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SAVERIO GAETA, Il Veggente - Il
segreto delle Tre Fontane Adriano Salani Editore S.p.A.: Via
Gherardini 10 - 20145 Milano sito internet: http://www.salani.it/ Recensione
di Don Curzio Nitoglia
pubblicata su https://doncurzionitoglia.wordpress.com/2016/04/20/segreto-3-fontane/ Saverio Gaeta ha scritto un interessante libro intitolato “Il veggente. Il segreto delle tre fontane” (Salani editore, Milano, 2016). L’Autore ha potuto consultare i Diari che Bruno Cornacchiola aveva scritto dal 1947 al 2001, anno della sua morte, custoditi presso l’associazione dei fedeli da lui fondata, e ne svela i contenuti nel suddetto libro. Il 12 aprile 1947 Cornacchiola presso la località delle Tre fontane in Roma, ove San Paolo subì il martirio, ebbe una apparizione della Madonna contenente alcune rivelazioni. Esse (circa una sessantina) son continuate per tutta la sua vita e Cornacchiola stesso le ha trascritte nei suoi Diari. In questo breve articolo riassumo quelle più attuali, che possono aiutarci a capire meglio il terribile periodo che stiamo attraversando. Sono soltanto rivelazioni private. Cornacchiola stesso le ha sottomesse al giudizio dell’Autorità ecclesiastica, che già con Pio XII iniziò ad approvarle. Gli incontri con Pio XII Innanzitutto occorre sapere che il primo quaderno dei suoi Diari, contenente il resoconto della prima apparizione della Madonna, Bruno Cornacchiola lo consegnò a papa Pio XII la notte del 22 luglio del 1947 alla presenza di don Sfoggia, di padre Riccardo Lombardi e di padre Felice Maria Cappello, i quali avevano potuto leggere il messaggio del 12 aprile dietro autorizzazione del Papa. A questo incontro privato ne seguì uno pubblico e ufficiale il 9 dicembre del 1949 (Saverio Gaeta, op. cit., p. 62) in cui il Papa incoraggiò Cornacchiola a fare delle conferenze sulle apparizioni da lui avute. Inoltre il 5 ottobre del 1947 Pio XII benedisse la statua della Madonna riproducente la Vergine apparsa a Cornacchiola e nel 1956 papa Pacelli consentì il culto pubblico, affidando ai francescani minori conventuali la custodia della grotta e della cappella adiacente (op. cit., p. 106). Il contenuto dei messaggi Il contenuto della prima apparizione non era stato reso noto e si trova negli archivi del Sant’Uffizio, ma Cornacchiola ne aveva fatto una copia, depositata negli archivi della sua associazione, della quale il Gaeta (op. cit., p. 59) riporta i principali brani sinora inediti. I Diari consultati da Salvatore Gaeta si trovano presso l’associazione “Schiere Arditi di Cristo Re Immortale” (SACRI) fondata da Cornacchiola. Gli “Arditi di Cristo” si occupano soprattutto di catechesi e non avevano letto i Diari di Cornacchiola, i quali contengono delle rivelazioni sorprendenti e inedite sino a che Saverio Gaeta le ha raccolte nel suo libro. La prima (12 aprile 1947) si trova scritta a mano in un quaderno di una trentina di pagine. I punti più salienti sono i seguenti: “I pastori del gregge non fanno
il loro dovere. Troppo mondo è entrato nella loro anima per dare
scandalo al gregge e sviarlo dalla via. […]. Prima che la Russia si
converta e lasci la via dell’ateismo, si scatenerà una tremenda
e grave persecuzione. Pregate, si può fermare. […].
Allontanatavi dalle false cose del mondo: vani spettacoli, stampe
d’oscenità. […]. Satana è sciolto per un periodo di tempo
e accenderà tra gli uomini il fuoco della protesta. Figli siate
forti, resistete all’assalto infernale. […]. La Chiesa tutta
subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è
infiltrato tra i suoi ministri. […]. Sacerdoti e fedeli saranno messi
in una svolta pericolosa nel mondo dei perduti, che si scaglierà
con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie. […]. Vi
saranno giorni di dolori e di lutti. Dalla parte d’oriente un popolo
forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e
spezzerà le cose più sacre e sante. […]. Il mondo
entrerà in un’altra guerra, più spietata delle
precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna (Roma).
L’ira di satana non è più mantenuta; lo Spirito di Dio si
ritira dalla terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, sarà
lasciata in balìa del mondo. […]. La colpita maggiormente
sarà la Chiesa di Cristo per nettarla dalle sozzure che vi sono
dentro. […]. I sacerdoti saranno calpestati e trucidati, ecco la croce
rotta vicino alla talare dello spogliamento esteriore sacerdotale”
(Saverio Gaeta, op. cit., pp.
80-88).
L’apparizione del 21 febbraio 1948 recita: “Questo dico ai miei figli
sacerdoti: voi state diventando del mondo, spogliandovi del sacro per
dissacrare e abbandonare il sacerdozio. […]. Il mondo ha sete di
verità, ma voi non gli date più l’acqua che disseta” (op. cit., pp. 89-91).
Apparizione del 15 agosto 1949: “Perché non vi allontanate
dal peccato? Il quale vi condurrà nel più atroce degli
smarrimenti. […]. Ciò accadrà specie a coloro che in
questi tempi colmi di peccato vi nascondono i miei richiami, nel tempo
moderno colmo di falsità” (op.
cit., pp. 91-93).
Apparizione del 15 agosto 1958: “Vi sarà un fortissimo
terremoto, che scuoterà tutto il globo terrestre. Non andate in
giro, né mettetevi a dormire se siete in peccato mortale, ma
confessatevi e pentitevi di averlo fatto, e non fatelo più. […].
Il sole si oscurerà, le stelle cadranno, ma non intendete
ciò soltanto nella parte materiale del pensiero: c’è la
parte interpretativa e spirituale e saranno i soli dei superbi e le
stelle degli orgogliosi che cadranno. […]. Fuori della Chiesa
cattolica, apostolica e romana non c’è la salvezza. […]. Amare
tutti non significa tenere un atteggiamento sentimentalista. […]. Non
spogliatevi dell’abito sacerdotale: l’abito richiama, è un segno
celeste” (op. cit., p. 93-95).
Ve ne sono altre ancora. Particolarmente interessante è la visione avuta il 24 febbraio 1968: “Satana regna oramai in tutti i
posti più alti di comando […]. Satana entrerà nei posti
guida della Chiesa. […]. Le tentazioni saranno terribili, il mondo
vivrà in una confusione tale che gli eletti stessi sosteranno
nel dubbio! Non c’è scampo […] tutti vivranno momenti terribili
di guerra, distruzione e di caos politico, religioso e culturale.
Quanti errori e quante eresie serpeggiano in ogni nazione, in ogni
convento. […]. Quello che occorre è l’apostolato individuale non
l’apostolato monopolizzato. […]. Bisogna che si lavori tra le anime
nell’apostolato individuale: chi conosce e sa fare, senza alcuna previa
autorizzazione, deve lavorare” (op.
cit., p. 73).
Il 2 febbraio 1960 la Madonna dice: “Sangue e lacrime, Gesù
sangue, io vostra Madre lacrime; si è perduto il senso esatto
della verità” (op. cit.,
p. 78).
Il 16 aprile del 1987: “Tu devi offrirti vittima per la
conversione e la santificazione dei sacerdoti e religiosi, che hanno
abbandonato la via della dottrina e della morale perdendo la forza
della salvezza e per colpa loro molte anime vanno all’inferno” (op. cit., p. 102).
Il 12 aprile del 1980 (trentatreesimo anniversario dell’apparizione) migliaia di fedeli accorsi alle Tre Fontane poterono assistere dalle 17.50 alle 18.20 al miracolo del sole che si mise a volteggiare come era avvenuto a Fatima il 13 ottobre 1917 (op. cit., p. 119). Il 1° febbraio 1986 Cornacchiola riceve un altro messaggio severo: “Preparatevi figli miei: la mano
non posso trattenerla più! L’ira della giustizia è sopra
di voi ” (op. cit., p. 150).
A pagina 153 del suo libro Saverio Gaeta riporta una annotazione personale di Cornacchiola su un malinteso ecumenismo, che definisce “ecclesiasticamente scorretto”: “Non posso farmi l’idea che tutte
le religioni portano alla redenzione. Tutte le religioni, dicono oggi,
danno la salvezza. Ma allora perché Gesù è venuto,
se già esistevano tante religioni? Gesù dice: ‘Chi crede
in Me sarà salvo’; non chi crede alla sua religione. Se anche i
protestanti si salvano, perché la Vergine mi è venuta a
chiamare e mi ha detto di rientrare nell’Ovile santo, quando poteva
lasciarmi benissimo dov’ero, fra gli avventisti?”.
Il 9 gennaio 1986 Cornacchiola ha un’altra locuzione: “Oggi gli uomini hanno messo
tutte le religioni sullo stesso piano per cui tutte portano a Dio e
tutti si salvano. […]. Allora si salvano anche coloro che non accettano
Gesù?. […]. Contro la Chiesa satana non può far nulla
perché è divina; ma contro le anime che vivono in essa
può molto; anzi presenterà il male sotto la veste morale,
religiosa, politica e sociale. […]. Chiamo tutti alla conversione, ma
per giustizia devo lasciare la mano di mio Figlio: proprio
perché si compia la giustizia ” (op. cit., p. 165-166).
Impressionante è la visione avuta il 7 aprile 1966: “si vede la basilica di San
Pietro che ha la faccia tutta rovinata, la guardiamo e piangiamo” (op. cit., p. 169).
Il 1° agosto 1966: “Mi son trovato davanti
alla chiesa detta della Scala Santa, nella piazza adiacente ove
c’è l’obelisco. Vi era allestita come una sala con vescovi e
cardinali. D’improvviso crolla sopra molti vescovi, cardinali e altri
tutta la facciata della chiesa” (ivi).
Nel messaggio del 1° gennaio 1988 un particolare ammonimento è riservato ai sacerdoti: “Voi state calpestando le mie
pecore e le portate verso la perdizione. Perché non fate
più conoscere la mia dottrina? Perché le mie pecorelle le
portate dove sono erbe secche e cespugli mortali? […]. Io sono stato
ucciso proprio perché la mia dottrina non era la loro (dei
farisei) dottrina. Voi avete chiuso la vostra bocca e le orecchie del
mio gregge. Avete chiusa la porta della mia Chiesa per non entrarvi voi
e non farvi entrare il mio popolo” (op.
cit., p. 171).
Nel 1982 la Madonna dà un ulteriore monito ai sacerdoti (che costerà a Cornacchiola tantissime grane): “essi miseramente girano sicuri
senza segni sacerdotali esterni: non solo vivono nel dubbio della fede,
ma attirano altri a lasciare la fede […] si sono ubriacati del mondo e
del falso modernismo” (op. cit.,
pp. 172-173).
Una delle visioni più toccanti è quella del 28 aprile 1986. Cornacchiola si trova in piazza San Pietro e la Madonna gli dice: “anche se chi dà un ordine
ti sembra che sbagli, tu sei tenuto ad obbedire, a meno che
quest’ordine tocchi la fede, la morale e la carità. Allora no!” (op. cit., p. 174).
Il 12 novembre 1986 la Madonna gli mostra una scena terrificante: “vedo molti sacerdoti con la loro
talare e religiosi e religiose con il loro saio: tutti in fila e degli
aguzzini che li spingono e trascinano uno alla volta su un palco di
legno. Li facevano inginocchiare e chiedevano loro: ‘Getta l’abito’.
Alla risposta ‘No!’ gli prendevano la testa e gliela mettevano su un
ceppo e lì venivano decapitati dal boia che aveva una scure” (op. cit., p. 174-175).
Una delle visioni più attuali mi sembra quella del 18 luglio 1996: “Specialmente tanti miei figli
sacerdoti, e anche più in alto, facilmente cadono nella braccia
di satana come foglie secche che cadono da un albero al soffio del
vento” (op. cit., pp. 181-182).
Il 4 giugno 1964 la Madonna aveva dettato a Cornacchiola una richiesta per “salvare l’umanità dal
diluvio di fuoco” (op. cit.,
p. 183).
Il 1° gennaio 1988 il veggente riceve una rivelazione che dischiude le porte del futuro: “Avete degli esempi, Sodoma e
Gomorra: non si pentirono, non fecero penitenza e conoscete quello che
la giustizia ha fatto di loro. […]. Se non vi convertirete ferro e
fuoco scenderà sopra di voi. […]. Quello che voi chiamate pace
non è altro che inganno perché manca la conversione e
tutto si sta preparando per una satanica guerra” (op. cit., p. 187).
Un’altra apparizione attualissima è quella del 14 agosto 1999: «La Vergine mi fa vedere
religiosi e religiose, sacerdoti, vescovi, cardinali e mi dice: “Sono
sordi e stolti! Vedono i segni che sono un richiamo, ma non riflettono
sopra questa realtà. […]. Negano Dio uno e trino e si fanno
orgogliosamente essi stessi dio”» (op. cit., p. 195).
Il 13 marzo del 2000 la Madonna gli dice: “la salvezza non è riunire
tutte le religioni per farne un ammasso di eresie e di errori, ma
convertitevi per l’unità di amore e di fede” (op. cit., p. 204).
La notte del 31 dicembre 1984: “Mi sento trasportare nel centro
di Roma e precisamente a piazza Venezia. Lì c’è una folla
radunata che gridava: ‘Vendetta!’. Scorreva molto sangue in tutto il
mondo, tutto il mondo imbrattato di sangue. Improvvisamente tutta
quella gente si mette a gridare: ‘Tutti a San Pietro!’ e continuavano a
gridare: ‘Vendetta!’. Sul piazzale all’interno del colonnato c’erano il
papa, i cardinali, i vescovi e i sacerdoti. Tutti piangevano.
Meraviglia: erano scalzi e la Madonna che grida. ‘Fate penitenza!’ ” (op. cit., p. 207).
Il 21 luglio 1998: “Ho sognato che musulmani
circondavano le chiese e chiudevano le porte e dai tetti gettavano
benzina e davano fuoco, con dentro i fedeli in preghiera e tutto andava
a fuoco” (op. cit., p. 210).
All’alba del 10 febbraio 2000 un altro sogno angoscioso: “Mi trovo a San Pietro […] una
folla di barbari correva dentro la basilica uccidendo chiunque
incontrava. […]. Tutti i sacerdoti presenti erano con l’abito talare,
ai lati del sagrato i vescovi erano a sinistra i cardinali a destra e
pregavano in ginocchio col viso a terra” (op. cit., p. 210).
11 marzo 1970 “che brutta notte ho passato. Un
sogno mi ha tenuto in apprensione tutta la notte. Il Papa circondato da
cardinali e vescovi che gridavano verso di lui dicendogli parole
rivoluzionarie. […]. Il Papa viene preso e scaraventato dentro un
pozzo” (op. cit., p. 217).
Quella del 21 settembre 1988 è la più interessante: “Quello che ho sognato non si
avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non
permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al
posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano
le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel
vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine” (op. cit., p. 218).
Il 4 gennaio 1992: “I cristiani si combattono
perché non hanno più un capo che li guidi” (op. cit., p. 219).
Il 26 gennaio 1996: “Questa notte ho visto la
basilica di San Pietro andare a fuoco” (op. cit., p. 220).
Il 31 dicembre 1990 Maria gli confida: “Falsi profeti, che cercano con
tutti i mezzi di avvelenare le anime cambiando la dottrina di
Gesù in dottrine sataniche; e toglieranno il Sacrificio della
croce che si ripete sugli altari del mondo” (op. cit., p. 221).
Il 12 marzo 1983 la Madonna della Rivelazione dice a Cornacchiola: “Il pericolo è alle porte,
una guerra atomica, se non si fa come ho detto, è inevitabile.
[…]. Parlo a tutti, l’atomica è pronta, gli uomini senza
coscienza minacciano di usarla e il pericolo è sempre più
vicino di quanto non pensiate” (op.
cit., p. 223).
Il 13 luglio 1998: “Questa notte ho sofferto molto
in sogno. C’era la guerra e gli stranieri invadevano l’Italia” (op.
cit., p. 226).
Conclusione Saverio Gaeta conclude: “So bene che queste pagine potranno innescare contestazioni e polemiche, accuse di sensazionalismo e insinuazioni di ‘preconciliarismo’. Ma se le ispirazioni a Cornacchiola provenivano realmente dal Cielo, come personalmente ritengo, è certamente opportuno che vengano rese note al grande pubblico, sottraendole all’oscurità di qualche polveroso archivio della Santa Sede” (op. cit., p. 229). 20 aprile 2016 (torna su)
giugno 2016 |