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il card. Müller esprime preoccupazione per l’esibizione dei droni in Vaticano e l’idolatria di Papa Francesco Seconda parte 24 settembre 2025 ![]() Il cardinale Gerhard Ludwig Müller Presentazione di Messa in Latino In questa seconda parte dell’intervista, il card. Müller continua la sua analisi ad ampio raggio e, in particolare, critica il World Meeting on Human Fraternity 2025 (Incontro mondiale sulla fraternità umana), organizzato in Vaticano il 12 e 13 settembre 2025, il concerto Grace for the World in Piazza San Pietro, al quale hanno preso parte artisti controversi e conclusosi con la spettacolare proiezione in cielo del volto di Papa Francesco, e gli sforzi per rimodellare la Chiesa cattolica da parte di chi vuole promuovere programmi massonici, socialisti e capitalisti. L.V. Intervista
Recentemente mi sono incontrata a Roma con il card. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede, per una discussione ad ampio raggio. Nella prima parte di questa intervista in due parti, Sua Eminenza riflette sul brutale assassinio di Charlie Kirk, conservatore cristiano e fondatore di Turning Point USA». Abbiamo anche accennato ai primi mesi del pontificato di Papa Leone XIV e discusso una serie di questioni urgenti, tra cui la crescente minaccia dell’Islam, la sua relazione con le ideologie anticristiane contemporanee e il recente scandalo che ha coinvolto il «pellegrinaggio giubilare LGBT» approvato dal Vaticano. Nella seconda parte, la nostra discussione si sposta sul World Meeting on Human Fraternity 2025 [Incontro mondiale sulla fraternità umana: N.d.T.], che si è concluso con il concerto Grace for the World in Piazza San Pietro, con uno spettacolo di droni della Nova Sky Stories (di proprietà di Kimball Musk) (QUI). Giunto alla sua terza edizione, il World Meeting on Human Fraternity riunisce leader religiosi, personalità politiche, studiosi e attivisti per esplorare modi concreti per promuovere i principi enunciati nella lettera enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale di Papa Francesco del 2020 (QUI). La lettera enciclica Fratelli tutti si basa sul Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato da Papa Francesco nel 2019 ad Abu Dhabi con il Grande Imam di Al-Azhar, che ha suscitato polemiche per la sua affermazione che «il pluralismo e le diversità di religione […] sono una sapiente volontà divina» (QUI). Ecco la seconda parte della mia intervista con il card. Gerhard Ludwig Müller. Diane Montagna: Eminenza, passiamo al più recente World Meeting on Human Fraternity, tenutosi il 12 e 13 settembre a Roma e organizzato dal card. Mauro Gambetti O.F.M.Conv., Arciprete della Basilica di San Pietro in Vaticano, dalla Fondazione Fratelli tutti e dall’associazione Be Human. Il fulcro del programma di venerdì era costituito da una serie di quindici tavole rotonde tematiche, che affrontavano argomenti che spaziavano dall’intelligenza artificiale all’agricoltura, dai bambini alla governance locale. Sabato, gli eventi includevano un’«Assemblea dell’umanità» tenutasi sul Campidoglio a Roma e un concerto serale in Piazza San Pietro intitolato Grace for the World. L’evento è stato trasmesso sui canali Disney+, Hulu e ABCNews. La line-up comprendeva artisti come Andrea Bocelli e Jennifer Hudson, ma anche figure più controverse, tra cui la cantante colombiana di reggaeton e pop urbano Karol G – che si era esibita alla Pride March 2022 di Madrid e il cui lavoro incorpora «temi queer» –, il duo hip hop americano Clipse e il rapper thailandese BamBam. l Vaticano ha annunciato che la serata sarebbe stata «resa unica da uno spettacolo di 3.500 droni che avrebbero illuminato il cielo sopra la Cupola di San Pietro». Il card. Mauro Gambetti ha precisato che i droni avrebbero proiettato il volto di Papa Francesco, insieme a immagini della Cappella Sistina, sulla cupola stessa. Alla fine, però, il volto di papa Francesco è stato invece proiettato nell’aria che circonda la cupola. Card. Gerhard Ludwig Müller:
È difficile da credere. Come era stato inizialmente presentato,
sembrava ricordare l’apoteosi dell’antichità, quando il Senato
romano dichiarava l’Imperatore una divinità pagana, o la Piazza
Rossa di Mosca, dove enormi immagini di Iosif Stalin e Lenin incombevano come nuovi idoli.
Eppure, nella sua forma finale, evocava qualcosa di diverso: la
sensazione di essere sorvegliati dal Grande Fratello.
Dovrebbero lasciare riposare
Papa Francesco. Come Cristiani preghiamo per i defunti, affinché
le loro anime passino dal Purgatorio al Paradiso. Anche i santi
canonizzati sono venerati per la gloria di Dio, e non per la loro fama
postuma. Dobbiamo evitare qualsiasi culto della personalità, che
è un atteggiamento pagano.
La Basilica di San Pietro in Vaticano è il simbolo della Chiesa universale di Gesù Cristo, che l’ha fondata sulla roccia di San Pietro. Come successore di Pietro, il Vescovo di Roma è chiamato ad essere l’umile «Vicario di Cristo», non il «Successore di Cristo» (come ha erroneamente affermato una volta il quotidiano L’Osservatore Romano), che integra la Rivelazione Divina con le proprie idee o dottrine. Quale messaggio trasmette al mondo la proiezione del volto di Papa Francesco, anziché quello di Gesù Cristo? Una simile rappresentazione è del tutto inappropriata. Nemmeno l’immagine dei santi Papi dovrebbe mai essere utilizzata in questo modo, trattandoli come idoli di una religione climatica o di una fratellanza umanitaria privata della paternità di Dio e del Suo Figlio Unigenito, Gesù Cristo, unico Redentore del mondo. Quando i missionari cattolici entravano in terre pagane, una delle loro prime azioni era quella di distruggere gli idoli. Pensa che oggi sia necessario un certo «abbattimento degli idoli» all’interno della Chiesa? Assolutamente sì,
hanno abusato ancora una volta della Basilica di San Pietro in
Vaticano, questa volta solo una settimana dopo il cosiddetto
«pellegrinaggio giubilare LGBT».
La Basilica di San Pietro in Vaticano è una chiesa cristiana, il simbolo stesso del Cattolicesimo. Al suo centro c’è Dio stesso, la Presenza Reale di Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento. Eppure gli organizzatori l’hanno consegnata a un mondo secolarizzato, trasformandola in una piattaforma per un’ideologia che è in definitiva contraria alla fede cattolica rivelata da Dio. Tale compromesso con il mondo è in diretta contraddizione con la rivelazione di Dio in Gesù Cristo. Come disse il Signore: «Se il mondo vi ama, non siete miei discepoli» (cfr. Gv 15,18-19). Il concerto Grace for the World comprendeva l’esecuzione dell’Ave Maria, del Magnificat e del Domine Deus di Gioachino Rossini, ma era mescolato con musica secolare e con messaggi che molti hanno ritenuto confusi. Nei commenti letti dal teleprompter, cioè scritti dagli organizzatori, Pharrell Williams ha chiesto: «Che cos’è la grazia? La grazia è una luce che vive in ciascuno di noi e aspetta di essere condivisa, non solo una benedizione che riceviamo, ma una forza che estendiamo gli uni agli altri. Sotto ogni cultura, ogni lingua, ogni storia, c’è lo stesso respiro, lo stesso spirito, la stessa luce, la luce dell’universo, “tutto ciò che è, tutto ciò che sarà”. […] Possiamo semplicemente tenerci per mano per un momento e vedere la luce che abbiamo? Ragazzi, alzate i vostri cellulari e accendete le luci». La grazia è un dono
soprannaturale che ci viene solo da Dio, nostro Padre, attraverso
Gesù Cristo, unendoci a Lui e gli uni agli altri in Lui.
Dobbiamo evitare qualsiasi uso di termini cristiani separati dalla loro
origine e dal loro fine, vale a dire la Santissima Trinità e il
Verbo incarnato. Tali messaggi, specialmente se pronunciati sullo
sfondo della Basilica di San Pietro in Vaticano, portano confusione e
finiscono nel pelagianesimo o in un umanesimo meramente orizzontale.
Gesù disse: «Io sono la
vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto,
perché senza di me non potete far nulla» (Gv 15,5).
Che cosa ha a che fare la
Basilica della Santa Chiesa Romana con tutti questi programmi di
auto-redenzione? Tali eventi sembrano mirare più a trasformare
la Chiesa cattolica in una sorta di leader delle Nazioni Unite, con il
Papa ridotto a suo cappellano secolarizzato, che a proclamare il
Vangelo e a stare da sola sotto la croce di Gesù Cristo.
E quando mai questi gruppi alzano la voce contro la persecuzione dei Cristiani in tutto il mondo o la sistematica scristianizzazione delle Nazioni storicamente cristiane? Non c’è protesta, c’è solo silenzio. In una conferenza stampa in Vaticano prima dell’evento, ho fatto riferimento all’organizzatore, il card. Mauro Gambetti, al recente discorso di Papa Leone XIV ai leader politici in cui ha sottolineato la centralità di Cristo, dicendo loro che «non c’è da stupirsi se la promozione dei “valori”, per quanto evangelici possano essere, ma “svuotati” di Cristo che ne è l’autore, si riveli incapace di cambiare il mondo». Ho contrapposto questo discorso al comunicato stampa dell’evento, che non faceva alcun riferimento a Gesù Cristo e arrivava addirittura ad affermare: «Dobbiamo guardare all’unico orizzonte, quello dell’umanità nutrita dalla fraternità». Alla domanda su come queste due visioni fossero compatibili, il card. Mauro Gambetti ha risposto che lo sono in virtù dell’Incarnazione, aggiungendo che dobbiamo «riscoprire il divino» nella vita di ogni persona. Ad alcuni, la sua risposta è sembrata chiaramente rahneriana (1). Non credo che la teologia
trascendentale di Karl Rahner sia così conosciuta. Il card.
Mauro Gambetti sembra credere che ovunque le persone cerchino la
verità e la bontà, la grazia di Dio sia già
all’opera in Cristo, anche se coloro che la cercano non ne sono ancora
consapevoli.
L’apertura della natura alla grazia è in diretta opposizione alla naturalizzazione della grazia soprannaturale che si trova in un umanesimo senza Dio, senza Gesù Cristo. La Chiesa deve sempre e ovunque confessare Cristo e condurre a Lui le persone di buona volontà. La redenzione del mondo può essere raggiunta solo in Gesù Cristo, che non distrugge la natura ma la eleva a Dio attraverso la missione della Sua Chiesa sacramentale. La Chiesa non deve mai lasciarsi strumentalizzare da programmi di autosalvezza o da visioni liberali o socialiste di un Nuovo Ordine Mondiale create dall’uomo che contraddicono la nostra fede in Gesù Cristo, l’unico e solo Salvatore del mondo. C’era un notevole sostegno secolare e finanziario dietro il World Meeting on Human Fraternity. Alcuni di coloro che
sostengono queste iniziative – e i cui interessi non sono compatibili
con quelli della Chiesa – vogliono rimodellare la Chiesa cattolica e
sfruttare l’autorità della Santa Sede per promuovere i loro
programmi massonici, socialisti o capitalisti. Questa non è vera
fraternità. La vera fraternità non può esistere
senza la paternità di Dio. E se si critica anche solo
leggermente la loro ideologia, la fraternità è finita: i
dissidenti vengono emarginati socialmente e puniti.
Le stesse persone hanno criticato sia Papa Benedetto XVI che San Giovanni Paolo II. Va anche detto che la lettera enciclica Fratelli tutti non fa alcun riferimento reale a Gesù come unico Redentore del mondo. Sebbene sia citato come esempio, non è presentato come Gesù Cristo, Figlio di Dio e Divino Redentore del mondo, attraverso la Sua Incarnazione, Crocifissione, Resurrezione e Seconda Venuta alla fine del mondo. La fraternità umana in senso cristiano non è solo un sentimento di appartenenza, ma una partecipazione reale e sacramentale alla relazione di Cristo Figlio con il Padre, nello Spirito Santo. La «fraternità» in senso massonico o comunista, al contrario, cerca di controllare e dominare l’umanità – come un «Grande Fratello» che ti osserva – e questo è diametralmente opposto alla «libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,21). Il World Meeting on Human Fraternity era già stato programmato prima dell’elezione di Papa Leone XIV. Cosa ne pensa del discorso del Papa ai partecipanti (Qui)? Credo che Papa Leone XIV abbia
impiegato un metodo pastorale efficace, basando le sue osservazioni
sulla teologia naturale e sulle convinzioni condivise, proprio come fa
San Tommaso d’Aquino nella Summa contra gentiles, prima di condurre il
suo pubblico alla rivelazione di Dio nella storia della salvezza,
attestata sia nell’Antico Testamento che nel Nuovo Testamento, e
culminata in Gesù Cristo, che ci ha dato la nuova legge
dell’amore universale.
Concludendo con una citazione dal
Vangelo di Giovanni, Papa Leone XIV apre l’orizzonte al Padre e a Suo
Figlio Gesù, il Verbo incarnato, anche per coloro che non hanno
ancora abbracciato la fede cristiana. L’amore reciproco di questa
fratellanza universale non è l’amore unidimensionale,
orizzontale e sentimentale promosso dai massoni o dai socialisti, ma
l’amore che scaturisce dal Dio Trino. Questa è la differenza
decisiva tra i credenti in Cristo e gli uomini di semplice buona
volontà, e ancor più tra questi ultimi e coloro che
cercano di creare un Nuovo Ordine Mondiale secondo la loro ideologia.
Perciò Gesù disse
ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore
perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità
che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non
lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e
sarà in voi» (Gv 14,15-17).
NOTA 1 - Karl Rahner (1904-1984) era un teologo gesuita tedesco che sosteneva che l’«esistenziale soprannaturale» è un orientamento intrinseco, dato da Dio, in ogni essere umano verso la grazia divina e la comunione con Dio, che crea fraternità tra tutte le persone, poiché ci dà un destino soprannaturale comune, indipendentemente dalla fede esplicita. |