LA  SPADA  DI  FUOCO  dell'Arcistratega
 

…Le tredici colonie erano da molto tempo uno dei temi principali della letteratura sentimentale e umanitaria. Si vedeva in esse un popolo nuovo, vicinissimo alla natura, tollerante, pio, patriarcale, senz'altra passione che quella del bene, senz'altro fanatismo che quello della virtú. […] Quand'ebbero deciso di separarsi dall'Inghilterra, ci s'appassionò per la confederazione a cui toccava il supremo onore di educare il mondo e di mostrargli il cammino della libertà. La dichiarazione dei diritti, redatta da Jefferson in uno stile da codice morale, fece impazzire gli spiriti belli. Alcuni si fecero quaccheri; altri - e fra i piú nobili - s'arruolarono al séguito di La Fayette negli eserciti repubblicani. […] 
In quel momento, Benjamin Franklin arrivò a Parigi in qualità d'ambasciatore: «Tutto in lui - scrisse un pubblicista - annunciava la semplicità e l'innocenza degli antichi costumi… Aveva abbandonato la capigliatura fittizia». Cioè non portava la parrucca. Lo si accolse con ammirazione ancora maggiore. Ma aveva minore innocenza di quanto non sembrasse. 
Quest'omone scaltro era uno dei principali dignitari della massoneria americana. Appena stabilitosi a Parigi, si mise in contatto coi fratelli di Francia e partecipò attivamente al lavoro d'epurazione e d'unificazione che, dopo parecchie difficoltà, assicurò nelle logge il trionfo degli elementi avanzati e condusse, nel 1780, a stabilir la supremazia e il controllo del Grande Oriente creato nel 1773. D'un tratto, la sua casa di Passy divenne il quartier generale degli agitatori. Egli è il gran sacerdote dei filosofi, il Messia dei malcontenti, il patrono dei fabbricatori di sistemi. […] 
Quando Franklin lascia la Francia, la leggenda degli Stati Uniti è indistruttibile. Il suo successore, Jefferson, non fa che confermarla, e ne deriva tutta una letteratura romanzesca ed enfatica che ripete instancabilmente l'elogio del popolo eletto e della Repubblica modello. Alcuni Americani infastiditi da questi sproloqui protestarono invano: la loro storia era diventata articolo di fede. 
Gli Stati Uniti avevano dato alla dottrina rivoluzionaria ciò che ad essa ancora mancava: l'esempio. 

(PIERRE GAXOTTE, La Révolution française, Parigi, Tallandier, s. d., pp. 69-70).

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