MEDITAZIONI
1 - Il Signore ha sempre manifestato agli uomini i tesori della
sua sapienza e del suo spirito, ma li svela ancor maggiormente oggi in
cui la malizia discopre di piú il suo volto.
2 - O Signore, Dio mio, chi ti cercherà con amore puro
e semplice senza trovarti molto conforme ai suoi gusti e ai suoi desiderii,
poiché tu per primo ti mostri e vai incontro a coloro che ti desiderano?
3 - Anche se per gli uomini di buona volontà la via è
facile e leggera, chi cammina progredirà poco e con fatica, se non
avrà gambe buone, coraggio e insistenza tenace in essa.
4 - È meglio starsene carico vicino a un forte che essere
senza peso presso un debole. Quando sei carico, te ne stai vicino a Dio
che è la tua forza, il quale infatti sta con i tribolati; quando
sei senza peso, te ne stai presso di te, che sei la tua stessa debolezza.
La virtú e la forza dell'anima crescono e si fortificano nei travagli
della pazienza.
5 - Colui che vuole restare solo senza il sostegno di un maestro
e di una guida, è come un albero solo e senza padrone in un campo,
i cui frutti, per quanto abbondanti, verranno colti dai passanti e non
giungeranno quindi alla maturità.
6 - L'albero coltivato e custodito con cura dal suo padrone dà
i suoi frutti al tempo sperato.
7 - L'anima virtuosa, ma sola e senza maestro, è come
il carbone acceso ma isolato, il quale invece di accendersi si raffredderà.
8 - Chi cade da solo, solo resta nella sua caduta e tiene in
poco conto la propria anima, poiché l'affida a sé solo.
9 - Se dunque non temi di cadere da solo, come presumi di rialzarti
da solo? Ricordati che due persone congiunte hanno piú forza di
una sola.
10 - Chi cade con un peso addosso, difficilmente si rialzerà
con il suo peso.
11 - Chi cade perché è cieco, come cieco non si
rialzerà da solo, e se vi riuscirà, si incamminerà
per una via non giusta.
12 - Dio desidera da te piuttosto il piú piccolo grado
di purezza di coscienza che tutte le opere che tu potrai compiere.
13 - Dio preferisce in te il minimo grado di obbedienza e di
sottomissione a tutti quei servizi che tu pensi di rendergli.
14 - Dio stima di piú in te l'inclinazione all'aridità
e alla sofferenza per amor suo, che tutte le meditazioni, le visioni e
le consolazioni spirituali che tu possa avere.
15 - Rinnega i tuoi desiderii e troverai quello che il tuo cuore
desidera. Che sai tu se il tuo appetito è secondo Dio?
16 - O dolcissimo amore di Dio, mal conosciuto! Chi ne scoprí
le sorgenti, ha trovato riposo.
17 - Anche se rimani fra l'amarezza, non cercare di compiere
la tua volontà poiché, compiendola, ti sentirai doppiamente
amareggiato.
18 - L'anima che nel suo cammino verso Dio trova in sé
il piú piccolo desiderio di cosa del mondo, ha una impurità
e una imperfezione maggiore che se fosse carica di tutte le turpi e moleste
tentazioni e tenebre possibili, purché la sua volontà rifiuti
di acconsentirvi. Anzi, costei può allora accostarsi con confidenza
a Dio per compiere il volere di Sua Maestà che dice: Venite
a me, voi che siete affaticati e stanchi, e io vi ristorerò
(Mt., 11, 28).
19 - Piace di piú a Dio quell'anima la quale con aridità
e travaglio si sottomette a quanto è ragionevole, che quella la
quale, mancando in ciò, compie tutte le sue azioni in mezzo alle
consolazioni.
20 - A Dio piace di piú un'azione, per quanto piccola,
fatta di nascosto e senza il desiderio che sia conosciuta, che mille altre
compiute con il desiderio che siano vedute dagli uomini. Infatti a colui
che agisce per Dio con purissimo amore, non solo non importa di essere
veduto dagli uomini, ma non agisce neppure per essere veduto da Dio; anzi
se questi non dovesse saperlo, l'anima non cesserebbe di rendere a Lui
gli stessi servizi con la stessa allegrezza e con la stessa purezza di
amore.
21 - Un'azione fatta interamente puramente per Dio, con un cuore
puro, crea tutto un regno per chi la fa.
22 - Il passero che si è posato sul vischio, si affatica
doppiamente e nel distaccarsene e nel pulirsi. Soffre del pari in due maniere
chi soddisfa il suo appetito: nel distaccarsene e, una volta libero, nel
purificarsi di quanto di esso gli è rimasto attaccato.
23 - Chi non si lascia trascinare dagli appetiti, secondo la
spirito volerà leggero come un uccello a cui non mancano penne.
24 - La mosca che si posa sul miele, rende impossibile il suo
volo, l'anima, che non vuol rinunciare al sapore dello spirito, impedisce
la sua libertà e la sua contemplazione.
25 - Non ti mostrare alle creature, se nella tua anima desideri
conservare chiara e semplice la faccia di Dio. Piuttosto vuota e distacca
del tutto il tuo spirito da quelle e camminerai sotto la divina luce, poiché
Dio non è simile ad esse.
[SAN GIOVANNI DELLA CROCE, Opere, Avvisi e Sentenze,
Postulazione Generale dei Carmelitani Scalzi, Roma, 1991, pp. 1084-1086.]
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