![]() |
![]() |
Santa Messa di requiem per i Caduti Pontifici del 1870
Roma, 20 settembre 2006
Omelia pronunciata dal celebrante: mons. Ignacio Barreiro Caràmbula
Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo La fede Cattolica è una religione della memoria
dove ricordiamo prima e innanzitutto l’agire di Dio a nostro beneficio.
Ieri abbiamo ricordato la morte di due donne, Consuelo e Maria Dolores Aguiar-Mella Díaz, nate a Montevideo e uccise a Madrid dagli anarco-comunisti nel 1936 durante la feroce persecuzione che insanguinò la Spagna.La storia degli uomini che sono accorsi da tutto il mondo per offrire la loro vite per il Santo Padre è piena d’episodi commoventi. Ve ne racconto soltanto due. Abbiamo l’eroica testimonianza di un gentiluomo dell’Emilia il conte Soriani Moretti che dopo avere servito fedelmente il Duca di Modena e vicino all’età pensionistica si arruola come soldato semplice sotto le bandiere del Papa. Vi posso raccontare anche la storia di un giovanissimo inglese di solo sedici anni che sacrifica la sua vita per Dio e il Papa nei campi di gloria di Mentana. Un cippo in sua memoria si trova nel collegio inglese, un posto dove furono formati tanti sacerdoti che soffrirono il martirio per predicare la vera fede in Gran Bretagna. Il ricordo con gratitudine di questa lunga schiera dei soldati di Cristo ci deve anche portare all’azione.La fede non può essere una mera conoscenza privata che regge la vita dei singoli, ma che non ha conseguenze nella piazza pubblica. La Fede non può essere soltanto personale deve essere anche sociale. Uno degli errori che hanno causato la preponderanza dei paesi protestanti nel mondo contemporaneo è la privatizzazione della fede, come se la fede fosse qualcosa di soggettivo, una credenza personale che non si deve portare, per cosi dire, al di fuori della proprietà privata di ogni membro del corpo sociale. Questa non è una visione Cattolica della fede, essa deve essere vissuta socialmente, perché questa è la natura dell’uomo.“L’uomo, avendo bisogno di unirsi con i propri simili per soddisfare ai propri bisogni vitali, culturali e spirituali, solo nella città realizza la sua natura e raggiunge i fini che sono suoi. Le possibilità che egli ha implicite nell’intelletto si compiono pienamente soltanto nella città.” Questa verità naturale era insegnata tanti secoli fa da Aristotele nella Politica. Se prendiamo spunto dagli insegnamenti del libro della
Genesi sulla natura sociale dell’uomo, possiamo affermare che Dio crea
l’uomo con la potenza di svilupparsi con le sue relazioni interpersonali
con la donna, che è l’unico essere nel creato con il quale lui trova
compagnia e complementarità, e con il suo lavoro nel giardino che
deve coltivare e custodire, dando così inizio ad una forma di cultura.
La società dovrebbe dare all’uomo un traguardo da raggiungere, una struttura, una serie di norme per regolare la convivenza, una serie di modelli esterni per quella che dovrebbe essere la condotta desiderabile. Tutte queste norme ed esperienze personali dovrebbero avere come fine quello di aiutare l’uomo a raggiungere il suo perfezionamento in terra e il suo vero scopo ultimo che è la salvezza eterna.Questa opera a diversi livelli: primo, ad un livello d’insegnamento dove l’uomo riceve le conoscenze che danno una spiegazione all’esistenza e, come conseguenza, un mandato per come vivere.Chiaramente dobbiamo distinguere fra il ruolo della Chiesa e della Società politicamente organizzata. La Chiesa si occupa delle cose dello spirito, la società delle cose temporali. Ma nella formazione dell’uomo, affinché raggiunga i suoi scopi eterni, è necessaria una cooperazione fra queste due istituzioni, questa è la situazione ideale, perché la fede si deve incarnare in una realtà sociale. Il senso comune riconosce la complementarità fra la società politicamente organizzata e la Chiesa. Ma purtroppo viviamo in una società che in larga misura ha rinnegato la sua origine cristiana e come conseguenza il cristiano si trova in una tensione crescente fra quello che sa che deve essere il retto ordine della società e l’ordine che effettivamente impera nella società dove abita.Prima ho sottolineato che non dobbiamo né possiamo soltanto piangere il passato perduto, per questo “l’Europa non deve oggi semplicemente fare appello alla sua precedente eredità cristiana: occorre infatti che sia messa in grado di decidere nuovamente del suo futuro nell’incontro con la persona e il messaggio di Gesù Cristo.” (2) Dobbiamo considerare anche il rischio che “L’adesione ad ingenue ideologie multiculturali attiva in molti la convinzione che il rispetto per le culture altre richieda il sacrificio o peggio ancora la negazione della propria cultura.” (3) Dobbiamo essere pienamente consapevoli che una cultura
le cui colonne portanti sono i valori del Vangelo è superiore ad
altre culture che mancano di questi riferimenti di base.
Possiamo anche riflettere sul fatto che una cultura che
è sicura di se stessa normalmente cerca di espandersi, non per una
ragione imperialistica, ma per una ragione di carità, dunque dobbiamo
riprendere fiducia nella nostra cultura e cercare di condividere il suo
aspetto sostanziale che è la fede con tutti gli altri popoli per
il loro bene.
In questo Santo Sacrificio della Messa, dopo aver implorato la Santissima Vergine Immacolata perché interceda per tutte le vittime della rivoluzione e delle diverse forme di terrorismo che oggi insanguinano il nostro povero mondo, perché presto siano ricevuti nella gloria del cielo, preghiamo la nostra dolce Madre, affinché possiamo imitare le virtù eroiche di tutte le persone che oggi commemoriamo ed essere valenti testimoni della verità della fede Cattolica per la salvezza di tutti gli uomini. Sia lodato Gesù Cristo
1 - Gn. 1-28 2 - Sinodo dei Vescovi ? Prima Assemblea Speciale per l'Europa, Dichiarazione finale (13 dicembre 1991), 2: Ench. Vat. 13, n. 619. 3 - Francesco D’Agostino, “Giustizia per l’Europa” in Il destino dell’Europa ? L’anima europea e la sua ambiguità, a cura di Francesco D’Agostino e Fabio Macioce, Cantagalli, Siena, 2006, p. 12
ottobre 2006 AL SOMMARIO ARTICOLI DIVERSI |