APPELLO PER

LA PACE IN PALESTINA

31 luglio 2025




di Liberi in veritate







Quello che accade a Gaza dal 7 ottobre 2023 rappresenta una delle più preoccupanti emergenze umanitarie della storia recente. Questa tragedia non può lasciare indifferenti, e in particolare sollecita le nostre coscienze in quanto cristiani.
Di fronte alla morte di migliaia di innocenti, oltre che per atti bellici anche per la fame indotta da una carestia, non ci possono essere scuse.

Il sostegno e l’aiuto a tutti i civili, al popolo sofferente e in particolare ai cristiani che vivono in Terra Santa, è stato sollecitato anche dal Patriarca di Gerusalemme, Cardinale Pizzaballa, e dal nuovo Pontefice, Papa Leone XIV.

Sappiamo che in parte dell’opinione pubblica l’esprimersi a favore della cessazione degli atti violenti e dell’assedio di Gaza fa scattare reazioni contraddittorie a volte scomposte e aggressive, in primo luogo con l’accusa di avere simpatie verso i terroristi di Hamas.
Questa accusa va decisamente respinta.

Gli abitanti di Gaza, ma anche della Cisgiordania, e tutti coloro che vivono in Terra Santa sono esseri umani che hanno diritto al rispetto della loro vita e dignità.

Questo è ciò che ci muove: nessuna connivenza col terrorismo.
Tuttavia non ci si può nascondere di fronte alle violazioni dei diritti umani da parte dell’attuale governo israeliano, guidato da un personaggio discusso e discutibile come Benjamin Netanyhau e composto anche da soggetti dichiarati non graditi per le loro posizioni razziste, violente e di espresso incitamento alla pulizia etnica, che rappresentano peraltro solo una parte della popolazione.
Moltissimi Ebrei in Israele e nel mondo chiedono infatti che questo conflitto trovi una risoluzione pacifica.

L’altra vergognosa accusa che viene mossa a chi chiede rispetto per la popolazione della Terra Santa è quella di anti-semitismo.
Vogliamo ribadire con forza che criticare l’attuale governo israeliano non significa avere sentimenti di ostilità nei confronti del popolo ebraico.


Nell’attuale contesto, il termine “antisemita” è surreale, dal momento che anche i Palestinesi – in quanto arabi - sono semiti.
Chi offende e chi fa violenza a un Palestinese è anti-semita.

Come Comitato Liberi in Veritate rivolgiamo il presente  appello ad appoggiare incondizionatamente – senza se e senza ma- la posizione del Patriarcato di Gerusalemme e della diplomazia pontificia, invitando tutti i cristiani, sia singolarmente sia in forma associata, ad aderire a tutte le iniziative aventi come obiettivo l’aiuto alla popolazione sofferente di Gaza e ai cristiani che vivono in Terra Santa, sostenendo le manifestazioni di solidarietà ad esso e le richieste da rivolgere ai governanti.

Infine, invitiamo alla preghiera di conversione affinché la Terra Santa, là dove si è compiuta la storia della salvezza per tutti, possa avere pace.

Milano, 31 luglio 2025
                            
LIBERI IN VERITATE







 
agosto  2025
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