PAPA PREVOST E IL «TIKKUN OLAM»



di  Don Curzio Nitoglia


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Prologo

Il 20 settembre 2025 Leone XIV ha inviato un videomessaggio alla ALS Walk for Life in Chicago:  un grande raduno dedicato alle malattie neurodegenerative.
L’azione è lodevole; tuttavia, lascia più che perplessi la citazione che Papa Leone fa nel suddetto videomessaggio, parlando esplicitamente della Tikkun Olam.


Cos’è la “Tikkun Olam”

Ora, la Tikkun Olam è un termine che non solo appare nella Mishnah (la Torah orale, III secolo d. C.) per indicare le norme filantropiche di etica sociale necessarie per mantenere l’ordine pubblico; ma, ha pure una valenza magico/cabalistica. Infatti, esso riappare nella Cabala di Isaac Luria (1534-1572) che teorizza la restaurazione del cosmo da parte dell’uomo (1).

Più precisamente, Tikkun in ebraico significa “correzione/restaurazione” e rappresenta la dottrina sulla necessità che ha l’uomo di correggere o restaurare il mondo.

Si noti che secondo Luria, il “redentore” del mondo è l’uomo e non Gesù Cristo.
Se Luria - da Rabbi cabalista - poteva insegnare questa dottrina, lascia stupiti il fatto, che essa sia stata ripresa in un messaggio pubblico da Papa Leone XIV.

Secondo la Cabala l’universo, durante il processo di emanazione (si badi bene: non di creazione, come insegna il Credo cristiano) dal seno della Divinità, avrebbe perso alcune scintille della luce divina, che rimasero intrappolate nei vasi che avrebbero dovuto contenerle, ma che si ruppero e le sparsero nel mondo.

Compito dell’uomo sarebbe proprio quello di riunire queste scintille alla loro fonte divina (2). Questa tesi luriana è stata ripresa da Israel Baal Shem Tov (1698-1760) ed essa è un pilastro fondante del Chassidismo (movimento di rinnovamento carismatico dell’ebraismo, sorto in Polonia/Ucraina nel XVIII secolo), secondo il quale, Dio creò il mondo mediante la contrazione di Se stesso (“tzim-tzum”), dando così esistenza all’universo.

Fu così che la luce divina arrivò nel mondo ma all’interno di speciali contenitori (“kelim”), che ) in parte andarono in frantumi e si dispersero; 2°) in parte si salvarono e così la luce divina tornò alla sua fonte, ossia Dio.

Invece, 3°) una parte di luce rimase impigliata nei frammenti dei kelim. Di modo che, le scintille divine incapaci di liberarsi dai frammenti rappresentanti il bene e il male, permangono mischiate nel mondo.

Adamo, il primo uomo, era destinato a liberare queste scintille divine impigliatesi nei frammenti dei kelim attraverso la vita mistica, ma il suo peccato, la rese sterile. Perciò, il bene e il male rimasero mischiati nel creato e anche le anime umane vennero contaminate dal male, presente nei frammenti dei kelim.

Quindi, secondo il Tikkun Olam ogni uomo avrebbe il compito della doppia liberazione (delle scintille divine e delle anime umane); ossia, la liberazione dal mondo materiale, spetterebbe all’uomo e a lui soltanto. Questa liberazione avverrebbe attraverso un’azione di birur, cioè di separazione netta del bene dal male.

Dunque, il Tikkun Olam, secondo Luria, non è solo qualcosa di filantropico e comunitario (come insegna la Mishnah) ma riguarda anche una pratica cabalistica che consiste nel riconoscere la luce divina che albergherebbe in noi e negli altri per farla splendere ancor di più. Infatti, l’uomo (essendo un’emanazione di Dio) potrebbe raccogliere le scintille divine, che si sarebbero disperse nel mondo materiale, per giungere così alla restaurazione dell’armonia universale (3).

Insomma, il Tikkun rappresenta la volontà e il disegno di far perfezionare, redimere e restaurare il mondo dall’uomo e non dal Verbo Incarnato.


Conclusione

Ciò che colpisce maggiormente è la penetrazione del pensiero cabalistico e talmudico all’interno dell’ambiente ecclesiale sin da Giovanni XXIII con il primo abbozzo della Dichiarazione Nostra aetate poi promulgata da Paolo VI (28 ottobre 1965).

Difronte a un male così profondo e infernale solo l’onnipotenza divina può porre riparo e restaurare “omnia in Christo”.

Come si vede ci troviamo dinanzi a due concezioni del mondo e della religiosità, diametralmente opposte:
1°)
quella cristiana secondo cui a) Dio crea il mondo dal nulla e b) dopo la caduta di Adamo lo riscatta con la sua onnipotenza redentrice;
2°) quella cabalista (fatta propria da Leone XIV?), secondo cui α) il mondo emana da Dio e non è creato da Lui e inoltre β) è l’uomo, emanazione divina e divino in se stesso, che può salvare il mondo dal male, che la colpa di Adamo ha fatto entrare in esso.


NOTE

1 -
Cfr. ALAN UNTERMAN, Dizionari di usi e leggende ebraiche, Roma-Bari, Laterza, 1994, voce “Tikkun”, p. 296. 
2 - GEOFFREY WIGODER – SYLVIE ANNE GOLDBERG – diretto da – Dictionnaire Encyclopédique du Yudaïsme, Parigi, Cerf/Laffont, 1996, p. 600 ss., voce «Louria Isaac». .
3 - Cfr. J. MAIER – P. SCHAFER, Piccola Enciclopedia dell’Ebraismo, Casale Monferrato, Marietti, 1985, p. 610, voce “Tiqqun”.






 
ottobre 2025
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