QUESTE MIE RIME



 

Prof. Luciano Pranzetti, Queste mie rime, edizione in proprio, 2023, pp. 72, presso l'Autore: lucianopranzetti@gmail.com



(dalla Dichiarazione dell'Autore)

Da molto tempo frullavami nella testa il proposito di allestire una definitiva, ordinata e completa silloge delle mie poesie, sia quelle edite nel 1997 - La corona di lauro - che le altre, composte nel corso di questi anni, ma ancora sonnecchianti e mute. Il primitivo progetto scandiva una trilogia di corone di cui la prima sopra citata, con le altre due, “la corona di mirto” e “la corona di quercia” rispettivamente celebrative dell'amore - che tale simboleggia il mirto, arbusto di Venere - e delle virtù eroico/civili - che tali simboleggia la quercia, albero sacro a Giove.

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E allora, stanti così le cose, ho deciso, in tutta placidezza, di dar vita a quel proposito con l'adunata, in un unico volume, delle inedite composizioni e soltanto di alcune tratte da “La corona di lauro” e, quindi, non tutte poiché la saggezza, acquisita con l'età, mi ha scoperto il lato non più condivisibile di alcune liriche.

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Il lettore avrà agio di scorrere versi e rime ad ornamento di svariati temi, dall'intimistico al religioso, dal descrittivo all'elegiaco e all'ironico, dal romantico all'encomiastico confezionati nelle forme classiche e modellati da genuino lessico italico, tanto aulico che dialettale.

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<>Ciò detto, non mi resta che augurare buona lettura sperando tanta benevolenza nei confronti di chi si espone ad esternare pensieri, sentimenti, aspetti e circostanze della propria vita, al netto della pur minima presunzione di sentirsi o promuoversi un'eccellenza. C'è la consapevolezza, tuttavia, di aver prodotto cose se non interessanti almeno “belle”, e ciò vale intima soddisfazione che si lega, per ovvio rimando, alla mia datata docenza durante la quale, tra i molteplici indirizzi formativi, ferveva l'insegnamento al Bello incastonato sia nella dimensione astratta, platonica che nella concretezza del sensibile.
Se sono riuscito in questo intento vogliate, o lettori, elargirmi un sorriso, diversamente vi avessi arrecato noia, perdonatemi ché, per dirla alla Manzoni, non l'ho fatto apposta.

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aprile 2023