TEOLOGICA
La rivista della nuova evangelizzazione, via Brenari, 24/c - 33100 Udine, tel. e fax 0432-29.41.77



 

Di nuova pubblicazione anche Teologica, La rivista della nuova evangelizzazione, di cui abbiamo sottomano il n° 3, maggio-giugno '96
Un articolo di don Ivo Cisar Spadon tratta dell'ultima delle novità “esegetiche”: la nuova versione in volgare del Pater noster; pare che fino ad oggi lo abbiamo recitato, per duemila anni, senza poterlo veramente comprendere.

Ancora sull'esame “scientifico” della Santa Sindone, si sofferma un altro articolo, che riporta le dichiarazioni di diversi studiosi a sostegno della sua autenticità. 

Ci viene in mente che il card. Ballestrero avrebbe fatto meglio a preoccuparsi delle petizioni inascoltate dei fedeli della sua Diocesi, piuttosto che ad industriarsi per fare tagliuzzare la Santa Sindone. 

Mario Parodi ha incontrato Jean Guitton e riporta il colloquio avuto con lui. Jean Guitton, che partecipò ai lavori del Concilio Vaticano II, si dimostra ottimista in relazione alla crisi che sta attraversando la Chiesa Cattolica, ma sembra proprio che il suo ottimismo si basi principalmente sulle promesse di Nostro Signore, prescindendo dai comportamenti attuali del clero e dei fedeli. Peraltro, è significativo che egli sottolinei che «il “trionfo” della fede non va inteso in senso quantitativo, bensí qualitativo»; cosa questa che la dice lunga sulla fiducia accordata alla buona volontà di preti e laici. 

Francesca D'Angelo ha intervistato l'antropologa Cecilia Gatto Trocchi sui rapporti tra sétte e famiglia, ricavandone un quadro poco rassicurante. 

La cosa strana è che le considerazioni espresse in relazione alle sétte, possono benissimo esprimersi in relazione alla cosiddetta vita ordinaria delle nostre società desacralizzate, senza dover ricorrere nella solita supervalutazione di un fenomeno (quello delle sétte) che, prima di essere eversivo è funzionale a questa nostra società. 

A cura di R. V. troviamo la 2a parte di un importante studio di carattere liturgico sul significato del rivolgersi a Dio in ginocchio. La genuflessione, di antica memoria, dà fastidio ai moderni, come dà loro fastidio qualunque espressione umana di sottomissione a Dio: meglio rivolgersi a Lui come un amico, magari con la tranquilla possibilità di poterne fare a meno quando si è troppo presi dagli impegni di lavoro o dagli impegni mondani. Potenza della libertà! 

Sante Ottaviani parla a lungo di un convegno tenutosi a Macerata dal 17 al 19 novembre 1995, a cura del CICAP di Voghera, sulla inattandibilità dei fenomeni paranormali
Inutile dire che si tratta dei soliti personaggi, tutti scientificamente ferrati e, inevitabilmente, tutti religiosamente superficiali. Abbiamo l'impressione che a furia di cercare sostegni “scientifici” per smascherare la comune dabbenaggine del paranormale, dietro cui si rifugiamo spesso i furbastri di ogni tipo, si finisca per cadere dalla padella nella brace: dando un eccessivo credito alla miscredente superficialità dello “scientismo”, dietro cui si annidano, parimenti, altre categorie di furbi. 

Don Curzio Nitoglia presenta un interessante studio sul  B'naï B'rith di Emmaneul Ratier: Misteri e segreti del B'naï B'rith: libro pubblicato in italiano a cura del Centro Librario Sodalitium (Loc. Carbignano, 36 - 10020 Verrua Savoia). L'Ordine dei Figli dell'Alleanza (B'naï B'rith) è una delle tante organizzazioni paramassoniche partorite dalla fervida e tortuosa immaginazione del puritaneismo americano, solo che in questo caso di tratta di ebrei americani. Ritroviamo tutti gli ingredienti pseduo-mistico-religiosi di pretesa di salvazione del mondo e tutta la solita super-efficienza organizzativa americana, che aspira, e a volte ci riesce, a controllare tutte le cose del mondo. 
Sono molto interessanti i richiami storici e di cronaca, soprattutto in relazione ai rapporti intercorsi tra il B'naï B'rith, il sionismo e certe gerarchie vaticane, non si sa mai abbastanza dei retroscena della storia e della cronaca apparente. 
Notiamo solo che questi studi, molte volte, sono affetti da una eccessiva preoccupazione “complottista”, che finisce col regalare piú importanza di quella che meritano a certi specifici fenomeni di autoesaltazione umana, che andrebbero invece inquadrati in un piano di sovversione molto piú generale; nel quale, comunque, essi svolgono certamente la loro piccola parte. 

Il fascicolo è completato da altri articoli sulla importanza della presenza femminile in seno al Cattolicesimo e da alcune riflessioni sul Mistero delle Lacrime della Madonnina di Civitavecchia
Ci colpisce sempre l'attenzione, anche inavvertita, che si finisce con l'accordare ai luoghi comuni del mondo laico: la donna, ecco è presente anche nel Cattolicesimo; dimenticando spesso che, contrariamente a quanto avviene per la morale laica, che ha sempre “usato” la donna e la continua ad usare, la figura femminile trova posto come uno dei fondamenti stessi della Rivelazione: in Maria Santissima Madre di Dio, che per il cristiano è simbolo ed esempio per tutti i fedeli, femmine e maschi. Forse si resta traditi, a volte, per voler seguire troppo da presso le prese di posizione strumentali di papa Giovanni Paolo II. 

(12/96) 
 
 

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