36 quaderni.

•    Ed infine si porti a conoscenza dell’intero Popolo di Dio la meravigliosa opera culturale, esegetica, storica, scientifica e letteraria che ha avuto in Fernand Crombette il suo geniale ed ispirato divulgatore…


Non ho altro da aggiungere: ho gridato dai tetti ciò che ho udito nel segreto del cuore e della coscienza… amo la Chiesa, amo il Signore ed amo la Vergine, ché da loro spero di essere trovato fedele e franco…



 
maggio 2025
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