Chiese profanate: la serie continua


Articolo della Fraternità San Pio X






Chiesa di Santa Marta a Pantin, Francia



Nella notte tra il 15 e il 16 agosto 2025, due chiese sono state oggetto di atti di vandalismo: la chiesa di Pantin e la chiesa di Courneuve, nel Seine-Saint-Denis, Francia.

Gli episodi hanno profondamente turbato le comunità locali.

Secondo le prime informazioni, un individuo armato di coltello e già obbligato a lasciare il territorio francese sarebbe stato l’autore delle profanazioni.

Come abbiano già indicato alcuni giorni fa, le profanazioni di chiese non hanno conosciuto la pausa estiva: sono avvenute nuove profanazioni la scorsa notte tra il 15 e il 16 agosto, tra mezzanotte e le tre del mattino, secondo le testimonianze raccolte dalla polizia.

A Pantin, la chiesa di Saint-Germain, un edificio storico del XIX secolo, è stata la prima ad essere vandalizzata: sono state rotte le vetrate, rovesciate le statue, e sui muri interni sono state scritte frasi ingiuriose.

Appena un’ora dopo, è stata la volta della chiesa di Notre-Dame-de-la-Merci a La Courneuve: sono stati profanati oggetti liturgici, sono stati danneggiati i banchi, anche qui usando un coltello.
I danni, benché solo materiali, hanno profondamente turbato i fedeli, per i quali questi luoghi sono molto più che delle semplici costruzioni.

Le forze dell’ordine sono intervenute rapidamente, avvisate da un locale residente che aveva sentito dei rumori vicino alla chiesa di Pantin.
L’individuo sospetto, un uomo di una trentina di anni, è stato interrogato all’alba non lontano dal luogo del secondo danneggiamento. Quando è stato arrestato era in possesso di un coltello da cucina di 20 centimetri e di oggetti liturgici asportati da una delle chiese.

La notizia ha suscitato indignazione tra i fedeli e il clero di Seine-Saint-Denis.
Mons. Pascal Delannoy, vescovo della diocesi, ha condannato queste profanazioni con un comunicato del 16 agosto: «Questi attacchi contro i nostri luoghi di culto sono una ferita per tutti i fedeli, ma anche per tutti coloro che hanno al cuore la pace il rispetto reciproci»; e ha esortato alla calma e alla preghiera.

L’indomani è stata celebrata una Messa di riparazione nelle due chiese, a cui hanno assistito diverse centinaia di fedeli accorsi a testimoniare il loro attaccamento a questi luoghi.
Sono intervenuti anche alcuni rappresentanti degli eletti dei luoghi.

Il sindaco di Pantin, Bertrand Kern, ha definito questi atti «vili e inaccettabili» ed ha promesso di rafforzare la sorveglianza intorno agli edifici religiosi della città.

A La Courneuve, il consigliere comunale: Gilles Poux, ha chiamato all’unità, sottolineando che «i luoghi di culto, siano essi cristiani, musulmani o ebraici, devono essere protetti come simboli della nostra vita in comune».

Una reazione un po’ fuori luogo rispetto alla realtà, se si pensa che i luoghi di culto cattolici sono stati di gran lunga i più presi di mira in questi ultimi mesi: secondo il Ministero dell’Interno, nel 2024 in Francia sono stati registrati più di 1000 atti anticristiani: da semplici graffiti a danni più gravi, come gli incendi o il furto di oggetti sacri.

Sul piano giudiziario, l’individuo arrestato il 16 agosto è stato posto sotto sorveglianza a vista e dovrebbe presentarsi davanti al giudice nei prossimi giorni. I capi d’accusa includono il danneggiamento di beni pubblici, il furto aggravato e la potenziale violazione della libertà di culto, delitto passibile di sette anni di carcere.

Ci chiediamo: gli inquirenti si sono interessati all’ideologia anticristiana che ha guidato quest’uomo?
Perché questi non ha preso di mira né un mercato di Kebab né una moschea per perpetrare il suo crimine.
Niente di sorprendente, visto il contesto teso del cattolicesimo in Francia, in un momento in cui il sinistrismo islamico diffonde il suo veleno in una parte della società.







 
agosto 2025
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