Viaggi, nomine, celebrazioni.

Ipotesi sui prossimi mesi di Papa Leone 

1 settembre 2025


di Aldo Maria Valli



Pubblicato sul sito di Aldo Maria Valli
 







Oltrepassata la linea dei primi cento giorni e terminata la pausa estiva, Papa Leone XIV sta entrando in una nuova fase del suo regno.
Si prevede che a breve ci saranno le prime mosse nel graduale processo di rimpasto del governo centrale, la Curia romana, con alcune nomine di alto livello che potrebbero arrivare già a settembre.

Papa Leone dovrà inoltre occuparsi degli ultimi mesi dell’anno giubilare, a partire dalle canonizzazioni di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis a ottobre.

Guardando oltre, è probabile che presto Papa Leone annuncerà i suoi primi viaggi.
Le mete decise e le date potrebbero così rivelarci molto del modo in cui intende interpretare il suo ruolo.

Ci si aspetta che il primo viaggio importante sarà in Turchia, a novembre.
Prima della morte, Papa Francesco aveva espresso il desiderio di recarsi a Nicea per il 1700° anniversario del Concilio (325 dopo Cristo) e aveva programmato di partecipare a un evento ecumenico con il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I.

La previsione è che Papa Leone confermerà l’idea del viaggio in Turchia per far visita a Bartolomeo e trasferirsi con lui a Nicea.
Le questioni diplomatiche e di sicurezza sono allo studio. Il viaggio sarebbe molto delicato e il Papa dovrebbe gestirlo con grande prudenza: anche i gesti più piccoli potrebbero essere di grande impatto.

Il fatto che l’annuncio del viaggio non ci sia ancora stato fa pensare che l’itinerario potrebbe essere più esteso di quello immaginato per Francesco.
All’inizio di agosto il Patriarca maronita, il cardinale Béchara Boutros Raï, ha dichiarato che si aspetta che il Papa visiti il Libano prima della fine dell’anno: “Non so quando Leone verrà, ma la sua visita sarà entro dicembre”.

Papa Leone ha fatto della questione del conflitto globale e della pace un tema centrale dei suoi primi mesi, con particolare attenzione al Medio Oriente e alla situazione a Gaza. Una sua visita in Israele e a Gaza come pellegrino di pace sarebbe clamorosa, ma presenta infinite difficoltà da ogni punto di vista.

Difficoltà altrettanto grandi, se non di più, avrebbe un progetto di viaggio in Ucraina, ma certamente nel cuore di Papa Leone quel conflitto, al pari di quello mediorientale, occupa un posto centrale, come ha fatto capire con le sue parole accorate per la cessazione della guerra.

Valutando quale tono dare alla sua azione spirituale e diplomatica, Papa Leone non potrà ignorare che la sua identità americana è un fattore nuovo e determinante.

In modo paradossale, proprio il suo essere americano potrebbe rendere più complicato un eventuale viaggio negli Stati Uniti, ma il 4 luglio 2026 gli Usa celebreranno solennemente l’anniversario numero 250 dalla firma della Dichiarazione d’indipendenza, e non sono pochi a immaginare che quella potrebbe essere l’occasione giusta per consentire al Papa di visitare il suo Paese d’origine.







 
settembre  2025
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