LA SPADA DI
FUOCO dell'Arcistratega
Io vedo bene scioperatissimi ascoltatori, che questa dichiarazione con
cui si annunzia all'uomo, che l'anima sua è immortale, perché
formata ad immagine e somiglianza di Dio immortale, io vedo bene che questo
annunzio tanto glorioso e confortatore per l'uomo, vi affligge e vi dispera,
perché abituati e determinati a vivere come porci, non vi resta
altra lusinga che quella di morire porci. Ingolfati sino alla strozza nella
putredine della dissolutezza, nemici dichiarati di Dio, perché ricalcitranti
alla legge di Dio, disertori della sua chiesa, e ribelli e traditori dei
vostri príncipi, condannati e perseguitati dal verme che rode senza
posa la vostra depravata coscienza; imbrividite, indirizzando lo sguardo
al di là del sepolcro, e desiderate che la morte sia il termine
della vostra scellerata esistenza, perché con l'ultimo vostro crepito
il conto dell'iniquità sia saldato, e di voi resti soltanto il fetore
delle vostre azioni e lo scandalo del vostro nome. Ma è vana la
lusinga della vostra depravazione, e per quanto possiate adoperarvi a vivere
da bestie, la grazia di essere vere bestie non vi verrà conceduta
giammai. Sarete dunque uomini eternamente a vostro marcio dispetto, e poiché
siete condannati a morire da uomini, la morte operando tutto il contrario
del vostro desiderio e del vostro gusto, dissolverà quella carne
che voi vorreste immortale per tuffarla perennemente nelle fogne della
corruzione e del peccato, e conserverà eternamente quello spirito
contumace che voi vorreste distruttibile e perituro per sottrarlo all'ira
e alla vendetta provocata di Dio. Perirà dunque sí perirà
nel putridume della tomba quella lingua sacrilega che ha vomitato a gorghi
l'oscenità, l'empietà e la bestemmia, perirà quella
mano intrisa nel sangue dei re e fabbricatrice delle gloriose giornate,
e quella mano ancora che con l'infamia di scritti avvelenati ha contaminata
e sommossa la terra; perirà quel cuore prostituito a tutte le passione
malvage, e perirà quel pazzo cervello, in cui si sono lavorati i
piani di guerra contro l'Eterno; ma lo spirito animatore di quelle membra
e reo di tutti i loro misfatti, non discenderà nel sepolcro con
esse, né perirà nella dissoluzione del corpo; e nell'atto
in cui la morte lo scompagnerà provisoriamente dalla sostanza carnale
incomincierà per esso un'altra vita o piuttosto un altro ordine
di esistenza.
(MONALDO LEOPARDI, Prediche recitate al popolo liberale da Don Muso
Duro curato nel paese della verità e nella contrada della poca pazienza,
1832, ristampato con un saggio introduttivo di S. Viale da Il Cinabro,
via Crociferi, 54, 95124 Catania, tel./fax 095-322150, Catania 1995, pp.
29-30).
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