Qualcuno dovrà pur dirlo
di G. L. G.

A PROPOSITO DI LEGGE DI DIO,
LEGGI DI CESARE, E COMPITI DELLA GERARCHIA.





Il Parlamento Europeo ha recentemente approvata una direttiva comunitaria, (da incorporare nelle legislazioni nazionali), che consente la sperimentazione "scientifica" (sic) sull'embrione umano. 
Ecco un degno coronamento delle leggi che consentono l'aborto procurato e l'espianto di organi vivi a cuore battente e sangue circolante da persone in cosiddetta "morte cerebrale". 

Si delineano sempre piú chiaramente i lineamenti e i progressi di uno Stato demoniaco in cui tutto ciò che è male davanti a Dio sarà, prima, lecito e, poi, obbligatorio. 
L'uccisione dei corpi, (prima e dopo la nascita), in nome di un ipocrita buonismo, si accompagna alla corruzione delle anime, (del fanciullo e dell'adulto), in nome di una falsa libertà, attraverso l'immoralità e l'irreligiosità, assurte a valori, insegnate e imposte dallo Stato. 

Come Cattolici, cittadini, nostro malgrado, di questo Stato che non abbiamo contribuito a creare, gradiremmo che la Gerarchia ci illuminasse, per tempo, su cosa ci è moralmente lecito fare o non fare per difendere vita ed anima nostre. 

Se dovessimo subire, ed andare al macello, materiale e spirituale, senza reagire fisicamente, magari in nome della obbedienza e del rispetto dovuti a Cesare e alle sue leggi, ci piacerebbe che la Gerarchia si prendesse la responsabilità di raccomandarcelo eplicitamente. 

Se dovessimo resistere attivamente e ribellarci, affrontando guerra e morte corporale per difendere la Legge di Dio e contrastare le leggi del demonio, ci piacerebbe che la Gerarchia ci assicurasse la sua pubblica benedizione, senza riserve mentali legaliste e pacifiste. 

Quello che non ci piace, e non meritiamo, è il silenzio che ci disarma moralmente e ci lega le mani di fronte al demonio, impedendoci di preparaci alla prova nel briciolo di tempo, e di libertà, che ci rimane. 

(6/98)

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