Lettera a “Duc in altum” /

Considerazioni sul confronto

Gulisano, De Mari, Battiston 




di Mario Grifone


Pubblicato sul sito di Paolo Gulisano






La bandiera palestinese in contrasto con la bandiera israeliana



Caro Valli,

mi domando cos’altro deve fare Netanyahu per far sollevare almeno un sopracciglio a Silvana De Mari e Fabio Battiston.
Temo che se anche buttasse una bomba atomica su Gaza cancellandola dalla faccia della terra non ci riuscirebbe, anzi forse causerebbe loro un sospiro di sollievo avendo finalmente eliminato il problema alla radice.

Paolo Gulisano ha ben descritto il disagio di molti di noi che per diversi anni hanno appoggiato la De Mari nelle sue battaglie contro l’omofobia e per la libertà durante il triste periodo del covid, ma è ormai da diverso tempo che la nostra paladina ha preso una piega piuttosto discutibile.
Ha cominciato con una serie di articoli malevoli su Medjugorje e da diversi mesi ormai conduce una crociata a favore del governo israeliano senza se e senza ma.

Lo stesso paraocchi che noto nell’intervento di Battiston.

Leggendo quanto scrivono sembra che sia proibito sollevare la benché minima critica all’operato di Netanyahu pena l’accusa di antisemitismo.
È la cosiddetta reductio ad Hitlerum tanto cara alla sinistra.

Prendere posizione a favore del martoriato popolo palestinese in questa situazione non significa affatto aderire al movimento propal che da anni conduce una battaglia contro Israele guardando con una non celata simpatia ai movimenti terroristici come Hamas.

La situazione attuale è ben diversa. Tutti quanti siamo inorriditi di fronte al massacro del 7 ottobre, ma a distanza di due anni da quella strage non si può non rilevare come la risposta del governo israeliano sia andata ben al di là di una ragionevole proporzione.

La ragione che sottende le tesi dei nostri due arrabbiati commentatori è quella che Israele sia l’unica democrazia in un territorio dove gli Stati confinanti sono tutti sotto il giogo di dittature, tutto vero, ma se uno Stato si professa democratico si deve anche comportare come tale.
Seguendo la logica di Israele, in Italia per debellare la mafia, la camorra e la 'ndrangheta avremmo dovuto radere al suolo tre regioni.


Ma le pare logico che per ammazzare un terrorista nascosto in un appartamento si abbatta l’intero edificio uccidendo tutti coloro che vi abitano?
Per la De Mari e Battiston sembra di sì, trattasi di danni collaterali e poi, come ha lasciato sottintendere in un suo articolo la signora De Mari, in fondo va bene che siano uccisi dei bambini in quanto potenziali terroristi di Hamas da adulti.

Sul fatto poi che Israele sia una democrazia come la intendiamo noi ci sarebbe molto da dire, chi è stato in Terra Santa ha potuto ascoltare dalla viva voce dei cristiani palestinesi  (eh già, in Palestina ci sono anche i cristiani, ma forse la De Mari non lo sa) come vengono trattati così come gli arabi israeliani che sono da sempre considerati cittadini di serie B.

In fondo questa sporca guerra ha aperto gli occhi a molti che fino ad ora li hanno tenuti chiusi, perché non c’è solo Gaza, ma anche la Cisgiordania dove i coloni israeliani compiono da anni soprusi nei confronti di quelli che dovrebbero essere i legittimi proprietari di quelle terre.

Basta dare un’occhiata a una cartina di quella regione per vedere come gli insediamenti colonici sparsi a macchia di leopardo rendono di fatto impossibile la vita degli agricoltori palestinesi costretti a gimkane lunghissime per accedere ai loro possedimenti. 
Con la scusa del massacro del 7 ottobre Israele ha dichiarato guerra a mezzo mondo, oltre alla Cisgiordania il Libano, la Siria e l’Iran, ma va tutto bene perché quei paesi secondo questa logica non sono da annoverarsi nel consesso delle democrazie occidentali, con buona pace del diritto internazionale che una vera democrazia dovrebbe rispettare.

Essere a capo di una democrazia non rende immune un governante dal comportarsi come un sanguinario e un prepotente, Netanyahu ci è riuscito benissimo e sta facendo un danno incommensurabile al suo paese alienandosi le simpatie dei molti che negli anni lo hanno difeso.
Mi auguro solo che nella sua follia devastatrice non decida di usare la bomba atomica seguendo la logica di Sansone e dei Filistei.

Come ha ben scritto Paolo Gulisano è inutile sperare in una obiettiva valutazione dei fatti da parte di chi ragiona solo con la logica dell’odio.

Non praevalebunt!

Mario Grifone






 
luglio 2025
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