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Gli Israeliani prendono i figli di Dio per anatre selvatiche ![]() Il cardinale Gianbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, in visita alla parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, dopo il bombardamento. Dopo l’attacco del 17
luglio 2025 alla parrocchia cattolica di Gaza: la chiesa della Sacra Famiglia, Il
primo Ministro israeliano ha telefonato, l’indomani, al Papa Leone XIV.
Il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, interpellato sull’accaduto, ha dichiarato che il Vaticano ha chiesto una seria commissione d’inchiesta e che i motivi dell’attacco fossero rivelati. Nell’intervista concessa ad un canale televisivo, nel corso della quale ha rivelato dei particolari, il cardinale Parolin ha sottolineato tre punti: «Innanzi tutto che i risultati reali dell’inchiesta siano veramente resi noti»; «il che presuppone che questa inchiesta sia condotta con tutta la necessaria serietà»; «io spero sinceramente che quello ha affermato il Primo Ministro si concretizzerà il più rapidamente possibile, perché la situazione a Gaza è veramente insostenibile». Poco dopo, il cardinale si chiede se si sia trattato «veramente di un errore, cosa di cui si può legittimamente dubitare, o della volontà di attaccare direttamente una chiesa cristiana». Secondo Israele, il missile che ha colpito la chiesa è stato involontario, dovuto al cattivo funzionamento dell’arma Dopo l’attacco israeliano di giovedì scorso contro la parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza, le autorità israeliane avevano presentato le loro scuse e aperto un’inchiesta sull’incidente, promettendo che i risultati sarebbero stati rapidi e affidabili. Il Jerusalem Post, in un articolo del 23 luglio, ha riportato che secondo l’esercito israeliano «il colpo partito era stato causato dal cattivo funzionamento dei meccanismi delle munizioni e non da un errore umano». Ed ha aggiunto che «il comunicato dell’esercito israeliano non ha precisato se fossero stati sanzionati dei soldati, come è accaduto in altri incidenti in cui degli operatori umanitari erano stati uccisi per errore». E il giornale israeliano prosegue: «L’esercito israeliano non ha fornito dei particolari sulle cause del cattivo funzionamento, né indicato se errori simili si fossero verificati, senza essere stati segnalati». Ma «secondo le fonti dell’esercito israeliano, le procedure di tiro militari sono diventate più aggressive (…) da quando il generale Yaniv Asor ha assunto il comando del Comando meridionale». Precisando che «le procedure di apertura del fuoco sono state più aggressive e hanno mostrato meno moderazione rispetto ai precedenti 18 mesi di guerra», come riferito da certe fonti dell’esercito israeliano. Asor respinge queste accuse e afferma di stare indagando a fondo su tutti gli incidenti rilevanti. Una risposta che non è tale Quindi, secondo il rapporto, il colpo sarebbe partito da solo contro la chiesa della Sacra Famiglia, senza che nessuno abbia diretto l’arma che ha sparato in quella direzione e senza che nessuno ne sia responsabile. A meno che non sia stato il proiettile, sparato in un’altra direzione, che per un «cattivo funzionamento » inspiegabile e involontario, si sia diretto verso la chiesa cattolica. Ci si scusi l’espressione, che è peraltro doppiamente giustificata: chi ha redatto tale rapporto insieme a chi ne ha autorizzato la pubblicazione: prendono i figli del Buon Dio per anatre selvatiche. Bisogna aggiungere che il sospetto espresso dal cardinale Parolin, che si è chiesto se si fosse trattato «veramente di un errore, di cui si può legittimamente dubitare» è fortemente rafforzato da una risposta così negligente e perfino sprezzante sia nei confronti della Santa Sede sia nei confronti di tutti i cattolici. |