LA FARSA DELLA 

PROCREAZIONE ASSISTITA


 
 
Un celebre scienziato, già ministro della sanità, gran sostenitore del sì referendario, ha pubblicamente negato la magnifica organizzazione biochimica dell’embrione come microscopico essere umano in precocissimo stadio di sviluppo. 
Credendo di avvalorare la sua sentenza egli ha addirittura irriso quella vita
nascente, sottolineando che il patrimonio cromosomico di un grappolo di cellule embrionali in fondo è “quasi” uguale a quello delle scimmie. 
In una siffatta logica da tritacarne, a cui purtroppo spesso non fa mancare il suo autorevole contributo neppure il mandarinato intoccabile di certa scienza, 
si dimostra una cosa sola. 
Che, per dirla con Mark Twain, 
le idee dei cosiddetti grandi bisognerebbe lasciarle sempre nell’aria rarefatta dei cieli. 
Non ce n’è una che, scendendo in terra, non faccia una capatina al bordello. 
UT - Torino - 5.VI.05 



Come gli amici sanno benissimo, cerchiamo di non confondere mai l’impegno a favore della Tradizione Cattolica con le beghe di tipo politico-sociale; soprattutto per cercare di evitare, nei limiti del possibile, la confusione tra cose serie e atemporali e cose meno serie e contingenti.
Tuttavia, ci sembra opportuno intervenire sulla questione della legge sulla fecondazione assistita per contribuire, nel nostro piccolo, a fugare qualche equivoco che in maniera più o meno conscia continua  a circolare sui problemi sollevati dalla cosiddetta “bioetica”.

É stato detto che di fronte alla diffusa esigenza della cosiddetta procreazione artificiale, occorreva fissare delle regole. E subito è esplosa la ressa delle opinioni: va bene così, no, va bene cosà; reazionari… libertari, retrogradi… progressisti,  e … cosa buffa … tutti d’accordo: la procreazione artificiale è cosa che non si discute.

Ora, non si può far finta di ignorare che tutto questo dibattere abbia un solo scopo: nascondere i problemi reali dietro le cortine fumogene delle chiacchere, dell'ipocrisia e della demagogia.
 

Il primo appunto che si deve sollevare è quello relativo alla sfrenata manifestazione di egoismo e all’aberrante esercizio della libera immaginazione che attanaglia molti uomini e molte donne moderne: volere un figlio ad ogni costo è quanto di più egoistico e di più megalomane si possa concepire.

Se la nostra moderna civiltà non fosse la civiltà dell’illusione, la civiltà della “realtà virtuale”, la civiltà dell’artificio, la civiltà dell’irrealtà, il minimo del buon senso suggerirebbe che se uno non può avere un figlio è giusto che accetti la sua condizione con la rassegnazione e con la serietà che si addicono ad una persona normale. 
Se poi vogliamo dirla tutta, come è giusto per dovere morale e per amore del prossimo: se uno non può avere un figlio è logico, è naturale, è umano ed è segno di grande maturità e di grande serietà che accetti serenamente e dignitosamente la volontà di Dio.

Non solo, ma non bisogna sottovalutare che a simili pretese si accompagna una forma di deviazione dell'intelligenza: avere un figlio non sarebbe più un dovere, ma un diritto; così che anche qui ci si convince che si ha il diritto di volere tutto a tutti i costi. 
Basta un passo per arrivare ad acquisire una forma mentale distorta e dominata dall’illusione e dall’immaginazione sfrenata, 
e sono sempre più in aumento le persone che finiscono col vivere in maniera del tutto contraria alla reale natura umana e alle loro stesse vere esigenze.
Altro che dignità della persona!

Persone impossibilitate ad avere figli ce ne sono sempre state, e sempre queste persone hanno anche
sofferto la loro condizione; ma un tempo erano ben
educate ad accettare con dignità la volontà di Dio,

Tre embrioni,
senza i quali non ci sarebbero tre bambini.
Manipolate questi embrioni e 
manipolerete i tre bambini
 
 

Tre bambini,
che non ci sarebbero se non ci fossero stati tre embrioni
Manipolando gli embrioni 
questi bambini diventeranno delle cavie

anche perché non esistevano le moderne tentazioni diaboliche legate alla manipolazione genetica. Queste persone, se lo volevano, adottavano i figli di altri, gli orfani.

Com’è che oggi non è più possibile accontentarsi dell’adozione di un bambino ed è divenuto imprescindibile pretendere di avere un figlio contro ogni evidenza e mettendo in essere le pratiche più ambigue, più sconcertanti, a volte più pericolose e gravide di spiacevoli conseguenze?
Com’è che oggi pur di avere un figlio si arriva perfino a rubarlo ai veri genitori, a comprarlo al mercato nero?
Com’è che oggi si arriva perfino ad “affittare” gli uomini e le donne pur di avere un figlio e, di contro, si è disposti ad una vera e propria pratica prostitutiva pur di fare soldi a spese di chi pretende irresponsabilmente un figlio.

Altro che dignità della persona!

Questo complesso di degenerazioni morali, che incidono sul pensiero e sulla vita pratica di tutti, viene spacciato per progresso e ammantato con termini che hanno la pretesa di dirsi dotti ed evoluti: 
come pensiero laico, per esempio, che sarebbe invece meglio chiamare pensiero laido.
 
 

Una manipolazione mezzo riuscita ???

Manipolazioni non riuscite ???

Non parliamo poi delle giustificazioni cosiddette scientifiche.
Ci si riempie la bocca di etica professionale e di altre fumisterie simili, ed invece abbiamo sotto gli occhi la devastazione che ha prodotto l’uso indiscriminato della scienza e della tecnologia ad essa indissolubilmente collegata. 
Dalle pratiche che sembravano più innocenti si è passati inevitabilmente alle pratiche che rasentano la negromanzia, con l’uso spregiudicato dei cadaveri; alle pratiche che manipolano i moribondi, con la predazione degli organi; alle pratiche che modificano il processo di generazione e di crescita, con l’ingegneria genetica; alle pratiche che stimolano la riproduzione cellulare fino alla mostruosa replica di individui viventi; alle pratiche di procreazione assistita con la fabbrica di bambini su commissione; ecc. …
Tutto questo in nome della cosiddetta scienza, in nome della libera ricerca, in nome dell’inarrestabile progresso, perché si è diffusa la suggestione diabolica che l'uomo, lo scienziato, possa fare di tutto, quasi fosse onnipotente.

Guai a mettere dei limiti alla ricerca scientifica: dal momento che la Scienza ha preso il posto di Dio, nessuno deve più permettersi di interferire nell'opera devastante e nefasta della nuova divinità.

Anche in questa diatriba della fecondazione assistita il vero interesse è quello della libera ricerca scientifica: per amore della salute dell'uomo - si dice -; e invece quello che si persegue è veramente diabolico, basti pensare all'ultima trovata dell'assurda generazione di bambini che possano servire come pezzi di ricambio.

Attenzione, non si tratta di eccessi, ma del normale "progredire" della scienza.
Cose che qualche anno fa sembravano incredibili e inaccettabili oggi sono moneta corrente, come lo saranno domani la clonazione umana, la selezione preventiva dei nascituri e la riproduzione indiscriminata di uomini concepiti perché servano come pezzi di ricambio per altri uomini.
 
 

Si lavora sull'embrione.
Si incomincia così, … che sembra niente!

Si lavora sull'essere umano.
E avanti così, fino alla clonazione indiscriminata … per ora!


 
 



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