Roma: Quarto incontro tra

la Curia romana e i vescovi tedeschi

di Fraternità San Pio X







Rappresentati della Curia romana e dei vescovi tedeschi



Il 12 novembre 2025 si è tenuto a Roma un nuovo incontro tra la Conferenza Episcopale Tedesca (DBK) e la Curia romana, incentrato sull’attuazione del Cammino sinodale tedesco, in particolare sull’istituzione dell’organismo previsto dal Sinodo tedesco. Questo organismo includerebbe vescovi e laici per affrontare questioni dottrinali, pastorali e disciplinari.

Dalla visita ad limina dei vescovi tedeschi nel novembre 2022, le discussioni tra Roma e la DBK si sono incentrate sul “Consiglio sinodale” deciso dal Cammino sinodale il 10 settembre 2022, un consiglio considerato a livello nazionale.
Le discussioni si sono incentrate su questo consiglio, poiché Roma aveva sottolineato l’impossibilità di affidare un ruolo magisteriale o disciplinare ai laici.
Si tratta della quarta volta che la Santa Sede e la DBK si incontrano su questo tema, dopo gli incontri del 26 luglio 2023, del 22 marzo 2024 e del 28 giugno dello stesso anno.


Rappresentanti qualificati

In rappresentanza della Curia romana erano presenti: il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e i Cardinali Víctor Manuel Fernández (Dicastero per la Dottrina della Fede), Kurt Koch (Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani) e Arthur Roche (Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti). Era presente anche mons. Filippo Iannone O'Carm, nuovo Prefetto del Dicastero per i Vescovi.

Per la parte tedesca: mons. Georg Bätzing di Limburgo, Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca (DBK), e i vescovi Stephan Ackermann di Treviri, Bertram Meier di Augusta e Franz-Josef Overbeck di Essen.
Anche mons. Stefan Oster di Passau è stato invitato, nonostante la sua posizione decisamente critica nei confronti del cammino sinodale.
Infine, erano presenti anche Beate Gilles, Segretaria generale della DBK, e il portavoce Matthias Kopp.


Negoziati sul Consiglio Sinodale

La dichiarazione congiunta, pubblicata mercoledì 12, ha indicato che l’incontro è stato “ancora una volta caratterizzato da un’atmosfera onesta, aperta e costruttiva”.
I partecipanti hanno discusso vari punti riguardanti il futuro statuto di un organismo sinodale per la Chiesa in Germania. Va notato che questo organismo ora si chiama “Conferenza Sinodale”.
Questa è almeno una piccola vittoria per la Curia, che, nella riunione del giugno 2024, aveva richiesto “un cambio di nome e diverse modifiche alla bozza esistente” del Consiglio Sinodale, come previsto dal Cammino Sinodale e discusso dal Comitato Sinodale istituito per attuare le decisioni prese al Sinodo.
La discussione a Roma si è concentrata sulla “sua natura, composizione e poteri”.
I temi dibattuti riguardavano la natura giuridica della futura “Conferenza sinodale”, la sua precisa composizione e il grado di partecipazione e diritto di voto dei laici, nonché i suoi effettivi poteri in relazione alle conferenze episcopali diocesane e al diritto universale della Chiesa.

Il Comitato sinodale, composto in egual misura da chierici e laici, incaricato di preparare la futura “Conferenza sinodale”, si riunirà a Fulda nei prossimi giorni per discutere gli Statuti di questo organismo. Tuttavia, il comunicato non rivela dettagli sostanziali sugli aspetti modificati rispetto alla bozza discussa a Roma nel giugno 2024.

Il tono altamente diplomatico del comunicato suggerisce che i negoziati siano in corso, ma non offre alcun chiarimento pubblico sui limiti che Roma è disposta ad accettare. Il Vaticano sembra voler evitare uno scontro frontale, sperando senza dubbio che negoziati prolungati portino a limitare o riformulare le richieste tedesche, impedendo così uno scisma.

Su quest’ultimo punto, la posizione di Roma è comprensibile, ma è troppo tardi per evitare uno scisma. Il modo in cui viene portato avanti il Cammino Sinodale, con la partecipazione attiva dei laici che non vogliono rinunciare a quanto già deciso, produrrà un’inevitabile catastrofe: o perché alla fine otterranno ciò che desiderano, o perché il loro rifiuto porterà a una frattura irreparabile.

Infatti, come è stato ripetutamente affermato su questo sito – e altrove – la Chiesa in Germania è già in uno stato di scisma.



 
novembre 2025
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