Notizie dal Seminario

San Luigi-Maria Grignion de Montfort

maggio 2025









Ordinazione di quattro suddiaconi


Estratto dall’omelia di Mons. Jean-Michel Faure nella Messa Crismale, 17 aprile 2025



Omelia di Mons. Faure


Cari amici,

nel corso della Settimana Santa: il Giovedì Santo, il vescovo ha consacrato gli Olii Santi, materia di diversi sacramenti.
Noi siamo rigenerati nell’acqua del Battesimo. In seguito siamo confermati e fortificati con l’Olio consacrato.
L’Olio è, dunque, uno dei principali elementi che Dio ha scelto per significare e insieme diffondere la grazia nelle nostre anime per mezzo dei sacramenti.

Ringraziamo il nostro Redentore che ha destinato queste creature visibili e materiali a comunicare la Sua grazia invisibile e la Sua vita, dando loro, col Suo Sangue, la forza sacramentale che risiede in esse.

In effetti, Nostro Signore è chiamato il Cristo, cioè Colui che ha ricevuto l’unzione; questa unzione ha fatto di Nostro Signore l’Unico Sacerdote, il Sommo Sacerdote dell’unica vera religione.
E’ per questo che la Chiesa ha voluto consacrare gli Olii Santi nel giorno in cui Nostro Signore ha comunicato il Suo sacerdozio ai Suoi Apostoli, nel corso della Cena.
Infatti il sacerdote partecipa dell’unzione divina ricevuta da Nostro Signore: una unzione che conferisce al sacerdote un carattere che lo segna per tutta l’eternità e che da allora lo unisce per sempre al sacerdozio di Nostro Signore, da qui la santità e l’umiltà così necessarie al sacerdote.

La sera del Giovedì Santo, durante la Sua agonia nel Giardino degli Ulivi, Nostro Signore ha santificato l’Olio d’oliva spandendo il Suo Sangue sulla terra dove sono raccolte le olive; come aveva santificato l’acqua durante il Suo Battesimo conferitoGli da San Giovanni Battista nelle acque del Giordano.

Ricevendo gli Olii Santi, noi siamo guariti, siamo salvati tramite le sofferenze, i sudori e il Sangue di Nostro Signore; come disse San Pietro citando la profezia di Isaia «dalle sue piaghe siete stati guariti» (Isaia 53, 5; I Pietro 2, 25).

E’ con il Santo Crisma che lo Spirito Santo imprime il suo sigillo indelebile sui cristiani che sono già membra di Gesù Cristo con il Battesimo.
L’acqua del Battesimo ci fa nascere a nuova vita, la vita soprannaturale ed eterna, come disse Nostro Signore a Nicodemo; L’olio del Santo Crisma ci conferisce la forza di cui abbiamo tanto bisogno oggi, in questo periodo di agonia della Chiesa, in cui dobbiamo resistere con tutte le nostre forze al contagio della corrente dell’apostasia generale, con l’aiuto della Santissima Vergine Maria che ha vinto tutte le eresie: «ipsa conteret» (Genesi 3, 15).

Chiediamo a Nostro Signore e alla Sua Santissima Madre, la Madre del Sommo Sacerdote, di inviare alla Chiesa molti santi sacerdoti che si uniscano al sacerdozio del suo Unico Figlio.


CRONACA

Lunedì 3 febbraio: il nostro famiglio Lucio ha lascato il Seminario per tornare in Argentina. In poco più di quattro anni, egli ha realizzato diversi lavori: gli inginocchiatoi, la sistemazione del nostro Altare e di diverse camere e ha reso  molti servizi di ogni genere alla comunità.

Domenica 23 febbraio: Don Mateos è rientrato in Brasile dopo alcuni mesi trascorsi in Francia. Lo ringraziamo per il suo aiuto nel ministero in Seminario.

Mercoledì 26 febbraio: Don Rousseau, insieme a due delle nostre suore, sono andati in rappresentanza del Seminario ai funerali di Mons. Richard Williamson, celebrati a Canterbury, città in cui fu martirizzato San Tommasso Becket il 29 dicembre 1170; qui andarono anche Sant’Agostino di Canterbury e i missionari  inviati da San Gregorio Magno. Insomma, tutto un simbolo.

Fidelis inveniatur:  fino alla fine, Mons. Williamson è rimasto fedele all’eredità di Mons. Lefebvre. Come ha scritto recentemente Mons. Viganò, Mons. Williamson ha saputo «conciliare l’adesione incondizionata  alla Verità cattolica con uno slancio di vera Carità e una forza instancabile nella predicazione del Verbo, opportune importune».



Ordinazioni di Mons. Thomas de Aquino


Sabato 1 marzo: Mons. Thomas d’Aquino, OSB, ha conferito il suddiaconato a due nostri seminaristi e i secondi Ordini minori ad un terzo, nel Convento di la-Haye-aux-Bonshommes.
Precedentemente, i due seminaristi si erano preparati alla loro ordinazione con un ritiro ad Auvergne, presso Don Dominique Rousseau; mentre il terzo con un ritiro ad Avrillé.
Nel corso della stessa cerimonia, diversi frati hanno ricevuto diversi Ordini.

Martedì 11 marzo: In compagnia di Don Picot, di passaggio al Seminario, ci siamo recati nelle Alpi Mancelles per la nostra uscita comunitaria trimestrale.  In programma: breve visita ad un produttore di sidro, escursione tra Saint-Léonard-des-Bois et Saint-Céneri-le-Gérei, in un ambiente bucolico.

Mercoledì 19 marzo: Quest’anno la festa di San Giuseppe coincide con il decimo anniversario della consacrazione di Mons. Faure. Di fronte alla politica sovversiva di certi ecclesiastici, Mons. Williamson ha proseguito coraggiosamente l’Operazione sopravvivenza del 1988, trasmettendo il suo episcopato. Si potrà leggere (o rileggere) il dossier pubblicato nel 2015 ne Le Sel de la Terre N° 92.
Grazie Monsignore! 

Giovedì 4 aprile: Ora et labora. Don Picot, presente in Seminario una settimana al mese, ha organizzato con dei seminaristi la semina delle patate nel nostro giardino.

Domenica 13 aprile: Inizia la Settimana Santa. Don Brühwiler trascorrerà una parte di questa settimana a Morannes. Si unisce a noi anche il nostro insegnante di canto gregoriano, cosa che permette di cantare meglio i bei brani che compongono i diversi offici.
Il Giovedì Santo, Mons. Faure ha consacrato gli Olii Santi ad Avrillé.
Dopo i Vespri di Pasqua, i seminaristi partono in vacanza, per recuperare le forze necessarie alla loro vita di studio.


LUOGHI DI MESSA REGOLARI

In Francia:

Bourges: una Domenica al mese. Contatti: il Seminario.
Yvelines: Vernouillet: ordinariamente la prima Domenica del mese. Contatti: il Seminario.
Deux-Sèvres: Cappella di Chantemerle, Moncoutant sur Sèvre. Due Domeniche al mese. Contatti: Don Dominique Rousseau (newsletter@havresaintjoseph-tradition.fr)
Alsazia: Thal Drulingen: Messa due volte al mese. Contatti: Don Rémi Picot (06 69 02 70 39).

All’Estero:

San Gallo (Sizzera): Messa tutte le Domeniche e buona parte dei giorni della settimana.
Praga: una Domenica al mese e giorni vicini.

Diverse volte l’anno, serviamo anche: L’Ungheria, la Romania, la Bulgaria, la Bosnia e prossimamente la Serbia, nonché l’Ecuador e il Paraguay.

Il programma dell’apostolato del Seminario è aggiornato regolarmente sul nostro canale Telegram.

Oltre a questi eventi a cadenza regolare, la vita della comunità è scandita dalle sue attività regolari. Oltre allo studio, diversi seminaristi impartiscono lezioni di Catechismo. Altri si occupano dei lavori di sagrestia, altri degli approvvigionamenti, altri della manutenzione generale del Seminario. …
Le attività non mancano!


ORTODOSSI ?

Nel nostro apostolato nei paesi dell’Europa centrale, ci incontriamo e ci confrontiamo con un buon numero di cristiani di rito orientale; non è raro che questo si verifichi in alcuni paesi dell’Occidente: soprattutto nelle due Americhe; lo stesso dicasi in occasione delle vacanze: fedeli legati alla Tradizione cattolica assistono alle liturgie orientali, per sfuggire alla confusione del Novus Ordo.
E spesso ci vengono poste questo genere di domande: c’è questa chiesa «ortodossa», posso andarci se non c’è la Messa tradizionale?  Oppure: essi non hanno la nostra stessa liturgia, posso assistervi?

Cerchiamo, quindi, di chiarire queste questioni, il più succintamente possibile.


Una questione di termini

Cominciamo col chiarire o definire certi termini che utilizzeremo.
Innanzi tutto mettiamo in guardia circa il termine «ortodosso», che si farebbe meglio a non utilizzare; tuttavia qui lo tolleriamo perché è la designazione usata correntemente.
Questo termine indica il più sovente: i cristiani che si sono separati dalla Chiesa cattolica nel 1054 con lo scisma di Costantinopoli.

Il termine «rito» che utilizzeremo è, semplificando, il modo in cui si effettua un atto liturgico. Si parla del rito della Messa, che è il modo di celebrare la Messa.
Qui, noi lo utilizzeremo in senso generale, cioè per indicare il modo per celebrare o per amministrare i sacramenti; così parlando di rito greco si indica il modo in cui i Greci celebrano la Messa, amministrano i sacramenti, recitano la preghiera ufficiale della Chiesa; modo diverso da quello usato dai nostri sacerdoti «latini».


I riti orientali

La maggior parte dei cattolici occidentali conoscono l’esistenza dei riti e dei cristiani «orientali», presenti in Medio Oriente e in particolare in Terra Santa, nel Libano, in Armenia, ma anche nell’Europa centrale e orientale, paesi spesso segnati da una storia e da una attualità tragiche.
Noi li qualifichiamo generalmente «ortodossi», almeno quelli dell’Europa e alcuni dell’Oriente.

Diciamo subito che esistono diversi riti e diversi gruppi di cristiani «orientali».
Questi riti, almeno per quello che hanno di essenziale e di antico, sono di per sé cattolici.
Nel cristianesimo esistono altri riti oltre al rito latino a cui assistiamo abitualmente, tali riti risalgono anch’essi agli Apostoli e sono stati usati per secoli dai cristiani di questi paesi.
I missionari che partivano per evangelizzare i paesi rimasti pagani vi portavano il loro rito: al pari dei missionari romani che hanno portato nei nostri paesi d’Occidente il rito romano e così i missionari del mondo greco, che hanno portato il loro rito nella maggior parte dei paesi slavi, in particolare in Russia, in Ucraina, in Romania e in molti paesi dei Balcani.

Questa diversità di riti è cosa buona? Sì, ci dicono i Papi!
Si tratta di riti venerabili, che hanno origine, come il nostro, dalla liturgia degli Apostoli, santificati, organizzati o perfezionati da grandi Santi, come San Giovanni Crisostomo, o San Basilio.

Questi riti diversi esprimono con modi diversi, ma ugualmente buoni, la stessa fede cattolica, come i diversi ornamenti che adornerebbero la Chiesa.
Spesso, questo riti orientali brillano per la loro estrema solennità esteriore e per la molta poesia; in se stessi sono più adatti alle mentalità e ai costumi orientali, ma contengono molte cose che possono alimentare la nostra vita spirituale.


Cattolici o scismatici?

Dunque, questi riti sono di per sé buoni, e potremmo fermarci qui se il diavolo non avesse complicato le cose.

Per diverse e complesse ragioni, sia religiose sia politiche ed umane, intere parti del cristianesimo si sono separate dalla sola vera Chiesa: la Chiesa cattolica.
Il male dello scisma o dell’eresia ha separato ampie fasce del cristianesimo d’Oriente. Esse hanno mantenuto la loro liturgia (aggiungendovi talvolta degli elementi che non erano cattolici)
Queste liturgie orientali, di per sé cattoliche, sono state celebrate sia da cattolici, sia da cristiani separati dalla Chiesa cattolica.

La più importante di queste separazioni fu quella della Chiesa greca, la cui sede era a Costantinopoli, la quale, senza cadere dell’eresia, almeno ufficialmente, si separò dalla Chiesa cattolica e rivendicò la denominazione di «ortodossa», cioè «che ha la vera fede».
Questo scisma si diffuse in seguito nella maggior parte dei paesi che questa Chiesa aveva evangelizzato.

Tuttavia, non tutti i cristiani di Oriente si sono separati dalla Chiesa: alcuni sono sempre rimasti cattolici, altri, dopo secoli di scisma, sono ritornati alla sola vera Chiesa: la Chiesa cattolica. Così, in Ucraina vi sono dei cristiani che usano il rito bizantino e che sono cattolici, e altri che usano lo stesso rito e che sono scismatici, cioè separati dalla Chiesa.




San Josaphat, vescovo di rito bizantino
e apostolo della vera unità cattolica


Allora, la Messa «ortodossa»?

Sulla base delle spiegazioni che precedono, volontariamente sommarie, adesso possiamo rispondere alle domande che ci sono state poste e che abbiamo presentate prima.

Non è mai permesso ad un cattolico partecipare attivamente al un culto non cattolico (Canone 1258). Si tratta di una legge della Chiesa facile da comprendere: si può onorare veramente Dio solo nella Chiesa cattolica; partecipare ad un culto non cattolico significa aderire in qualche modo a tale falsa religione. Certo, solo Dio può giudicare le intenzioni delle persone che appartengono a queste false religioni, ma oggettivamente, a prescindere dal segreto del cuore, il culto in questione non onora veramente Dio.

Non è dunque mai permesso ad un cattolico partecipare attivamente ad una Messa celebrata dagli «ortodossi», cioè dai cristiani separati dalla Chiesa cattolica.

E’ invece permesso assistere alla Messa dei cristiani di rito «orientale» che sono cattolici sottomessi alla Chiesa cattolica e al Papa.

Però, attenzione! Questi cattolici di rito orientale non hanno modificato la liturgia dopo il concilio Vaticano II (purtroppo qualcuno l’ha fatto), ma alcuni di essi hanno cambiato la loro dottrina e adottato gli errori modernisti e liberali. Non è perché la liturgia è corretta che la crisi nella Chiesa non è penetrata.

Quindi, bisogna informarsi preventivamente e assicurarsi che questi cristiani siano cattolici. Diversamente, fuggendo la nuova Messa, ma assistendo ad una Messa di non cattolici, si cade dalla padella nella brace.
Senza dubbio, è meglio informarsi da un sacerdote veramente tradizionale.


Lavori nel Seminario

Abbiamo diviso in due una grande camera e adesso aspettiamo che l’elettricista completi l’impianto di illuminazione. Così adesso abbiamo due nuove stanze dove accogliere visitatori o fedeli in ritiro.

Nel notiziario precedente abbiamo parlato dei lavori necessari per la biblioteca; attualmente è in corso di installazione un grande scaffale che permetterà di sistemare molti più libri di adesso.
Abbiamo ancora bisogno del vostro aiuto per finanziare questo progetto a altri ancora. Vi ringraziamo fin d’ora.

Ogni mese celebriamo una Messa per i benefattori.


Ordinazioni del Seminario

Sabato 24 maggio: Ordinazioni
Sala delle feste di Daumeray, 1, via della Fraternità, Daumeray, 49640 Morannes-sur-Sarthe-Daumeray
Orario: 10, 00
Sua Eccellenza Dom Thomas de Aquino, OSB, conferirà il diaconato a due dei nostri seminaristi, e il sacerdozio a Don Paul Renoult.
La cerimonia sarà seguita da un ricevimento.
Possibilità di fare colazione a sacco sulla piazza.

Domenica 25 maggio: prima Messa solenne di Don Paul Renoult
Sala delle feste di Daumeray: ore 10,00 (questa Messa sostituisce la Messa delle 10,00 in Seminario, qui verrà celebrata una Messa bassa alle ore 8,00).
Don Paul Renoult celebrerà anche delle prime Messe nei giorni e nei luoghi seguenti:
giovedì 29 maggio (Ascensione), alle ore 10,00 a Sainte-Colombe-la- Commanderie.
Domenica 2 giugno (Pentecoste), alle ore 10,30 nella cappella de Chantemerle, Moncoutant-sur-Sèvre.
giovedì 18 giugno (Corpus Domini), alle ore 10,00 nel Convento di la-Haye-aux-Bonshommes, Avrillé.
Domenica 22 giugno (Solennità del Corpus Domini), alle ore 10,30 a Burges.
Domenica 29 giugno alle ore 10,00 nella Tenuta San Giuseppe a Yvignac-la-Tour.
Domenica 3 agosto alle ore 10,00 nella parrocchia San Giovanni Battista a Thal Drulingen.

Contatti : sajm.secretariat@gmail.com
Tél. : +33.09 83 59 75 78 - Mattino: dalle 9,00 alle 12,00 - Pomeriggio: dalle 15,00 alle 18,00.




 
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