I PIU' BEI TESTI SULLA VERGINE MARIA


a cura della Fraternità San Pio X


Inno Akathistos

alla Madre di Dio


Icona dell'Inno Akathistos

Pubblicato dalla FSSPX il 9 luglio 2022


Avvertenza

Pubblichiamo il seguente testo seguendo quello pubblicato in francese dalla Fraternità. Tuttavia, ci siamo permessi di apportare qualche aggiustamento sulla base del testo italiano dell'Inno, che abbiamo provveduto a pubblicare a parte



Akathistos è il termine greco che sta ad indicare il non stare seduti - A-Kathistos -; quindi l'inno si canta o si recita in piedi, in omaggio alla Madre di Dio.
Il testo è stato trasmesso senza autore; tuttavia, la versione latina redatta dal vescovo Cristoforo di Venezia intorno all'anno 800, lo attribuisce a San Germano, Patriarca di Constantinopoli dal 715 al 729.

Il testo è costituito da una serie di contemplazioni dei misteri di Maria, evocati ciascuno da una antifona seguita da delle acclamazioni. In altre parole richiama la composizione del nostro Rosario. Per la varietà delle acclamazioni il testo può essere considerato come una serie di litanie.

L'inno è composto da 24 oikoi (stanze), numero pari alle lettere dell'alfabeto greco, con ognuna delle quali incomincia ogni stanza.


Oikos I. - Il più eccelso degli Angeli fu mandato dal Cielo per dire “Ave” alla Madre di Dio; e, colpito dallo stupore nel vedere che a quella parola immateriale il Signore si incarnava, davanti alla Madre di Dio acclamava così:

Ave, per Te la gioia risplende;
Ave, per Te il dolore s'estingue.
Ave, salvezza di Adamo caduto;
Ave, riscatto del pianto di Eva.
Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;
Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli.
Ave, in Te fu elevato il trono del Re;
Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.
Ave, o stella che il Sole precorri;
Ave, o grembo del Dio che s'incarna.
Ave, per Te si rinnova il creato;
Ave, per Te il Creatore è bambino.
Ave, Sposa inviolata!
 

Oikos II. Desiderava la Vergine capire il mistero e al nunzio divino chiedeva: «Potrà il verginale mio seno mai dare alla luce un bambino? Dimmelo!» E Quegli riverente acclamandola disse così:

Ave, Tu guida al superno consiglio;
Ave, Tu prova d'arcano mistero.
Ave, Tu il primo prodigio di Cristo;
Ave, compendio di sue verità.
Ave, o scala celeste per la quale scese l'Eterno;
Ave, o ponte che porti gli uomini al cielo.
Ave, dai cori degli Angeli cantato portento;
Ave, dall'orde dei dèmoni esecrato flagello.
Ave, la Luce ineffabile hai dato;
Ave, Tu il «modo» a nessuno hai svelato.
Ave, la scienza dei dotti trascendi;
Ave, al cuor dei credenti risplendi.
Ave, Sposa inviolata!


Oikos III. Con in grembo il Signore premurosa Maria ascese e parlò a Elisabetta. Il piccolo in seno alla madre sentì il verginale saluto, esultò, e balzando di gioia cantava alla Madre di Dio:

Ave, o tralcio di santo Germoglio;
Ave, o ramo di Frutto illibato.
Ave, coltivi il divino Cultore;
Ave, dai vita all'Autor della vita.
Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie;
Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni.
Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare;
Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.
Ave, di suppliche incenso gradito;
Ave, perdono soave del mondo.
Ave, clemenza di Dio verso l'uomo;
Ave, fiducia dell'uomo con Dio.
Ave, Sposa inviolata!