CHIESE  POSTCONCILIARI
 

Simboli della
Chiesa che si eclissa


Le nuove chiese “trasparenti” in Olanda



L’Olanda è notoriamente un paese simbolo della mutazione che affligge la Chiesa cattolica da più di cinquant’anni. Già nel 1966, appena concluso il concilio Vaticano II, i vescovi olandesi redassero un “catechismo”, noto appunto come “catechismo olandese”, in cui si presentavano in maniera ambigua e non cattolica diversi punti della dottrina: dal peccato alla Redenzione, dall’Eucarestia alla missione della Chiesa, dal ruolo del Papa alla Verginità della Madonna.
Col passare degli anni, tale falsa dottrina ha dato inevitabilmente i suoi frutti: i cattolici dichiarati sono passati dal 35% del 1966 al 16% nel 2006; oggi, su circa 2 milioni e mezzo di cattolici dichiarati solo 170 mila frequentano le chiese, al punto che un numero sempre maggiore di esse viene venduto o dismesso a qualche titolo.

In questo panorama da desertificazione, che in Olanda accomuna cattolici e protestanti e che vede crescere in maniera esponenziale i praticanti musulmani, che stanno superando i praticanti cristiani, l’ultima novità, demenziale, è il progetto di costruzione di 34 nuove chiese, denominato “Leggere tra le righe”, che a detta degli architetti progettisti dovrebbe riflettere la diminuzione dei frequentatori delle chiese e il loro futuro svuotamento e abbandono.

Basta dare un’occhiata a queste “nuove chiese” per rendersi conto che la demenza ha ormai preso il sopravvento, poiché è davvero inconcepibile che si costruiscano delle chiese in nome della sparizione delle chiese.







In una delle tante presentazioni del progetto si legge:

La struttura di dieci metri è fatta di 100 strati sovrapposti e 2000 sostegni di piastre in acciaio, posizionati in modo tale da consentire ai visitatori di camminare quasi attraverso le pareti. A seconda dell’angolo di prospettiva, la chiesa può essere percepita come una struttura tradizionale, ma con il cambiamento di prospettiva le pareti apparentemente solide sembrano dissolversi nel paesaggio, davanti agli occhi. Una analoga visione si presenta quando si guarda al paesaggio della campagna circostante, che viene ridefinito dalle linee astratte dell’architettura della chiesa. Il gioco di luci e ombre è un altro aspetto interessante che viene colto solo quando lo spettatore si trova all’interno della chiesa. Nei diversi momenti del giorno, l’interno della chiesa cambia a seconda della posizione del sole e della direzione della luce solare. Il gioco di luci e ombre crea una sensazione di superiorità, di spiritualità e trasmette qualcosa di soprannaturale che colpisce l’emotività religiosa.

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Il tutto col permesso delli Superiori!

dicembre 2018





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