O.N.U. LOCUTA, CAUSA SOLUTA?


di U. T.


La cupola mondiale dei pragmatisti, dei “fratelli muratori”, degli abortisti, degli omosessuali, dei bisessuali, dei transessuali, degli eterosessuali con amante al seguito, dei philosophes terzomondisti, dei moralisti ateo-laicisti, ha provato a lanciare il suo satanico affondo alla Chiesa.
Le impettite Nazioni Unite dalla loro Torre di Babele di acciaio e cristallo eretta su scaramantica pianta  a doppio ferro di cavallo nella Ginevra di Calvino, hanno laicamente sentenziato contro la Chiesa le loro accuse per gravi violazioni dei diritti del fanciullo. Pedofilia sistematica, niente meno!
Forti dell’incertezza dialogante, secolarizzata e balbettante degli scapigliati neoterici oggi al comando dell’istituzione ecclesiale “casta et meretrix”, santa in sé,ma umana e peccatrice in noi, le Nazioni Unite, hanno osato pesantemente interferire come mai si sono permesse contro la sovranità di alcun potente del mondo, per deliberare il loro infame verdetto pubblico di implicita condanna.
Ma quegli improvvidi accusatori cupolisti non si illudano, il caso non è chiuso con il loro inaudito pronunciamento.
La Chiesa, la “delenda Carthago” del terzo millennio, saprà solcare indenne il pelago di fango e veleni proveniente da quella supponente Unione di cartapesta, superba oligarchia pagana e anticristiana così spesso dedita a legalizzare soprusi, delitti, omicidi seriali ed egoismi  distruttivi di minime aspettative esistenziali.
L’O.N.U., piovra massonica pur notoriamente fallimentare e inetta a risolvere anche solo alcuni dei mille problemi di giustizia sociale e convivenza pacifica cui istituzionalmente sarebbe preposta, in un’operazione è invece riuscita benissimo. Il suo capolavoro è stata la diabolica e penetrante azione di propaganda ateistica e anti-cristiana, tesa a creare nei cristiani, specie nei cattolici, una cattiva coscienza, l’imbarazzo, quando non la vergogna,  per la loro storia bimillenaria.
A furia d’insistere, anzi senza mai accennare a ristabilire un minimo di verità a fronte di leggende nere e di insostenibili falsità, i nemici della Chiesa, fra cui i cupolisti dell’O.N.U., ce l’hanno fatta a indurre il popolo cristiano a masochistici “mea culpa” per emendarsi da colpe inesistenti e responsabilità imputategli per i peggiori mali, disagi e sofferenze dell’umanità.
In questo modo hanno cercato di rintuzzare ogni possibilità di condanna  cristiana contro il loro materialismo. Così hanno cercato di eludere la presentazione - da parte della umana e divina istituzione ecclesiale - di un conto molto salato ai suoi impudenti detrattori riuniti in supponente consesso internazionale. 
Possibile che oggi chiunque e da qualunque pulpito possa  permettersi di mettere in stato di accusa il paradosso Chiesa?
Senza minimamente tener conto che in venti secoli di koinonìa e diakonìa essa, pur con qualche innegabile parentesi di umanissimo chiaroscuro, in proiezione escatologica vanta un bilancio largamente positivo e presenta un mirabile affresco di santità in cui le luci prevalgono trionfalmente sulle ombre?


UT





febbraio 2014

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