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APPELLO PER LA PACE IN PALESTINA 31 luglio 2025 di Liberi in veritate ![]() Di fronte alla morte di migliaia di innocenti, oltre che per atti bellici anche per la fame indotta da una carestia, non ci possono essere scuse. Il sostegno e l’aiuto a tutti i civili, al popolo sofferente e in particolare ai cristiani che vivono in Terra Santa, è stato sollecitato anche dal Patriarca di Gerusalemme, Cardinale Pizzaballa, e dal nuovo Pontefice, Papa Leone XIV. Sappiamo che in parte dell’opinione pubblica l’esprimersi a favore della cessazione degli atti violenti e dell’assedio di Gaza fa scattare reazioni contraddittorie a volte scomposte e aggressive, in primo luogo con l’accusa di avere simpatie verso i terroristi di Hamas. Questa accusa va decisamente respinta. Gli abitanti di Gaza, ma anche della Cisgiordania, e tutti coloro che vivono in Terra Santa sono esseri umani che hanno diritto al rispetto della loro vita e dignità. Questo è ciò che ci muove: nessuna connivenza col terrorismo. Tuttavia non ci si può nascondere di fronte alle violazioni dei diritti umani da parte dell’attuale governo israeliano, guidato da un personaggio discusso e discutibile come Benjamin Netanyhau e composto anche da soggetti dichiarati non graditi per le loro posizioni razziste, violente e di espresso incitamento alla pulizia etnica, che rappresentano peraltro solo una parte della popolazione. Moltissimi Ebrei in Israele e nel mondo chiedono infatti che questo conflitto trovi una risoluzione pacifica. L’altra vergognosa accusa che viene mossa a chi chiede rispetto per la popolazione della Terra Santa è quella di anti-semitismo. Vogliamo ribadire con forza che criticare l’attuale governo israeliano non significa avere sentimenti di ostilità nei confronti del popolo ebraico. Nell’attuale contesto, il termine “antisemita” è surreale, dal momento che anche i Palestinesi – in quanto arabi - sono semiti. Chi offende e chi fa violenza a un Palestinese è anti-semita. Come Comitato Liberi in Veritate rivolgiamo il presente appello ad appoggiare incondizionatamente – senza se e senza ma- la posizione del Patriarcato di Gerusalemme e della diplomazia pontificia, invitando tutti i cristiani, sia singolarmente sia in forma associata, ad aderire a tutte le iniziative aventi come obiettivo l’aiuto alla popolazione sofferente di Gaza e ai cristiani che vivono in Terra Santa, sostenendo le manifestazioni di solidarietà ad esso e le richieste da rivolgere ai governanti. Infine, invitiamo alla preghiera di conversione affinché la Terra Santa, là dove si è compiuta la storia della salvezza per tutti, possa avere pace. Milano, 31 luglio 2025 LIBERI IN VERITATE |