Orrori architettonici

La chiesa di Comano Terme (TN)



di L. V.


Pubblicato sul sito Messa in Latino



Chiesa parrocchiale dell’Ausiliatrice dell’arch. Sandro Giongo (anno 2021)



Esterno



Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche dell’Arcidiocesi di Trento (quasi due milioni di euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?

Descrizione del progetto: Nella definizione dell’ampliamento della chiesa dell’Ausiliatrice, l’intenzione progettuale è quella di costruire un edificio dalle linee contemporanee pur conservando la memoria della preesistenza attraverso il mantenimento dell’abside. Ci si orienta pertanto verso l’approccio della “crescita” dell’edificato, modellato nel rispetto dei vincoli imposti dall’orografia: la strada provinciale che costeggia il lotto e il pendio che si sviluppa a ridosso della chiesa.
L’assetto planivolumetrico è generato dalla fusione tra la nuova aula e il presbiterio dell’edificio storico. Tale incontro ridefinisce l’intera planimetria dando luogo a una rotazione degli assi liturgici secondo un orientamento est-ovest che obbliga a percorrere un primo tratto verso il pendio per poi volgersi al nuovo presbiterio. Questa rotazione ha consentito di realizzare la facciata principale e l’ingresso della nuova chiesa nella stessa posizione della facciata della chiesa preesistente.

La soluzione di lavorare per contrasto formale e materico tra edificato storico e addizione contemporanea ha prodotto l’esaltazione dei caratteri di entrambe le componenti. L’ampliamento, dalle linee semplici, si presenta infatti come elemento ben identificabile, parzialmente interrato e rivestito in calcestruzzo a vista, che, con una tonalità diversa, denuncia all’esterno la nuova area presbiteriale, l’ingresso e il campanile.

A quest’ultimo, alto circa 20 metri, cerniera tra la chiesa, il pendio e il sagrato adeguatamente riqualificato, è affidata la riconoscibilità dell’edificio all’interno dell’area. Anche la porzione absidale della chiesa storica, con finitura in intonaco giallo, risulta immediatamente identificabile dall’esterno.




Esterno


L’ingresso è segnalato da una pensilina in calcestruzzo che accoglie sia l’ampio portale ligneo, sia un secondo portale ortogonale al primo, maggiormente utilizzato dai fedeli, che conduce in un vestibolo di mediazione tra esterno e interno.

Ulteriore elemento che contraddistingue la facciata a doppio spiovente è un’alta e stretta vetrata centrale. Il volume è articolato dai corpi aggettanti laterali dei locali tecnici, a nord, e della sacrestia a est che ricalca la posizione della sacrestia della chiesa storica.
La pianta mistilinea si adatta ai vincoli orografici inglobando la preesistenza, alla quale viene affidata la nuova funzione di cappella della custodia eucaristica.




L'Altare



La riarticolazione dell’interno ridefinisce quindi la posizione dei poli liturgici.
Il fonte battesimale, collocato sul fondo dell’aula, si contrappone a una pedana presbiteriale rialzata di due gradini dove trovano spazio altare, ambone e sede.
I rivestimenti in legno di faggio e calcestruzzo lasciato a vista scandiscono le pareti interne.

La stessa essenza del legno è utilizzata anche per il controsoffitto e per i banchi.
Il percorso che dal fondo dell’aula conduce al presbiterio è accompagnato dalla doppia curvatura del controsoffitto che, a partire da una prima compressione iniziale, con un profilo a onda si adagia sull’arco trionfale dell’edificio storico raggiungendo la massima altezza in corrispondenza dell’area presbiteriale.




Interno


Il pavimento in marmo con tonalità beige ben si accosta sia alle pareti in calcestruzzo a vista, sia a quelle rivestite in legno. La scelta dell’utilizzo di pochi materiali dotati di una forte matericità è data anche dalla volontà di richiamare la dimensione intima di un ambiente caldo, adatto alla preghiera. Tale dimensione è ulteriormente richiamata dal colore blu delle vetrate, grazie alle quali la luce che filtra all’interno crea giochi di colore sempre diversi sulle superfici dell’aula. L’illuminazione naturale è integrata con corpi illuminanti a sospensione.

Per l’impianto di riscaldamento sono stati inseriti dei ventilconvettori, posizionati in modo tale da inserirsi in modo discreto nello spazio.

La struttura dell’ampliamento è in calcestruzzo armato, autonoma rispetto alla preesistenza. La copertura è in legno lamellare con finitura in lastre di alluminio.

Descrizione tratta dalla pagina beweb.chiesacattolica.it.





 
settembre 2025
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