Crimini anticristiani in Europa


di Paolo Gulisano


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UN RAPPORTO INQUIETANTE


Nel mondo imperversa la Cristianofobia: dalla Nigeria alla Cina, dal Sudamerica al Medio Oriente ogni giorno arrivano segnalazioni drammatiche di episodi di violenza.
Ma anche l’Europa, quello che un tempo era il continente cristiano per eccellenza, sta vedendo un dilagare di odio.

Lo scorso anno sono stati commessi più di 2.200 crimini d’odio anti-cristiani in tutta Europa, secondo l’Osservatorio per l’Intolleranza e la Discriminazione contro i Cristiani in Europa (OIDAC Europe) con sede a Vienna. (Il rapporto completo è accessibile qui:
https://www.intoleranceagainstchristians.eu/index.php?id=12&case=10464

Secondo l’OIDAC, la cifra include un aumento degli “attacchi personali” che è salito a 274 incidenti, rispetto ai 232 del 2023, e un aumento degli attacchi dolosi contro chiese e altri siti cristiani.

Francia, Regno Unito, Germania, Spagna e Austria hanno registrato il maggior numero di crimini di odio anti-cristiani.

Il giornalista irlandese Jason Osborne riferisce sul sito di notizie Gript che secondo la direttrice esecutiva dell’OIDAC Anja Tang dietro i numeri ci sono atti molto concreti di vandalismo, incendi dolosi e aggressioni fisiche che colpiscono le comunità ecclesiali locali.

Tra gli episodi evidenziati da OIDAC figurano l’omicidio di un monaco di 76 anni e il ferimento di altri durante un attacco a un monastero spagnolo nel novembre 2024; un attacco legato all’ISIS durante la Messa domenicale in una chiesa cattolica a Istanbul che ha causato la morte di un uomo nel gennaio 2024;  la quasi totale distruzione nel settembre 2024 di una chiesa storica a Saint-Omer, in Francia, a seguito di un attacco doloso.

L’OIDAC ha documentato indipendentemente 516 crimini d’odio anti-cristiani lo scorso anno – una cifra che sale a 1.503 considerando i furti e le effrazioni in luoghi religiosi.

L’OIDAC ha registrato nel 2024 circa 100 attacchi dolosi, una cifra quasi doppia rispetto al totale del 2023.

Un terzo di questi è avvenuto in Germania, dove la Conferenza Episcopale ha recentemente avvertito che “tutti i tabù sono stati violati” riguardo al vandalismo tra le chiese.

Anche nei paesi storicamente prevalentemente cattolici, l’OIDAC ha rilevato dati che suggeriscono un fenomeno di sottostima dei crimini d’odio anti-cristiani. Ad esempio, una recente ricerca effettuata dalla ONG in Polonia ha rilevato che quasi la metà dei sacerdoti intervistati aveva subito aggressioni nell’ultimo anno. Tuttavia, oltre l’80 percento di quei sacerdoti ha dichiarato di non aver denunciato gli incidenti alla polizia.

“Se metà del clero cattolico subisce aggressioni in un paese a maggioranza cattolica, l’ostilità verso i cristiani non può più essere trattata come una questione marginale”, ha detto la signora Tang.

Oltre ai crimini di odio, l’OIDAC ha anche identificato diversi casi di restrizioni legali o sociali che hanno colpito cristiani in tutta Europa nel 2024 e nel 2025.
Esempi citati dall’Osservatorio includevano procedimenti penali per preghiera silenziosa ai sensi delle leggi sulla “zona cuscinetto” sull’aborto nel Regno Unito; la persecuzione in corso contro la deputata finlandese Päivi Räsänen per aver citato la Bibbia per criticare la posizione della sua Chiesa sugli eventi dell’Orgoglio; e le difficoltà legali affrontate dall’insegnante britannica Kristie Higgs per aver espresso preoccupazioni riguardo ai contenuti dell’educazione sessuale basandosi sulle sue opinioni cristiane.

“Un numero crescente di cristiani in Europa è perseguito per aver espresso pacificamente le proprie credenze o insegnamenti cristiani tradizionali su questioni morali,” ha detto la signora Tang, aggiungendo che “sebbene i tribunali a volte difendono i loro diritti, spesso è avvenuto solo dopo lunghe e costose battaglie legali, che di per sé sono una punizione per gli accusati”.

L’OIDAC ha citato diversi altri casi identificati, tra cui un tribunale svizzero che ha negato finanziamenti pubblici a una scuola cattolica femminile, sostenendo che, essendo una scuola cattolica riservata alle ragazze, la scuola praticherebbe la “discriminazione”; un caso spagnolo in cui ad un padre fu vietato di leggere la Bibbia al figlio, concedendo alla madre laica l’autorità esclusiva sull’educazione religiosa del figlio; e una sentenza di un tribunale francese contro un insegnante che utilizzò un testo di Santa Bernadette in una classe di patrimonio sulla base del fatto che ciò costituiva una violazione delle leggi sulla neutralità.

A quanto riferisce Jason Osborne, l’OIDAC richiederà che venga effettuata una raccolta sistematica di dati sui crimini d’odio contro i cristiani, che ha definito rimanere “insufficienti o assenti in molti paesi europei”.

Alla luce dei livelli “persistentemente alti” di crimini d’odio anti-cristiani e di altri ostacoli attualmente riscontrati in Europa, l’OIDAC infine ha chiesto la nomina di un Coordinatore UE per la lotta all’odio anti-cristiano, dal momento che esistono analoghi uffici per contrastare l’antisemitismo e l’islamofobia. Una misura, alla luce dei dati emergenti, assolutamente necessaria.






novembre  2025
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