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CHIESA DI SANTA MARIA IMMACOLATA
A detta della parrocchia e della Curia sarebbero stati rispettati i parametri per l'architettura sacra previsti dalla CEI. Non abbiamo difficoltà a crederlo, sempre che si intenda dire che la CEI non capisce un bel niente di architettura sacra. ![]() Questo sarebbe l'ingresso che, come tutti possono vedere, è chiaramente l'ingresso di una chiesa(?!). Se poi si guarda al fianco di questo edificio, è indubbio che vengono subito alla mente le migiaia di chiese costruite dai nostri padri in duemila anni di Cristianesimo! ![]() Ed eccoci all'interno di questa chiesa, dove, grazie a Dio, troviamo ancora i banchi con gli inginocchiatoi. Colpisce subito la vetrata sulla destra: cosa ci sarà mai oltre quei vetri pieni di avvisi? Chiediamo e scopriamo che si tratta, niente di meno, che della “cappella” del SS. Sacramento. Quella serpentina luccicante in fondo, infatti, è il tabernacolo. Cose da pazzi! Ci viene da pensare, ma poi ricordiamo subito che i “parametri” della CEI prevedono proprio che il tabernacolo non debba più stare al centro della chiesa, bensì in luogo appartato. Evidentemente Nostro Signore è di troppo disturbo nell'“aula liturgica”, come viene chiamata oggi la navata della chiesa. ![]() Ed eccolo il tabernacolo! Collocato a sinistra di una tavola che, verosimilmente,viene usata come altare. Ecco dove è stato messo Nostro Signore, quindi, a sinistra del celebrante, in un alloggiamento che ha tutta l'aria di essere un caminetto. Misteri della moderna architettura sacra! Si sa, la Chiesa è ricca di misteri. Si tratterà di uno di questi. A noi viene da dire che qui, oltre ad offendere Nostro Signore, si offende pesantemente il buon senso e il buon gusto. Ma, tant'è: i nuovi preti della nuova Chiesa si sa che opinione abbiano dell'intelliigenza dei fedeli. ![]() A guardare questa navata (o “aula eucaristica”! ) si capisce
che non c'era posto per il tabernacolo. C'è poco da dire, un altare qualsiasi tra le migliaia costruiti in questi anni. Ovviamente, a parte i due scalini (ma non dovrebbero essere almeno tre?), non v'è nulla che delimiti il presbiterio. Anzi, qui di presbiterio non se ne parla neanche. Modernamente, infatti, non esiste più lo spazio sacro nella chiesa moderna. In ossequio ad un malinteso principio di “pari dignità”, non v'è più separazione tra i fedeli e il luogo della celebrazione: lo spazio sacro, appunto. Siamo tutti alla pari, fedeli, preti, e perché no, anche Nostro Signore. Caspita! In fondo non era un uomo anche Lui? In queste nuove chiese moderne non si perde occasione per sminuire il posto e il ruolo del Salvatore, l'importante è che si presti la massima attenzione agli uomini: ai chierici e laici. È questo il frutto del Concilio: una nuova religione dell'uomo. (torna su)
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