NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA
 

I FRUTTI DELL'ESEMPIO DEI PAPI CONCILIARI

Benedizione catto-musulmana
in una scuola di Fucecchio (FI)

 
Saluto poi e ringrazio cordialmente tutti voi,

cari amici appartenenti ad altre tradizioni religiose;
innanzitutto i Musulmani,
che adorano Dio unico, vivente e misericordioso,
e lo invocano nella preghiera, e voi tutti.
Apprezzo molto la vostra presenza:
in essa vedo un segno tangibile della volontà
di crescere nella stima reciproca
e nella cooperazione per il bene comune dell’umanità.

Discorso di PapaFrancesco nella Sala Clementina, 20 marzo 2013
Incontro con i rappresentanti delle chiese e delle comunità ecclesiali e di altre religioni


Dopo cotanto insegnamento non può certo meravigliare la notizia riportata da Il Tirreno il 29 marzo scorso.


Prove di fratellanza religiosa: all'istituto Checchi pregano insieme l'arciprete don Andrea Cristiani e il rappresentante della religione musulmana Ibrahima M'Bengue

All'Istituto Superiore "A. Checchi" di Fucecchio la benedizione dei locali quest'anno si è svolta in una veste del tutto nuova. Tutti i ragazzi, lasciate le aule, si sono raccolti nell'atrio centrale attorno a Don Andrea Cristiani, Arciprete della Collegiata e fondatore del Movimento Shalom, e Ibrahima M'Bengue, rappresentante Mouridoulà della religione musulmana senegalese. Era prevista anche la partecipazione del rappresentante della comunità buddista di Pomaia, assente per motivi di salute.
Il brusio iniziale, dettato anche dallo stupore, si è trasformato in un silenzio partecipe quando i due ministri hanno invitato a riappropriarsi del senso di fratellanza e di unione "sotto un unico Dio" "che predica amore e condivisione" al di là dei differenti modi di pregare, dei differenti simboli e delle diverse culture.
Alla "preghiera più rivoluzionaria della storia, il Padre Nostro, che ci rende tutti figli di un solo Dio" per il rito cristiano, sono seguiti degli istanti di meditazione personale, iniziata con un "Salam Aleikum" del rito islamico terminato con un toccante e universale "Amen".
Con questa cerimonia si è resa tangibile e concreta l'attenzione alla multiculturalità che il "Checchi" mostra in molte sue iniziative, dai cineforum, alle visite guidate a varie comunità religiose, al progetto "Metti la pace in movimento", insieme al Comune di Fucecchio. I rappresentanti dei vari culti si sono dati appuntamento al "pranzo etico" di fine anno scolastico, per continuare il cammino di conoscenza e rispetto tra culture e religioni, via principale per la risoluzione dei problemi.




Che il povero arciprete si presti a carnevalate del genere lascia costernati, anche se ormai i papi conciliari ci hanno abituato a cose ben più gravi, ma rimaniamo senza parole al pensiero dei destini che si preparano per i nostri figli… e ci assale un moto irrefrenabile di sacrosanta indignazione, che ci fa rimpiangere i tempi eroici nei quali questi preti venivano cacciati a pedate dalle nostre parrocchie.

Nel leggere la notizia apprendiamo che in quel di Toscana si fa a gara per mischiare il diavolo e l'acqua santa, il tutto con una bella spruzzata di “multiculturalismo”, di “rispetto per le culture e religioni” e di interessata propaganda politica anticattolica e anticristiana.

Ora, se il prete moderno è impazzito, un po' di merito va dato anche al suo vescovo e al suo papa, ma trovare insieme a lui un altro pazzo, il povero musulmano, che va a benedire una scuola in tempo di Pasqua, mentre non gliele importa niente del Cristo a cui non crede nemmeno da lontano, è cosa che dovrebbe far riflettere.
O questo musulmano è un falsario della propria religione, al pari del prete con cui si accompagna… o questo tizio è un propagandista della setta maomettana, che agisce indisturbato con l'ausilio degli utili idioti nostrani, siano essi laici o chierici.




Eppure ci tocca vedere i nostri figli in balia di codesti personaggi, sorridenti e suadenti, col fare tipico del demonio che famelico si aggira tra noi per cercare di realizzare quanto ricorda un vecchio proverbio:
quando il diavolo ti accarezza, vuole l'anima!

Attenzione, diceva l'antica saggezza dei nostri padri, non c'è peggior nemico del volersi bene per amore del volersi bene, dimenticando che l'amore per il prossimo abbisogna in primis dell'amore per il vero Dio e per il Suo Figlio Unigenito, Nostro Signore Gesù Cristo.

Se i preti, i vescovi e i papi conciliari vogliono andare all'inferno… padronissimi!
Ma noi cattolici abbiamo il dovere di difenderci da questi lupi travestiti da pecore!



Miserere nostri, Dómine, miserere nostri


marzo 2013



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