Scusateci Santità,

ma la benedizione del blocco di ghiaccio potevate risparmiarcela


di Luca Foglia


Pubblicato sul sito di Aldo Maria Valli
 





Papa Leone XIV benedice un blocco di ghiaccio


Santissimo e dolcissimo Padre in Cristo dolce Gesù,

noi entusiasti della vostra elezione avevamo spiegato ai follower di san Pio V che ci sarebbe stato un cambio di rotta.
Noi entusiasti della vostra elezione avevamo ricordato che lo Spirito Santo è vivo e vegeto.
Noi entusiasti della vostra elezione avevamo detto che la Chiesa non si piega all’ideologia woke.
Ma se poi avete fatto quello che avete fatto!

Passino le nomine discutibili e i discorsi ambigui che oramai, purtroppo o per fortuna, sono destinati a pochi intimi, ma quando Voi benedite un blocco di ghiaccio come facciamo a difendervi ancora?
È un gesto che scuote ogni persona di buon senso. E non parliamo della cerimonia accompagnatoria.

Abbiate pazienza Santo Padre, ma è stato davvero un obbrobrio, come il (fu) mitico Arnold Schwarzenegger impegnato a stendere le lenzuola o sbattere la tovaglia (almeno così ci è sembrato).
Con tutta la tradizione che la religione cattolica ha in materia di cerimonie e riti, a questo ci siamo ridotti?

E ancora Santo Padre: quando Voi consentite di sostituire la croce di Cristo con quella arcobaleno, noi entusiasti come lo spieghiamo a chi pensa che la Chiesa sia finita con Pio XII?

Con tutta la spiritualità che il vostro mentore sant’Agostino ci ha insegnato, a questo ci siamo ridotti?

Santo Padre, col vostro predecessore si era indotti a essere più indulgenti per via di alcuni suoi limiti culturali e spirituali, ma Voi, uomo colto, preparato e intelligente, avete piena coscienza dei gesti che compiete.
Va bene non creare fratture evidenti col recente passato per il bene della Chiesa, però non va assolutamente bene proseguire nell’errore.

Non dovete reinventare nulla, basta attingere dall’immensa tradizione di cui Voi dovreste essere il custode; basta rifarsi agli insegnamenti di Gesù Cristo Nostro Signore, che la croce l’ha colorata del rosso del Suo Sangue e ha benedetto chi si è pentito e ha seguito il Suo cammino.

Abbiate ancora un poco di pazienza Santo Padre, concludiamo con un ultimo pensiero che non riesco a tenermi dentro.
Le cronache ci dicono che amate andare a Castel Gandolfo, tra l’altro sede dell’infausta cerimonia glaciale; accade tuttavia che noi entusiasti avremmo piacere che lasciaste temporaneamente la sede di Roma per recarvi dove c’è più bisogno di Voi, ovvero in Terra Santa.

Se ci è permesso un consiglio, non limitatevi, nel caso, alla canonica visita a Gerusalemme (pur importantissima), ma fatevi guidare dal vostro fratello cardinale Pizzaballa nei luoghi oggi martoriati dove Nostro Signore e i Suoi Apostoli hanno dato inizio alla Chiesa che Voi ora rappresentate.

E già che ci siete, quando andrete in Libano spingetevi anche in Siria per portare conforto ai nostri fratelli perseguitati, magari recitando un “Padre nostro” in aramaico a Maaloula.
Rimanete qualche giorno come “agnelli in mezzo ai lupi” e portate pace a quelle case, “mangiando e bevendo di quello che hanno”.

Ecco Santo Padre, è questo che dovreste fare come cristiano ancora prima che come Papa, perché il Signore vi ha “dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra ogni potenza del nemico

Concludiamo come abbiamo iniziato, citando una trentenne che oggi l’ideologia woke, a Voi apparentemente cara, bollerebbe come una schizofrenica che ha rifiutato il suo ruolo di genere, ovvero la grande santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia e d’Europa (non dell’Unione Europea, mi raccomando):
Perdonate, santissimo Padre, alla mia ignoranzia, che ignorantemente presumo di parlare a voi. Umilmente v’addimando la vostra benedizione. Gesù dolce, Gesù amore”.




 
ottobre 2025
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