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L’incomparabile merito della Madonna ![]() L’Assunzione, di Giuseppe Valeriano (1542-1596), Roma, chiesa del Gesù Estratto dalle Glorie di Maria di Sant’Alfonso de’
Liguori: meditazione sull’Assunzione di Maria
Se l’intelligenza umana, secondo l’Apostolo, non è capace di comprendere la gloria immensa che Dio ha preparato in Cielo per coloro che Lo avranno amato sulla terra, «qual è l’uomo, chiede San Bernardo, che comprenderà quella che ha preparato per Sua Madre?». Maria Lo ha amato durante la sua vita più di tutti gli uomini e gli Angeli insieme. La Chiesa ha dunque ragione di cantare: La Santa Madre di Dio è stata esaltata al di sopra di tutti cori degli Angeli nel Regno celeste (1). «Sì» - dice Don Guerric – «al di sopra di tutti i cori degli Angeli, tale che ella vede sopra di sé solo suo Figlio che è il Figlio unico di Dio» (…) E aggiunge Sant’Antonino: «Come non vi è paragone fra una Regina e i suoi servitori, così la gloria di Maria è incomparabilmente superiore a quella degli Angeli» (2). Del resto, per convincersene basta ricordare le parole di Davide: La Regina sta alla tua destra. E Sant’Atanasio risponde: «Chi è questa Regina posta alla destra di Dio? E’ Maria» (3). E’ certo che le opere di Maria hanno incomparabilmente superato in merito quelle di tutti i Santi. E come conclude Sant’Ildefonso: «Incomparabilmente anche la ricompensa e la gloria che le hanno meritato superano ancora quelle che tutti i Santi hanno potuto acquisire» (4). E’ anche certo che Dio proporziona la ricompensa al merito, come dice San Paolo: «Il Signore renderà a ciascuno secondo le sue opere» (5). Se dunque Maria supera in merito gli uomini e gli Angeli, Ella doveva superarli per la sublimità della sua esaltazione. E San Tommaso svolge questo ragionamento: «Possedendo la Vergine i meriti di tutti gli uomini e di tutti gli Angeli, e anche di più, era dunque giusto che Ella fosse elevata al di sopra di tutte le gerarchie celesti» (6). In una parola, conclude San Bernardo: «si misuri quale insigne grado di grazia Ella ha acquisito sulla terra e si potrà poi misurare a quale eminente grado di gloria Ella è stata elevata in Cielo». Un colto autore, il Padre de la Colombiere (7), osserva che la gloria di Maria, a differenza di quella degli altri Santi, è una gloria piena, una gloria completa. Senza dubbio i Santi godono in Cielo di una pace perfetta, di una contentezza piena. Nondimeno, sarà sempre vero che nessuno di essi possiede la gloria che avrebbe meritato se avesse servito ed amato Dio con una maggiore fedeltà. Se dunque i Santi non desiderano nulla di più di ciò che hanno, essi potrebbero avere ancora qualcosa da desiderare. Ancora senza dubbio, i beati non soffrono più per i peccati commessi e per il tempo che hanno sprecato durante la loro vita. Ma non è meno vero che in Cielo si assapora tanta più felicità per quanto più bene si è fatto sulla terra, per quanto meglio si è conservata la propria innocenza e per quanto meglio si è impiegato il tempo. Maria non desidera nulla e non ha nulla da desiderare. Si chiede Sant’Agostino: «Chi è quel beato che se gli si chiedesse se ha peccato sulla terra, potrebbe rispondere no, se non Maria?» (De Natura et Grazia, cap. XXXVI). Il Concilio di Trento ha dichiarato (8): La Santa Vergine non ha mai commesso la minima colpa, la minima imperfezione. Non solo Ella non ha mai perso la grazia divina, né ne ha mai offuscato lo splendore, ma non l’ha mai lasciata inattiva. Ella non ha compiuto un’azione che non fosse meritoria, non ha detto una parola, non ha avuto un pensiero, non ha emesso un sospiro, che non abbia attribuito alla maggior gloria di Dio. In una parola, nella sua ascensione a Dio, mai Ella ha diminuito il suo ardore, né arretrato di un passo, né si è lasciata sfuggire una occasione per progredire ulteriormente. Corrispondendo alla grazia con tutte le sue forze, Ella ha amato Dio per quanto poteva amarLo. In Cielo, Ella ha il diritto di dire: Signore, se non Ti ho amato per quanto meriti, almeno Ti ho amato per quanto mi è stato possibile. NOTE 1 - Ufficio dell’Assunzione, versetto e risposta ai Vespri e alle Lodi. 2 - Sermone 1 sull’Assunzione, n°7. 3 - Sermo in Assumptione Deiparae, n°14. 4 - Sermo 2 De Assumptione. 5 - Romani 2, 6. 6 - Sermo in Assumptione B.M.V. 7 - Sermone 31 per la festa dell’Assunzione della Santa Vergine. 8 - Sessione VI, Canone 23. |