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Veni, Sancte Spiritus Omelia nella Domenica di Pentecoste 8 giugno 2025 di Mons. Carlo Maria Viganò ![]() et emítte cǽlitus lucis tuæ rádium. Veni, pater páuperum, veni, dator múnerum, veni, lumen córdium. Vieni, o Spirito Santo: manda dal Cielo un raggio della Tua luce. Luce di Verità del Padre e del Figlio, fuoco della Carità che da Entrambi procede, fiamma di speranza nelle tribolazioni. Fa’ risplendere le Tue perfezioni celesti su questo povero mondo ribelle, su questa Tua Chiesa eclissata da falsi pastori e mercenari, sui fedeli e sui sacerdoti, su ogni anima che il Figlio eterno del Padre, con la Tua divina cooperazione, ha redento incarnandoSi e affrontando la Passione in riscatto delle nostre colpe. Rendi ancora la Tua Chiesa, oggi umiliata, Domina gentium: sfolgori la luce di Verità che Nostro Signore le ha ordinato di predicare; risuoni di nuovo la voce di santi Pastori, Dottori della Fede, nella trasmissione fedele dell’immutata dottrina. Vieni, Luce dei cuori: illumina l’intelletto e infiamma il cuore di Papa Leone, perché non sia più Simone, ma Pietro. Possa egli riconoscere e condannare gli errori e le deviazioni della chiesa conciliare e sinodale, riportando la Sposa dell’Agnello al suo ruolo di Madre e Maestra di tutti i popoli, unica Arca di salvezza, solo sicuro porto nella tempesta che infuria. Vieni, o Paraclito, e fa’ nuovamente risuonare dai nostri pulpiti ciò che Nostro Signore ci ha insegnato: Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo (Gv 17, 3). Vieni e guida Leone nella restaurazione della Chiesa e del Papato, per poter così esercitare pienamente l’autorità che il Sommo ed Eterno Pontefice ha conferito a Pietro e ai suoi legittimi Successori. Ispira in lui la docilità ai Tuoi consigli, la determinazione nel custodire e confermare nell’unità dell’unica Fede Cattolica e Apostolica il Gregge del Signore, la fiducia nel Tuo infallibile aiuto per fronteggiare i nemici di Cristo non con forze umane, ma nell’umile sequela del Salvatore e nella conformità alla Sua divina Volontà. Vieni, o Padre dei poveri: vieni a colmare con i Tuoi doni chi con umiltà si riconosce bisognoso di tutto, chi con realismo comprende che senza la Tua luce soprannaturale i nostri cuori vagano nelle tenebre. Consolátor óptime, dulcis hospes ánimæ, dulce refrigérium. In labóre réquies, in æstu tempéries, in fletu solácium. Vieni, Consolatore: infondi pace nei Tuoi fedeli sconquassati nella tempesta che infuria, nei nostri cuori straziati dalla passione che il Corpo Mistico di Gesù Cristo, trascinato dinanzi ad un nuovo Sinedrio, affronta sulle orme del divin Maestro. Scendi, o Spirito, a dimorare nella nostra anima, rendendola degna abitazione della Santissima Trinità. Concedi una tregua al soffocante combattimento che i Tuoi servi quotidianamente affrontano nel dare testimonianza al Figlio, dal Quale con il Padre procedi. Da’ riposo alle nostre fatiche, frescura nell’afa del deserto che attraversiamo verso la Patria celeste, sollievo nel pianto della tua Sposa umiliata da ministri indegni e da fedeli tiepidi. Tu che vomiti dalla Tua bocca i mediocri (Ap 3, 16), compensa con la Tua Grazia le nostre infedeltà, le nostre debolezze, i nostri tentennamenti. Rendici coraggiosi soldati di Cristo, guida i Ministri della Tua Chiesa perché ci siano d’esempio e non di scandalo, e perché si lascino da Te guidare sulla via della salvezza eterna assieme al gregge che il Signore ha loro affidato. O lux beatíssima, reple cordis íntima tuórum fidélium. Sine tuo númine, nihil est in hómine nihil est innóxium. Tu che sei luce purissima che conduce alla gloria del Cielo, colma i cuori dei Tuoi fedeli, perché riconosciamo che senza di Te, senza la Tua protezione, non siamo nulla, e nulla in noi è senza colpa. Nelle prove presenti, nell’incalzare dell’assedio di un mondo nemico del Vero e del Bene, rinnova in noi e in tutto il corpo ecclesiale la certezza della vittoria finale e la consapevolezza che la croce che Nostro Signore ci ha assegnato può essere portata solo con il Tuo soccorso, solo con la Tua Grazia. Lava quod est sórdidum, riga quod est áridum, sana quod est sáucium. Flecte quod est rígidum, fove quod est frígidum, rege quod est dévium. Lava le colpe di cui si macchiano i Pastori della Tua Chiesa; irriga le sue arse zolle con l’acqua rigeneratrice della Tua Grazia e con lo zelo di santi predicatori del Vangelo; guarisci le ferite sanguinanti che la affliggono per l’infedeltà della sua Gerarchia e delle sue membra. Piega, o Spirito Paraclito, la durezza delle nostre cervici, troppo spesso inclini al compromesso; riscalda i nostri cuori induriti dal gelo dell’insensibilità e dell’egoismo; dà sostegno alle nostre debolezze, ripristinando nella Grazia l’ordine divino che i nostri peccati hanno infranto. Purifica il corpo ecclesiale, o Spirito Consolatore. Monda le sozzure che sfigurano il volto della Tua Sposa; estirpa gli errori e le deviazioni che ne vanificano la missione; restituiscile la triplice corona che le cinge il capo, lo scettro della sua missione apostolica, l’autorità e l’autorevolezza dei suoi Apostoli. Da tuis fidélibus, in te confidéntibus, sacrum septenárium. Da virtútis méritum, da salútis éxitum, da perénne gáudium. Amen. Concedi ai tuoi fedeli, che ripongono in Te le proprie speranze, l’aiuto soprannaturale dei Tuoi Doni. Concedi il riconoscimento del merito per le nostre buone azioni, la grazia della salvezza eterna nell’abbandonare questa valle di lacrime, la gioia della beatitudine nella contemplazione della Santissima Trinità. E come dopo l’umiliazione e i tormenti della Passione il Salvatore vittorioso è risorto da morte, così la passio Ecclesiæ che la conduce verso il Calvario possa presto volgersi in trionfo e in gloria, mostrando nuovamente ai popoli il vero volto della Madre de’ Santi, immagine della Città superna. Vieni, divino Consolatore: scendi sul Fonte nel quale le anime rinascono alla vita della Tua Grazia. Scendi sui tuoi Sacerdoti, e conferma con la Tua potenza ciò che la loro mano benedice; monda le anime che essi assolvono; accompagna nell’agone il morente che a Te si affida. Scendi sugli sposi cristiani, oggi esposti all’attacco feroce del nemico: ispira in essi la determinazione a proteggere e ad educare i loro figli nella Tua santa Legge. Scendi sui nostri altari, o Spirito Santificatore: scendi e rendi accetto alla Santissima Trinità il Santo Sacrificio offerto dai tuoi Ministri. Vieni e benedici l’offerta e l’espiazione che essi elevano alla Maestà divina per il Tuo popolo santo. Vieni, o Spirito Santo: ricolma i cuori dei tuoi fedeli ed accendi in essi il fuoco della Tua Carità. Tu che sei Carità infinita che procede dal Padre e dal Figlio. A voi, individua Trinità, onore e gloria nei secoli dei secoli. E così sia. + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo 8 Giugno MMXXV
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