Germania: divergenza sulla benedizione

delle coppie irregolari



di Fraternità San Pio X






Mons Bertram Meier, vescovo di Augsburg



Il documento La benedizione dà forza all’amore, pubblicato dalla Conferenza Episcopale tedesca (DBK) e dal Comitato Centrale dei Cattolici tedeschi (ZdK), che dà le linee guida per la benedizione delle coppie »irregolari»: (concubini, divorziati risposati, omosessuali), non è stato accolto all’unanimità dalle diocesi tedesche. Alcune non lo vogliono.

Alcuni hanno osservato che la pubblicazione di questo documento, fortemente voluto dallo ZdK e da un certo numero di vescovi tedeschi, e che è stato presentato il 4 aprile 2025, è avvenuta durante la vacanza della Santa Sede. Questo è stato rilevato dal movimento Maria 1.0, che ricorda che i vescovi sono tenuti a non pubblicare alcunché, nell’ambito del  Comitato sinodale, senza il coordinamento con Roma.

Alcune diocesi si sono mostrate molto soddisfatte, come quella di Rottenburg-Stoccarda, che ha pubblicato un breve manuale di «Preghiere per benedire le coppie che si amano», intitolato «Noi ci amiamo – che benedizione!». Di cui noi abbiamo denunciato il carattere blasfemo.

Il settimanale cattolico Die Tagespost riporta un’inchiesta condotta dal portale di informazione Katholisch.de – organo ufficiale della DBK – sul modo in cui il documento La benedizione dà forza all’amore è stato applicato nelle diverse diocesi.

Cinque diocesi – Colonia, Augsburg, Eichstätt, Passau e Ratisbona – escludono l’utilizzo del documento e fanno riferimento alla Dichiarazione Fiducia supplicans. Colonia e Ratisbona fanno notare che il documento va oltre questa Dichiarazione.
Il vescovo di Augsburg: Mons. Bertram Meier, ha dichiarato che quattro punti del documento non sono «del tutto conformi» al testo del Vaticano.

La diocesi di Aix-la-Chapelle ha annunciato una raccomandazione ufficiale del documento tedesco; le diocesi di Dresda-Meissen e Hildescheim hanno pubblicato la lettera sui loro siti internet. Le diocesi di Limburg, Osnabück e T

Secondo Katholisch.de, le diocesi di Spire e di Wurtzburg sono «chiaramente a favore delle benedizioni».

Wurtburg pratica già queste cerimonie di benedizione. Le pubblicizza anche negli stand delle fiere nuziali.

Rispondendo ad una domanda di Katholisch.de, la diocesi di Fulda ha espresso il suo sostegno al testo: «Noi consideriamo questa nota come una tappa importante verso una Chiesa che si orienta verso la realtà della vita delle persone e che rispetta l’amore sotto tutte le sue forme».

Il vescovo di Magonza: Peter Kohlgraf, con una e-mail ha raccomandato ai suoi collaboratori «di agire nella loro pratica in conformità col documento».
La diocesi di Essen sottolinea che alcuni collaboratori della diocesi hanno partecipato all’elaborazione del documento.
Sono anche in atto continui corsi di formazione per i Pastori sull’argomento.

Le diocesi di Görlitz, Monaco e Freising, Magdeburg e Paderborn non hanno preso posizione; sono in corso delle consultazioni. Ad eccezione di Görlitz, esse dispongono tuttavia di una «pastorale sensibile alla questione queer »; sono proposte alcune benedizioni.
Anche la diocesi di Bamberga sta esaminando il documento e sta attuando una formazione continua, come ha dichiarato a katholisch.de.

Il vescovo di Berlino: Heiner Koch, ha dichiarato che «per adesso non concederà alcuna benedizione alle coppie che non possono o non vogliono sposarsi». D’altra parte egli non prenderà alcuna misura disciplinare nei confronti dei cappellani che, dopo una consultazione pastorale, concedono tali benedizioni in casi particolari.

L’arcivescovo di Friburgo ha sottolineato che la direttiva non ha carattere giuridico. Egli non vede «né la necessità di raccomandare l’applicazione della direttiva, né di vietarne l’applicazione» e parte dal principio che i Pastori di Friburgo ne faranno un uso responsabile.
L’amministratore di Münster ha espresso fiducia nel fatto che la direttiva costituirà un prezioso sostegno al lavoro svolto finora.

Questo disaccordo è solo un piccolo segno, ma è comunque indicativo della divergenza tra i vescovi tedeschi su una questione che era uno degli scopi principali del Cammino sinodale tedesco.
Un po’ di speranza per la Chiesa di Germania?




 
agosto 2025
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