Gli ospedali di Gaza sono il bersaglio di Israele.

Macchinari distrutti sistematicamente.





Articolo di Caitlin Johnstone


Pubblicato sul sito dell'Autrice

 Ripreso e tradotto sul sito di Marco Tosatti







Soldati israeliani a Gaza



E’ un fatto relativamente noto che le forze israeliane hanno attaccato la stragrande maggioranza degli ospedali di Gaza e hanno lanciato centinaia e centinaia di attacchi contro i servizi medici nell’enclave.

Ogni volta che qualcuno menziona pubblicamente questo fatto, sente i sostenitori di Israele blaterare di “scudi umani” e cercare assurdamente di affermare che ci sono basi di Hamas in tutti gli ospedali. Ma questi argomenti sono invalidati dal fatto che abbiamo visto molteplici rapporti di medici che documentano come le forze israeliane siano effettivamente entrate negli ospedali attaccati e abbiano distrutto tutte le singole apparecchiature mediche presenti in quelle strutture, una per una.

L’ultimo di questi resoconti è apparso sul quotidiano greco Efimerida ton Syntakton ed è stato redatto da un chirurgo specialista di nome Christos Georgalas, che ha lavorato nell’ospedale Nasser di Khan Yunis, nella striscia di Gaza meridionale, da aprile a maggio di quest’anno.

Secondo la traduzione automatica, Georgalas definisce l’attacco di Israele “una guerra principalmente contro i bambini” e descrive le terribili ferite che le munizioni israeliane hanno inflitto ai giovani palestinesi.

Georgalas descrive anche i ripetuti attacchi israeliani all’ospedale in cui lavorava, tra cui:

Un collega spagnolo mi ha raccontato che quando gli Israeliani sono arrivati all’ospedale dove si trovava la macchina per la risonanza magnetica, hanno cercato di distruggerla completamente. Ma la macchina per la risonanza magnetica è enorme. È come un’auto. Anche se le si spara, può essere riparata. Così hanno mandato un ingegnere specializzato per distruggerla definitivamente. Perché anche se una bomba fosse esplosa lì vicino, avrebbe potuto comunque essere riparata. Hanno dovuto chiamare uno specialista che conoscesse il cuore della macchina per renderla inutilizzabile. Ed è esattamente quello che ha fatto lo scorso febbraio.

Nel nostro ospedale, gli Israeliani hanno attraversato i reparti che ospitavano le incubatrici e le hanno sistematicamente rotte una a una. Le incubatrici con il piede di porco! Questo è stato registrato dai miei colleghi. L’ospedale in cui lavoravo è stato occupato dagli Israeliani per due mesi, tra febbraio e marzo 2024. I medici rimasti in ospedale sono stati torturati. Sono stati messi in fila uno a uno e picchiati. In totale, circa 80 di loro sono stati rapiti. Di questi, 40 non sappiamo dove siano o se siano vivi. Molti sono stati uccisi sul posto.

Poiché Israele ha impedito ai giornalisti di entrare nella Striscia di Gaza, i medici sono diventati di fatto i reporter presenti sul territorio.
Abbiamo visto un altro rapporto che documentava la sistematica distruzione di singole apparecchiature mediche da parte di Israele a febbraio di quest’anno, questa volta presso l’ospedale indonesiano nel nord di Gaza.
Caroline Seguin, coordinatrice delle emergenze di Medici Senza Frontiere, ha riferito quanto segue :

Non esiste più un sistema sanitario nella parte settentrionale di Gaza. L’ospedale Kamal Adwan è stato raso al suolo, mentre gli ospedali di Al Shifa, Al Awda e indonesiano sono gravemente danneggiati e funzionano solo parzialmente.
Siamo rimasti profondamente scioccati nel constatare che nell’ospedale indonesiano ogni macchinario medico sembrava essere stato deliberatamente distrutto; sono stati fatti a pezzi, uno a uno, per assicurarsi che non fosse più possibile fornire assistenza medica. Bisogna chiedersi: qual è la motivazione di un’azione del genere? Questi macchinari sono fatti per salvare la vita delle persone, madri, padri, bambini. E’ devastante vedere lo stato di questi ospedali.


Nell’aprile di quest’anno, il rapporto di Seguin sull’ospedale indonesiano è stato corroborato da un medico d’urgenza di nome Clayton Dalton, che ha scritto quanto segue per il New Yorker:

Sultan mi accompagnò al piano di sopra, in terapia intensiva, dove il vento soffiava attraverso le finestre rotte. Voleva mostrarmi qualcosa che aveva scoperto dopo che le forze israeliane avevano lasciato l’ospedale. Indicò un monitor cardiaco vicino a una parete. Sembrava avere un foro di proiettile sullo schermo. Accanto c’era un elettrocardiografo con lo schermo rotto.
“Siamo entrati in un ampio magazzino in un angolo della terapia intensiva, stipato di dispositivi medici: ecografi, pompe per flebo, macchine per dialisi, misuratori della pressione sanguigna. Ognuno di essi era stato apparentemente distrutto da un proiettile, non secondo lo schema che ci si aspetterebbe da una sparatoria casuale, ma piuttosto metodicamente. Sono rimasto sbalordito. Non riuscivo a pensare a nessuna possibile giustificazione militare per la distruzione di attrezzature salvavita.”

In effetti, non esiste alcuna possibile giustificazione militare per distruggere attrezzature mediche salvavita. Sono state distrutte in modo che non potessero essere utilizzate per salvare vite umane. Israele ha sistematicamente distrutto le infrastrutture sanitarie di Gaza con l’obiettivo di renderla inabitabile, in modo che il territorio possa essere occupato da Israele.

Si tratta di tre resoconti distinti che descrivono le forze israeliane che distruggono sistematicamente le attrezzature mediche a Gaza, da parte di medici che non avrebbero nulla da guadagnare dal mentire su una cosa del genere.
Le prove sono troppo schiaccianti per essere negate.

Non c’erano combattenti di Hamas nascosti nella macchina per la risonanza magnetica. Non c’erano tunnel nelle incubatrici. Nessuna riserva di armi nell’elettrocardiografo. Israele ha mentito per tutto questo tempo sul fatto che Hamas si nascondesse negli ospedali. Hamas non è mai stato il bersaglio. Gli ospedali sono il bersaglio. L’assistenza sanitaria è il bersaglio. Questo è ormai accertato ben oltre ogni ragionevole dubbio.


maggio 2025
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