Le preghiere delle mamme


di Michel Poinsinet de Sivry, FSSPX


Pubblicato su Pour qu’Il règne n°177,
bollettino del Distretto del Benelux della Fraternità San Pio X

Ripreso sul sito francese della  Fraternità

La Porte Latine








Un piccolo villaggio italiano ha dato, in cinquant’anni, cinquecento vocazioni alla Chiesa. Grazie ad una pratica molto semplice.

Cosa può rifiutare Nostro Signore Gesù Cristo a Maria, Sua Madre?
Assolutamente niente. Proprio perché Ella è Sua Madre, di una purezza immacolata. E non può rifiutarle niente perché Maria non ha rifiutato niente al suo divino Figlio: infatti, Ella si è associata al Suo sacerdozio e al Suo Sacrificio dall’Annunciazione fino ai piedi del Calvario.
Vergine fedele, Ella si è unita alla Sua preghiera di adorazione e di espiazione.

Senza alcun dubbio, la Santissima Vergine Maria ha affrettato la venuta del Messia. Immacolata nella sua fede e nel suo amore, Ella aveva una acuta conoscenza tutta particolare delle Scritture. Ella sapeva che il Messia non avrebbe tardato a venire, ora che lo scettro di Giuda era stato tolto ai discendenti del Re Davide, ora che erano compiute le settanta settimane di anni annunciate dal profeta Daniele prima dell’arrivo del Salvatore.
Maria, nella sua preghiera supplicava Dio di inviare quanto prima Colui che doveva salvare gli uomini dal peccato.
Le suppliche della Santissima Vergine furono ascoltate; esse toccarono il cuore di Dio: il Salvatore si è incarnato nel grembo di questa Vergine. Egli è Sacerdote e Re. E’ Lui che sugella una nuova Alleanza col Suo sangue per la remissione dei peccati.

La preghiera di una madre affrettò il compimento dei decreti del Cielo.

Nel corso del Suo ministero pubblico, Nostro Signore non ha mai rifiutato di esaudire la preghiera di una madre.
Un giorno, mentre camminava con i Suoi Apostoli, vide una madre in lacrime che aveva appena perso suo figlio: era una vedova di Naim. Toccato dalla sua sofferenza e dalla sua tristezza, Egli le disse: «Non piangere». Poi esaudì la preghiera di questa madre e resuscitò suo figlio.

Un’altra volta, «la madre dei figli di Zebedeo si avvicinò a Gesù con i suoi figli e si prosternò che fargli una richiesta». Ed Egli le disse: «Che vuoi?», e la madre rispose: «Ordina che questi miei due figli siedano nel tuo regno, uno alla tua destra e l’altro alla tua sinistra» (1). Gesù esaudì la preghiera di questa madre: gli Apostoli Giacomo e Giovanni siederanno davvero sui troni delle tribù di Israele nel regno di Dio. Essi berranno il calice della passione tramite il martirio. 

Le preghiere delle madri cristiane sono di una grande potenza. Esse toccano facilmente il cuore di Dio.

Perché questo? Perché esse sono il frutto del loro amore per i figli, l’espressione di una vera tenerezza, di un grande distacco. La supplica di una madre è perseverante perché è pari alla profondità della sua tristezza o all’altezza della sua speranza. 

La Santa Chiesa è arricchita e abbellita dalle preghiere delle madri cristiane.
Che preghino per le vocazioni!

Si racconta che in piccolo villaggio dell’Alta Italia, chiamato Lu [Lu Monferrato - AL), vivevano quattromila anime.
Lì, le famiglie avevano in media da sette a dieci figli. Dal 1919 al 1929, il numero delle nascite superò di 304 il numero dei decessi.
Nel 1881, le madri di famiglia di Lu decisero di offrire la Comunione di ogni prima Domenica del mese per uno scopo ben preciso, espresso perfettamente nella preghiera che recitavano: «Dio, fate che uno dei miei figli diventi sacerdote! Io voglio vivere da buona cristiana. Voglio allevare i miei figli nella preghiera e nella virtù, per ottenere la grazia di offriVi un santo sacerdote». 

La formula era breve, ma così efficace che le vocazioni sacerdotali furono d’un colpo molto numerose nella parrocchia. Nel giro di cinquant’anni, questo piccolo villaggio fornì infatti cinquecento tra sacerdoti, religiosi e religiose. Per cinquant’anni a Lu si registrò un fiorire di prime Messe, mentre nei villaggi vicini non ce n’era nemmeno una.

Tale è la potenza delle preghiere delle madri cristiane quando chiedono sacerdoti. Dio attende le loro preghiere per far fiorire le vocazioni.

Madri cristiane, è a voi che ci rivolgiamo. Formate nelle vostre file un esercito schierato in battaglia, le cui preghiere, unite a quelle di Maria, doneranno alla Santa Chiesa numerose vocazioni sacerdotali e religiose.
Così rinnoverete la faccia della terra, prolungherete nei cuori il regno di Gesù e di Maria e glorificherete Dio nella Sua eternità.

Allora, meriterete la grande ricompensa in Cielo riservata agli intrepidi apostoli, grazie ai quali migliaia di anime sono state salvate dalle tenebre.

Che San Giuseppe vi benedica!  


NOTA

1 - San Matteo 20, 20-21






 
ottobre  2025
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