IL CEDRO 
Bollettino trimestrale dell'Associazione San Giuseppe Cafasso. Redazione: Priorato San Carlo, via Mazzini, 19, Montalenghe (TO) - tel 011-983.92.72 - ccp 34018101
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Sommario dei numeri segnalati
settembre-dicembre 1995
gennaio-aprile 1996
maggio-agosto 1996


Il Priorato San Carlo, di Montalenghe, che fa parte della Fraternità San Pio X, pubblica un bollettino bimestrale intitolato IL CEDRO.
Ne abbiamo ricevuto alcune copie recenti, che abbiamo sottomano e delle quali diamo qui di seguito un succinto sommario.
 


Nel numero di settembre-dicembre 1995 troviamo una interessante nota informativa su 
San Pio V, Papa dal 7 gennaio 1566 al 1° maggio 1572, anno della sua morte. Elevato definitivamente agli altari da Clemente XI, nel 1712 (la sua festa ricorre il 5 maggio), fu un instancabile servitore di Santa Madre Chiesa: nel breve periodo del suo pontificato (sei anni) si prodigò per la riorganizzazione e la normalizzazione della Chiesa, soprattutto in seguito alla Riforma protestante e alle decisioni assunte dal Concilio di Trento. Si devono a lui, tra le cose piú importanti, il Messale Romano e il Catechismo Romano, e lo si ricorda, ormai purtroppo molto poco, per il suo ardore nella lotta contro i Turchi, culminata nella famosa battaglia di Lepanto.

A questo proposito, ricordiamo che la vittoria di Lepanto viene spesso presentata, dai laici moderni, come l'esaltazione unilaterale e interessata della Chiesa di un avvenimento di grande portata religiosa (San Pio V la vedeva come una Crociata), mentre, secondo costoro, si tratterebbe, semplicemente, di un evento sostanzialmente politico-militare. Vero è che senza quella vittoria degli Europei sui Turchi (cioè della restante Cristianità sulla nuova potenza imperiale musulmana), probabilmente i Tedeschi non sarebbero giunti al Romanticismo, i Francesi non avrebbero fatto la Rivoluzione, insieme non avrebbero inventato i “Lumi”, il Socialismo, il Comunismo, il Nazismo, le Guerre Mondiali e tutte le porcherie moderne di laica e atea memoria (cosa che non ci sarebbe affatto dispiaciuta, …anzi!), solo che costoro fanno finta di dimenticare che, senza Lepanto, l'Europa avrebbe finito con l'adottare la sharya islamica, con buona pace (o con l'impalamento) dei “liberi pensatori”.
Invitiamo costoro a pregare,almeno, tutte le prime domeniche di ottobre, giorno della Madonna del Rosario e festa di ringraziamento per la vittoria, a Lepanto, dei Cristiani sugli infedeli. 
 


Nel numero di gennaio-aprile 1996 troviamo un interessante 
articolo di don Joseph Cepa sulle brutture della nuova messa, ove si pone l'accento sulla protestantizzazione della liturgia cattolica. 
 


Nel numero di maggio-agosto 1996 viene riportata l'omelia pronunciata da Mons. Lefèbvre l'11 giugno 1989, in occasione della benedizione della cappella di Torino (Corso Giulio Cesare, 23 bis), di cui riproduciamo qualche breve passo: «…Noi vogliamo rimanere nella vera religione cattolica. Noi vogliamo continuare questa religione. … Non siamo della gente che si allontana dalla Chiesa. Questo non è vero. È impossibile che sia vero. Perché continuiamo ciò che la Chiesa cattolica ha sempre fatto durante venti secoli… Quelli che vanno fuori dalla Chiesa sono quelli che cambiano tutto. Quelli che prendono un'altra via… la via della libertà religiosa, la via del comunismo, della collegialità. …Allora ringraziamo Dio di mantenere questa Tradizione. Quando non lo sappiamo, ma un giorno verrà che gli uomini della Chiesa, quando ritorneranno alla Tradizione, ringrazieranno voi e tutti quelli che hanno favorito la Tradizione. Perché questa è la vera via della santità, la via della salute delle nostre anime…» 

I fascicoli sono sempre presentati da un editoriale di don Fausto Buzzi, Priore di Montalenghe, e corredati, oltre che da articoli diversi, da rubriche come: Catechismo di vita spirituale; Ideali menzogneri;Vita del Priorato; Buona stampa

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