Il Santo Padre Benedetto XVI
aggredito in San Pietro, cade.
 Grazie a Dio non ha riportato conseguenze

La nostra Associazione, di concerto con la
Federazione Internazionale “Una Voce”,
invita tutti i gruppi tradizionali del mondo a pregare
e a far celebrare delle SS. Messe per l'incolumità del Santo Padre.
Orémus pro Pontífice nostro Benedícto.
Dóminus consérvet eum, et vivíficet eum,
et beátum fáciat eum in terra,
et non tradat eum in ánimam inimicórum eius.

  

aggressione del 24 dicembre 2009

tentata aggressione del 7 giugno 2007


 
SE SI USASSE ANCORA LA SEDIA GESTATORIA

QUESTE COSE NON SUCCEDEREBBERO





Questa vecchia foto di Paolo VI dice più cose di tanti discorsi

Speriamo che Benedetto XVI ponga fine alla pratica impropria instaurata di Giovanni Paolo II e ripristini l'uso intelligente e fortemente simbolico della sedia gestatoria, che non è un mezzo per far credere che un uomo possa essere più grande di altri uomini, come si affretteranno a dire coloro che sono avvezzi ad ingannare il popolo, ma è semplicemente uno strumento elementare per indicare che vi sono degli uomini che stanno più in alto di altri uomini, come sanno da sempre tutte le persone serie.

Questa decisione interromperebbe la cattiva abitudine di rincorrere le critiche del mondo, buone solo per sminuire le cose della religione ed esaltare le fisime mondane. Forse darebbe un colpo decisivo al complesso di inferiorità che da anni attanaglia la Gerarchia, come se fosse un male andar fieri di essere cattolici ed esprimere visibilmente deferenza e rispetto per il Capo terreno dell'unica vera religione.

Non siamo noi che possiamo dare dei consigli al Papa, ma ci sembra che questa decisione si accompagnerebbe benissimo con i cambi voluti fino ad ora da Benedetto XVI.
Il nuovo trono papale, il nuovo pastorale, la croce sull'altare per la celebrazione, la Comunione in bocca, non sono indici di un ritorno all'indietro, ma segni tangibili dell'importanza che i simboli hanno per l'edificazione dei fedeli alla maggior gloria di Dio, il Creatore e Signore di tutte le cose create: nei cieli, in terra e sottoterra, come dice San Paolo.



La tiara simbolicamente posta sul capo
della statua di San Pietro nella Basilica



La sedia gestatoria venne usata fino a Giovanni Paolo I, ed era stata usata dallo stesso Paolo VI, con tanto di flabelli e di baldacchino.
La fisima moderna di  “stare a contatto col popolo” indusse Giovanni Paolo II a non usarla più, salvo inventarsi l'auto blindata dopo l'attentato.
Il fatto è che in questi quarant'anni hanno prevalso l'ideologia e la demagogia invece del buon senso e dell'uso rispettoso della figura del “Papa”, come se il “Papa” fosse di proprietà di chi lo impersonava.
Che il Papa sia davvero distante dalla folla è un fatto logico e umano, legato alla funzione stessa di Vicario di Cristo e al rispetto che ogni fedele nutre nei suoi confronti, in tutta conformità con la distanza che c'era tra Gesù e la folla, come si legge nei Vangeli.

D'altronde, se non vivessimo in un mondo falso e ipocrita, salterebbe subito all'occhio che una cosa è far finta di essere vicino al Papa, magari stringendogli la mano per strada tra transenne e guardie del corpo, altra cosa è provare a parlare col Papa se uno ne sentisse il bisogno. Il buon senso suggerisce che è praticamente impossibile pensare di poter trattare col Papa come fosse un amico al bar e trova del tutto normale che il Papa sia difficilmente raggiungibile. Questo buonsenso era del tutto evidente con la sedia gestatoria: non v'erano infingimenti, ipocrisie e false apparenze. Tutti potevano vedere il Papa bene in evidenza e tutti si compiacevano di questa elementare distanza che lo rendeva molto più accessibile alla vista di quanto accada oggi.




Questo richiamo di San Paolo, tra l'altro, è simboleggiato dalla tiara, così demagogicamente e maldestramente riposta da Paolo VI, sempre per compiacere il mondo.

L'uso dei simboli ha un carattere universale e la Chiesa è stata maestra in questi due millenni. Solo ultimamente gli uomini di Chiesa sembra abbiano dimenticato che l'identità religiosa si afferma e si mantiene anche con elementi tangibili che toccano la sensibilità e l'intelligenza dei fedeli e che trasmettono al mondo il giusto messaggio cognitivo circa i significati, i ruoli e le gerarchie.

Auspichiamo che il Santo Padre Benedetto XVI ripristini i simboli del Papato cattolico, compresa la tiara.