NUOVI PRETI DELLA NUOVA CHIESA
   

CATTOLICI IN MOSCHEA

DALL'ITALIA E DALLA FRANCIA



Gli amici di Ceccano ci hanno inviato questa incredibile fotografia del manifesto che è stato affisso in chiesa per invitare i fedeli a recarsi in pellegrinaggio in Terra Santa.


Si noti che in cima a tutto sta scritto: AVVISO SACRO

Avviso sacro che è stato predisosto dalla Diocesi di Frosinone - Veroli - Ferentino
Così che non si possa dubitare della paternità dell'iniziativa,
con tanto di avallo dell'Ordinario del luogo: Mons. Ambrogio Spreafico

Il pellegrinaggio in Terra Santa è stato organizzato in occasione dell'Anno della Fede, quello stesso che il Papa ha dichiarato essere l'anno della Nuova Evangelizzazione.

Domanda: Di quale “nuova evangelizzazione”?
Di quella surrettiziamente proposta ai cattolici del Lazio con l'invito a recarsi in moschea?

Come no!?
Qui, su questo manifesto che invita in TERRA SANTA, campeggia in gigantografia
la المسجد الاقصى, al-Masjid al-aqsā, la Moschea Al Aqsa
che si trova a Gerusalemme e che è, per chi non lo sapesse, l'equivalente musulmano del cristiano Monte Tabor,
per i musulman anche molto di più,
perché sarebbe questo il punto da dove Maometto sarebbe asceso ai sette cieli accompagnato dall'Arcangelo Gabriele, per poi ritornare in terra in Arabia da dove aveva iniziato il viaggio.

Ora, in questo manifesto che invita i cattolici del Lazio a recarsi in Terra Santa, non è raffigurato un luogo santo cristiano, ma un luogo santo musulmano: vorrà pur dire qualcosa!
Che cosa? Bisognerebbe chiederlo a monsignor vescovo! O magari fare un telefonata in Vaticano!
Chissà, qualcuno potrebbe anche spiegare che il modo migliore per evangelizzare è entrare in moschea e convertire tutti!
È questo lo scopo del pellegrinaggio?

Battute a parte; in realtà questa iniziativa del manifesto, che apparentemente potrebbe far pensare ad una scelta infelice, seppure esotica ed accattivante, del tipo “agenzia viaggi”… questa iniziativa corrisponde ad una sottile, strisciante, nuova tendeza ecumenica: portare i cattolici in visita in moschea, così che, tra una fraternizzazione e un'altra, si possa realizzare il disegno del Vaticano II: apprendere dai non cattolici che cosa significhi veramente servire Dio!

Una delle nostre solite esagerazioni?

Si guardino allora queste foto







Queste due foto sono state scattate nella moschea di La Roche-sur-Yon, venerdì 21 ottobre 2011, in occasione della visita in moschea di una scolaresca del collegio cattolico Saint-Pierre aux Essarts.
Da notare due cose curiose.
La prima: che la visita si svolge di venerdì, giorno della preghiera per i musulmani, equivalente alla nostra Domenica.
La seconda: che tutto questo edificante impegno culturale-religioso-ecumenico-catto-muslim, si svolge niente meno che in Vandea, quasi ad esplicitare, se ce ne fosse bisogno, a che livello più che infimo sia scesa la pratica della fede nei paesi un tempo fortemente cattolici.
La notizia è stata riferita dal giornale locale Ouest France, e con una certa amarezza dal sito della Chiesa Ortodossa d'Europa.

Si potrebbero fare tanti altri esempi. Richiamiamo solo alcuni episodi, tanto per dare un'idea.

Il
giornale francese Present, nel numero del 25 gennaio 2012, ha riportato la notizia ripresa dal bollettino parrocchiale della chiesa di Saint-Maurice-Saint-Bernard a Strasburgo, che, per Domenica 15 gennaio, comunicava che non ci sarebbe stata la Messa delle 11.00, perché era stata organizzata una visita alla moschea della città. Ovviamente ritenendo che la visita alla moschea “valesse bene una Messa!”
Intendiamoci: è scontato che queste iniziative hanno tutte una valenza edificante: aiutano i cattolici a crescere nella fede.

Non ci credete?
Poveri miscredenti!

Leggete cosa ha detto il Card. Ennio Antonelli, in visita alla moschea di Firenze il 6 maggio 2002. Il giornale diocesano Toscana oggi (non noi… che siamo dei fondamentalisti!) il giorno successivo riporta la notizia, scrivendo:
L'accoglienza è stata estremamente calorosa, per un incontro che si colloca - come ricordato dall'Imam - nel solco di una tradizione di dialogo e di amicizia sorta tra la comunità islamica e la Chiesa di Firenze […] Dopo i saluti formali, il dialogo è proseguito liberamente cogliendo il comune fondamento e i punti significativi di unità delle tre religioni abramitiche […] Il Vescovo ha proseguito sottolineando come nel dialogo si cammini verso Dio gli uni accanto agli altri, per vie distinte ma intercomunicanti e come si possa avere attraverso il dialogo una comprensione costantemente nuova e più piena della Verità.

Capita l'antifona?
L'esempio viene dall'alto!
O, come dice un vecchio proverbio: il pesce puzza dalla testa!

Non ci credete?
Poveri miscredenti!


Guardate allora che cos'è accaduto a Istanbul, in Turchia, il 30 novembre 2006.
Benedetto XVI va in visita alla “moschea blu”, accolto e accompagnato dal Gran Mufti di Istanbul, Mustafa Cagrici.

  

Toltosi le scarpe, dopo aver ammirato le bellezze del luogo, si sofferma a “pregare” fianco a fianco col Gran Muftì, tutti rivolti verso la مكة المكرّمة, Makka al-Mukarrama - La Mecca l'Onoratissima.

  
  

A pregare chi?
In quella occasione tutti si sbracciarono per chiarire (!? - excusatio non petita…) che il Papa aveva pregato il “suo Dio”, come il Gran Muftì aveva pregato il suo… niente equivoci, quindi.

Ora, a parte la stoltezza della pezza, che è peggiore del buco… non solo si viola clamorosamente il Primo Comandamento, ma si mente sapendo di mentire.



Dopo aver pregato e dopo lo scambio dei doni, prima di andarsene, il Papa firma il Libro d'Oro e scrive:
Nelle nostre  diversità ci troviamo davanti alla fede del Dio unico. Che Dio ci illumini e ci faccia trovare la strada dell’amore e della pace
 
Se torniamo adesso da dove siamo partiti, ci resta da ricordare ai nostri amici di Ceccano, e di ogni altro luogo dell'ecumene cattolico, che l'apostasia è così diffusa che non possiamo non rifarci alle parole che la Madonna pronunciò a La Salette il 19 settembre 1846:

Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesú Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono piú le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi. Sarà durante questo tempo che nascerà l'anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell'impurità; suo padre sarà Vescovo, […] Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo. I demoni dell'aria con l'anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell'aria e gli uomini si pervertiranno sempre piú.  […] Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità. […] Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli , i miei veri devoti […] Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia. Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l'onore di Gesú Cristo.  Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini. La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione.

La parte di messaggio che abbiamo qui riportato, è una traduzione del testo approvato in lingua francese, come riportato nel libro Bénédictions et malédictions, prophéties de la révélation privée di JEAN VAQUIÉ, Dominique Martin Morin Editore, 1987, che, a sua volta, fa riferimento a M. CALVAT, L'apparition de la Très Sainte Vierge sur la montagne de La Salette, coperto dall' Imprimatur di Mons. Zola, Lecce (Italia), 15 novembre 1879, Roma, 1922, Societé St-Augustin.



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