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Il «Mondo Nuovo» è alla nostra porta ![]() Charles Camosy e Aldous Huxley Egli denuncia un «neopaganesimo consumistico» nella medicina riproduttiva e chiede una resistenza cristiana. In un articolo pubblicato da The Catholic Herald, Camosy nota: «i rapidi progressi della tecnologia dell’IA, associati alla sua applicazione alla FIV», che secondo lui «potrebbero portare ad una situazione distopica» attraverso l’uso di migliaia di embrioni «in un solo ciclo di trattamento». Il professore Camosy vi vede una forma moderna di infanticidio, influenzato «dalla rinascita di pratiche culturali pagane precristiane». Egli sottolinea che «i pagani greci e romani non esitavano a disumanizzare i neonati e non vedevano alcun problema nel decidere quali bambini dovessero vivere e quali dovessero morire, in funzione dei loro bisogni e desiderii». Oggi, questa visione è tornata di moda: «essa manipola in modo sconsiderato il potere di vita e di morte sui bambini, in funzione dei desideri dei genitori». Ma «oggi essa lo fa in modo molto più sofisticato e su scala potenzialmente industriale», permettendo una selezione in funzione dell’intelligenza e di altre caratteristiche. Questa attitudine «si allontana sempre più dall’antropologia cristiana» e non permette più di comprendere la vera dignità umana. Così, le pratiche riproduttive dell’Occidente «non sono più centrate sull’accoglienza incondizionata dei bambini come un dono di Dio, (…) ma secondo i desideri del cliente per un prodotto acquistato sul mercato come qualsiasi altro». Egli sottolinea come le imprese emergenti nel campo delle tecnologie riproduttive, come Orchid e Nucleus, hanno «sviluppato delle nuove tecnologie che, secondo loro, possono aiutare i clienti ad essere ancora più selettivi riguardo a quali bambini accogliere in una famiglia e quali rifiutare». La Direttrice generale dell’Orchid, Noor Siddiqui, non ha esitato a parlare del tipo di cambiamenti culturali annunciati dalla sua impresa. In un video condiviso su X, ella ha affermato che «il sesso è fatto per divertirsi e lo screening degli embrioni è fatto per avere figli. Sarebbe folle non sottoporsi allo screening per queste cose». Secondo l’editorialista del New York Time: Ross Douhat, che ha interpellato la signora Siddiqui, «saremo presto in grado di indurre praticamente qualsiasi cellula somatica a trasformarsi in un ovulo o in uno spermatozoo, cosa che permetterà ad un solo ciclo di FIV di produrre non 15 embrioni, ma 15.000». «E supponendo che imprese come Orchid e Nucleus continuino ad esistere, esse utilizzeranno indubbiamente le tecnologie dell’IA per effettuare uno screening molto più ampio e poi scegliere uno o due embrioni per loro più convenienti e scartare gli altri». Charles Camosy vede in tutto questo – senza mai fare il nome dell’opera – l’avvento del Mondo Nuovo (Brave New World - 1932), la celebre distopia di d’Aldous Huxley. In effetti, Camosy pensa che una delle conseguenze di questa evoluzione sarà l’aggravarsi «delle ineguaglianze sociali nella nostra società» a causa «dei vantaggi biologici di cui beneficeranno i bambini nati nelle classi più alte della scala sociale». E Camosy continua: «La classe (definita dalla posizione nel processo di produzione sociale) sarà rafforzata dalle nuove condizioni di casta biologica, dando origine ad una nuova biopolitica: avere un figlio disabile o con un corpo meno scolpito condannerà le persone a trovarsi nelle caste inferiori. «In futuro, quando queste pratiche diventeranno meno costose e più accessibili, verrà esercitata una sorta di leggera pressione su tutti i genitori perché ottimizzino i loro bambini (le assicurazioni potrebbero rifiutarsi di coprire le spese per i bambini non ottimizzati). Avere dei bambini alla vecchia maniera sarà appannaggio di pochi fanatici religiosi “folli”». Il Mondo Nuovo Si tratta di una replica esatta di ciò che Aldous Huxley prevedeva nel suo romanzo futuristico scritto nel 1932. Nel 1958, l’autore ritornò su questo tema col saggio Ritorno al Mondo Nuovo (Brave New World Revisited) in cui constatava che il mondo stava iniziando ad assomigliare alla sua distopia vecchia di un quarto di secolo. In una intervista egli confesserà che le cose si muovevano molto più velocemente di quanto egli avesse potuto immaginare. Ma è anche l’attuazione sempre più pressante di una eugenetica che costituisce la base del pensiero non cattolico di tutte le epoche. Questa eugenetica è sorta negli ambienti pagani, come sottolinea Charles Camosy; essa in seguito sparì sotto l’influenza del cattolicesimo, per riapparire nei paesi protestanti a partire dal XVIII secolo. Questa eugenetica riacquistò una posizione dominante sotto l’influenza delle teorie di Charles Darwin e del cugino Francis Galton, nonché sotto l’influenza del malthusianesimo. L’eugenetica è attualmente la filosofia e la pratica degli ambienti medici che operano nel campo della riproduzione. Per una storia dell’eugenetica si veda il «nostro dossier sull’eugenetica». Il solo modo per opporsi a questa presa di possesso della vita come «materia da gestire» (Dott. Pierre Simon) è ribadire la dottrina cattolica, concepita nella sua integralità e senza concessioni. |