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FÉLIX SARDÁ Y SALVANY, Il liberalismo è
peccato
- Edizioni Radio Spada, Castelnovo di Sotto, 2016,
pp. 246, € 15,90. Edizioni
Radio Spada, via Gramsci, 28, 42024 Castelnovo di Sotto (RE) - Tel:
366.2949035 - Posta elettronica: edizioniradiospada@gmail.com Ecco un libro vecchissimo eppure
nuovissimo, se si pensa che si è giunti al punto di considerare
il “liberalismo” quasi come sinonimo di conservatorismo, se non
addirittura di tradizionalismo; tanto la degenerazione del pensiero
moderno è scesa in basso!
INDICE Prefazione di Piergiorgio Seveso Prefazione del Traduttore italiano Introduzione dell’Autore I. Esiste oggidì qualcosa che ha nome di liberalismo? II. Che cosa è il liberalismo? III. Se è peccato il liberalismo, e qual peccato? IV. Della singolare gravità del peccato di liberalismo V. Dei varii gradi del liberalismo VI. Del così detto liberalismo cattolico o cattolicismo liberale VII. In che consiste probabilmente l’essenza o ragione intrinseca del così detto cattolicismo liberale VIII. Ombra e penombra, ossia ragione estrinseca di questa setta cattolico-liberale IX. Di un’altra distinzione importante, ossia del liberalismo pratico e del liberalismo speculativo X. Se il liberalismo di ogni tinta e di ogni foggia sia stato formalmente condannato dalla Chiesa XI. Dell’ultima e più solenne condanna del liberalismo per mezzo del Syllabus XII. Di qualche cosa che parendo liberalismo non lo è, e di qualche cosa che lo è sebbene nol paia XIII. Note e commentarii alla dottrina esposta nel capitolo precedente XIV. Se sia lecito per tanto, o no, al buon cattolico accettare in buon senso la parola liberalismo, e in buon senso altresì gloriarsi di esser liberale XV. Una semplicissima osservazione che finirà di porre la questione nel suo vero punto di vista XVI. Se oggimai possa darsi buona fede in fatto di liberalismo? XVII. Di varie maniere con che senza esser liberale, può tuttavia un cattolico farsi complice del liberalismo XVIII. Dei segni o sintomi da’ quali si può arguire se un libro, un periodico o una persona siano infetti o solamente infarinati di liberalismo XIX. Delle principali regole di prudenza cristiana che il cattolico dabbene deve osservare nel suo tratto coi liberali XX. Quanto sia necessario schivar le letture liberali XXI. Della sana intransigenza cattolica per opposizione alla falsa carità liberale XXII. Della carità in ciò che concerne le cosiddette forme della polemica, e se in questo hanno ragione i liberali contro gli apologisti cattolici XXIII. Se sia conveniente, combattendo l’errore, combattere e sfolgorare chi lo sparge e difende XXIV. Si scioglie una obbiezione a prima vista grave contro la dottrina de’ capitoli antecedenti XXV. Si conferma il detto testé con un articolo molto calzante della Civiltà Cattolica XXVI. Continua il bello e stringente articolo della Civiltà Cattolica XXVII. Se vi sono o possono essere nella Chiesa alcuni ministri di Dio infetti dell’orribile contagio del liberalismo XXVIII. Come si deve governare il cattolico sincero con questi ministri di Dio infetti di liberalismo? XXIX. Che s’ha a pensare delle relazioni che il Papa mantiene co’ governi e con persone liberali XXX. Qual sia il pendìo, onde più spesso un cattolico scivola nel liberalismo XXXI. Cause permanenti del liberalismo nella presente società XXXII. Quali sono i rimedii più efficaci ed opportuni da applicarsi ai popoli schiavi del liberalismo XXXIII. Di un chiarissimo contrassegno d’onde si scorgerà di leggieri quali cose procedono da spirito schiettamente cattolico, e quali da spirito o poco o molto liberale XXXIV. Quali sono i buoni periodici e quali i cattivi. Che conto si dee fare del buono che contiene un cattivo periodico, e per converso del cattivo in che può trascorrere un periodico buono XXXV. Se talora possa raccomandarsi l’unione tra cattolici e liberali per un fine comune, ed a quali condizioni XXXVI. Se sia o no indispensabile far ricorso ogni volta al giudizio concreto della Chiesa e de’ suoi pastori, per sapere se qualche scritto o persona si debbono rigettare e combattere come liberali XXXVII. E che mi dite voi della orribile setta del laicismo che da poco tempo in qua, a detta di alcuni, fa tante stragi nel nostro paese? XXXVIII. Se è più conveniente difendere in astratto le dottrine cattoliche contro il liberalismo, o difenderle per mezzo di un ceto o partito che le personifichi XXXIX. Se sia esagerazione il non riconoscere come partito perfettamente cattolico altro che quell’uno che è radicalmente antiliberale XL. Si dà di passaggio una spiegazione ben chiara e semplice di un lemma da molti mal inteso della Revista Popular XLI. Un’osservazione molto pratica e degna d’attenzione intorno al carattere apparentemente distinto che offre il liberalismo ne’ diversi paesi e ne’ diversi periodi storici di uno stesso paese XLII. E che cosa, rispetto al liberalismo, dite della tesi e della ipotesi, onde tanto si parlò eziandio in questi ultimi tempi? Epilogo e conclusione Condanna del liberalismo ne’ suoi tre gradi di liberalismo radicale; di liberalismo moderato; e liberalismo cattolico o cattolicismo liberale Postfazione. Demonologia del liberalismo di Orazio Maria Gnerre (torna su)
Agosto 2016 |