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| I progressisti tedeschi agitano lo spauracchio dell’estrema destra ![]() Il card Reinhard Marx Segno delle fratture che dividono la Chiesa in Germania e del timore dei progressisti di perdere terreno, due pesi massimi dell’episcopato sono intervenuti in Germania per mettere in guardia i fedeli dalla tentazione di importare sulle rive del Reno le polarizzazioni osservate sulle rive del Potomac e del Mississippi. “Tutto ciò che proviene dall’estrema destra è un fattore di divisione!”. La frase suona quasi come un mantra del Libretto Rosso di Mao, e sarebbe quasi divertente, se il suo autore non fosse uno dei prelati più influenti in Germania: il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga. Intervenendo l’11 ottobre davanti al suo consiglio diocesano, il cardinale ha colto l’occasione per tracciare un parallelo tra le polarizzazioni politiche all’interno del cattolicesimo americano e quanto si osserva in Germania: “Questo sta accadendo anche qui. (...) La Chiesa in Germania non deve cedere alla tentazione della divisione basata sulla politica”, ha dichiarato, lamentando che “i movimenti di destra spesso credono di avere punti di convergenza con la Chiesa”, ma molti di loro “non sono democratici”. Confondendo piuttosto goffamente i cattolici tedeschi conservatori di destra con “non democratici” come J.D. Vance o, peggio, Charlie Kirk, l’alto prelato sta ancora una volta tentando di screditare coloro che in Germania si oppongono al progressismo prevalente in tutte le sue forme. L’avvertimento del cardinale Marx si inserisce in un contesto più ampio di dibattiti interni alla Chiesa tedesca, in particolare per quanto riguarda il Cammino Sinodale. Inoltre, nel suo discorso, l’arcivescovo bavarese ha colto l’occasione per minimizzare le divisioni all’interno della Conferenza Episcopale Tedesca (DBK) riguardo agli attuali orientamenti politici: “Non è vero che noi vescovi siamo divisi”, ha affermato, in un chiaro atto di negazione. Ha poi liquidato i timori di una profonda divisione tra i vescovi tedeschi. Sebbene alcuni di loro si oppongano alla creazione di un organo sinodale sovradiocesano, il card. Marx ha assicurato che, se approvato da Roma, prevarrà il consenso. “Se Roma darà la sua approvazione, i vescovi raggiungeranno un accordo insieme”, ha affermato. Questa dimostrazione di fiducia è in netto contrasto con le palpabili tensioni che hanno caratterizzato le discussioni degli ultimi anni. Secondo uno studio pubblicato a ottobre dalla rivista Communio, le proposte di riforma nella Chiesa tedesca faticano a ottenere il sostegno della Santa Sede. Si segnala che il Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF) non ha ancora approvato la proposta tedesca che delinea diverse linee guida pastorali per le benedizioni delle coppie dello stesso sesso. Questo è un segno di divergenza, poiché Roma preferisce portare la calma nella questione di Fiducia supplicans. Il cardinale Victor Manuel Fernandez, Prefetto del DDF e promotore della Dichiarazione sulla benedizione non rituale delle coppie irregolari, ha confermato a The Pillar che il suo dicastero “non ha approvato nulla” riguardo alla proposta tedesca. Analogamente, in un’intervista rilasciata a settembre ai giornalisti di Crux, lo stesso Papa Leone XIV ha deplorato l’iniziativa di alcune “Chiese del Nord Europa”, che “stanno già pubblicando rituali di benedizione”. Ma il card. Marx può contare su molti potenti alleati in patria: il vescovo Georg Bätzing di Limburgo, Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca (DBK), ha recentemente respinto le accuse di “disobbedienza episcopale”: “È semplicemente assurdo”, ha dichiarato all’Assemblea autunnale della DBK tenutasi alla fine del mese scorso. Il prelato ha difeso il documento sulle benedizioni, affermando che era stato redatto in stretta consultazione con Roma. Ma dall’8 maggio 2025, con l’elezione del successore di Papa Francesco, l’attenzione sembra ora concentrarsi sul ricentramento: non è facile, in questo contesto, avviare un cambiamento per un episcopato tedesco che sembra aver perso da tempo la strada della fede. |