Scoperti i resti di un giardino

sotto la chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme



della Fraternità San Pio X







Scavi sotto la chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme


Gli scavi condotti nella chiesa del Santo Sepolcro, posta nella città vecchia di Gerusalemme, hanno permesso di scoprire delle informazioni fin ad oggi sconosciute dagli archeologi, ma conformi alle descrizioni riportate nel Vangelo di San Giovanni.


La recente scoperta

Circa duemila anni fa sul terreno dove si trova oggi la chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme crescevano probabilmente degli ulivi e delle viti.
E’ stato quello che hanno rivelato i nuovi scavi archeologici effettuati sul sito.
Una scoperta che rispecchia la descrizione fatta nel Vangelo di San Giovanni, dove si parla di questi luoghi con dovizia di particolari:
«Sul luogo dove Gesù fu crocifisso vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo nel quale nessuno era stato ancora sepolto. A causa della Preparazione dei Giudei, in quel luogo fu sepolto Gesù, perché il sepolcro era vicino (Cfr. Gv. 19, 41-42).

L’antica presenza di uliveti e vigne è stata accertata grazie a delle analisi archeo-botaniche e polliniche su dei campioni prelevati durante gli scavi effettuati sotto l’antica Basilica.
Sulla base del contesto archeologico e degli strati esaminati, questa presenza risale all’epoca precristiana. Tuttavia, ancora non sono stati effettuati delle analisi al radio-carbonio. 

Francesca Romana Stasolla,  docente all’Università La Sapienza di Roma, spiega: «All’epoca dell’Imperatore Adriano, quest’area faceva parte della città, quando i Romani costruirono la Aelia Capitolina sul sito della antica Gerusalemme ebraica,  nel II secolo. Tuttavia, all’epoca di Gesù la zona non faceva ancora parte della città».

Secondo la tradizione unanime, la chiesa del Santo Sepolcro fu edificata sul luogo in cui fu crocifisso Cristo: il Calvario o Golgota, e sulla tomba che Lo ospitò prima della Sua gloriosa Resurrezione, il terzo giorno, la quale era situata lì vicino; tomba oggi sormontata da un’edicola costruita nel 1810.


Degli scavi importanti

Nel 2019, dopo decenni di discussioni, le tre comunità religiose incaricate di gestire la chiesa – Cattoliche, Ortodosse e Armene – accettarono di dare inizio a importanti lavori di ristrutturazione volti a sostituire la pavimentazione dell’edificio, risalente soprattutto al XIX secolo.
Si trattava del primo importante progetto di restauro della Basilica dopo l’incendio del 1808.

La prima struttura della chiesa del Santo Sepolcro era sta eretta nel IV secolo da Costantino, il primo Imperatore convertitosi al cristianesimo.
La chiesa fu incendiata dai Persiani nel VII secolo e attaccata dal Califfo Al-Hakim nel 1009.
Successivi importanti lavori di restauro diedero alla chiesa il suo aspetto attuale, mentre la città di Gerusalemme era sotto il dominio dei crociati, nel XII secolo.

«La chiesa sorge su una cava, cosa che non sorprende perché questo riguarda una gran parte della città vecchia di Gerusalemme», afferma Stasolla.
«La cava era già attiva all’età del ferro. Durante gli scavi abbiamo trovato ceramiche, lampade e altri oggetti di uso quotidiano che risalgono a quel periodo».

Quando la cava cessò di essere sfruttata, una parte dell’area fu destinata all’agricoltura: «Furono costruiti dei muretti in pietra e gli spazi furono riempiti di terra», dichiara Stasolla.

«Le scoperte archeo-botaniche sono state particolarmente interessanti alla luce di ciò che riporta il Vangelo di San Giovanni, le cui informazioni sono considerate come scritte o raccolte da qualcuno che conosceva bene Gerusalemme all’epoca. Il Vangelo menziona uno spazio verde tra il Calvario e la tomba, e noi abbiamo localizzato questi campi coltivati».

 


 
settembre  2025
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