Papa Leone XIV

riceve in udienza privata

il gesuita Padre James Martin



della Fraternità San Pio X







Padre James Martin e Papa Leone XIV
nella biblioteca del Palazzo Apostolico
1 settembre 2025



Il 1 settembre 2025, Papa Leone XIV ha concesso un’udienza privata al gesuita Padre James Martin, nella biblioteca del Palazzo Apostolico. 
L’avvenimento è stato riportato dalla stampa cattolica, specialmente da quella anglosassone, in ragione delle prese di posizione eterodosse del gesuita sulla morale cristiana, particolarmente sulla questione dell’omosessualità.

Padre James Martin, gesuita americano e capo redattore della rivista progressista America Magazine, è una figura molto nota negli Stati Uniti per il suo impegno a favore delle lobby LGBT.

Il suo libro Building a Bridge [Un Ponte da costruire] (2017) e l’organizzazione Outreach che ha fondato nel 2021 sotto l’egida di America Media, chiedono una evoluzione della morale cattolica sulla questione dell’omosessualità, in evidente contrasto con l’insegnamento della Chiesa, insegnamento che è fondato sia sul diritto naturale sia sulla Rivelazione.

L’udienza si è svolta in un contesto particolare: Padre Martin era a Roma per gestire il pellegrinaggio di Outreach nel corso dell’Anno Santo.
Secondo le dichiarazioni del gesuita, riportate da America Magazine, Leone XIV avrebbe espresso una sorta di continuità con l’apertura del suo predecessore a favore della persone che ostentano la loro omosessualità.
Padre Martin ha anche definito questo incontro: «consolante» e «incoraggiante», affermando che il Papa ho avrebbe esortato a proseguire il suo lavoro.

Ma c’è un particolare che deve attirare l’attenzione: il Vaticano non ha ancora pubblicato alcun commento ufficiale sul contenuto di questa udienza, sebbene sia stata notificata dalla Sala Stampa della Santa Sede.
Secondo la consuetudine romana, un incontro del genere non può costituire di per sé una formale approvazione delle posizioni o delle azioni della persona ricevuta.

Inoltre, l’annuncio pubblico dell’udienza da parte del Vaticano non può essere letto come una pura e semplice convalida delle tesi di Padre Martin; così come l’udienza concessa al cardinale Raymond Burke qualche giorno prima non basta di per sé per parlare di un prossimo ritorno alla grazia della Messa tradizionale.

Ma una cosa è certa: questo avvenimento lascia pensare ad una certa ambiguità e non ha mancato di suscitare preoccupazione e perfino disagio in alcuni cristiani conservatori americani: LifeSiteNews parla – forse prematuramente – di «scenario da incubo di un pontificato meno rumoroso che comunque manterrebbe l’andamento scorretto del pontificato precedente.

In effetti, gli ambienti progressisti hanno approfittato dell’occasione e si sono affrettati ad effettuare un tentativo di recupero di questa udienza, cosa che forse avrà l’effetto di fare uscire in qualche maniera il successore di Francesco dal riserbo che ha mantenuto, fin dalla sua elezione dello scorso 8 maggio, su quasi tutte le questioni scottanti.

Un riserbo che appare sempre più difficile da mantenere col passare dei mesi, anche se si deve ritenere che il nuovo Pontefice Romano – che non ha lo stesso approccio del suo predecessore con il mondo della stampa – non avrà certo intenzione di farsi dettare l’agenda dai media che molto spesso strumentalizzano i fatti allo scopo di polarizzare l’attenzione dell’opinione pubblica.





 
settembre  2025
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