DUEMILA ANNI:
LA PERSECUZIONE  CONTINUA

(a margine della furia moralista sui preti pedofili)
 

Chiusa la Settimana Santa, possiamo volgerci a considerare il gran baccano che si sta facendo contro la Chiesa per aggiungere altri colpi al lavoro di demolizione che da diversi secoli, in maniera “scientifica”, è in atto per cercare di abbattere l'opera di Cristo.

Molti fedeli sono sconcertati e confusi, e si stupiscono delle tante notizie che vengono diffuse da tutti i mezzi di comunicazione. Tanti sono sorpresi dalla veemenza delle accuse e dalla loro portata.
Com’è possibile che il mondo si accanisca in questo modo? Si chiedono.

In realtà il mondo non si accanisce affatto contro la Chiesa e il Papa, oggi più di ieri.
La storia è cominciata da subito, Cristo vivente.
Gli Ebrei e il Diavolo in persona hanno fatto di tutto per vanificare, invano, ovviamente, la missione del Figlio di Dio. Ma la volontà di Dio Onnipotente non potrà mai essere minimamente scalfita, né distratta, dalle mire degli uomini di poca fede e del loro ispiratore: “Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede”, come ricorda San Pietro (1Pt 5,8-9).

La stessa storia è andata avanti per duemila anni, sempre con una aumentata accelerazione e con una ampliata portata. E andrà ancora avanti, e sempre peggio, fino alla Parusia. Fino al trionfo illusorio dell’Anticristo che, d’un sol colpo, verrà schiacciato dal calcagno della Vergine Santa.
Sta scritto: «E io ti dico che sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa» (Mt. 16, 18).
Questa promessa non è vana, perché non è una promessa consolatoria, ma una certezza che è tale fin dall’inizio del tempi. Non è una promessa occasionale rivolta a Pietro, ma una rivelazione del disegno della Divina Provvidenza.

Sono tanti i fedeli di Cristo che si chiedono com’è possibile che dei preti si siano potuti macchiare di certe infamie, ed hanno ragione a rimanerne perplessi. Ma non bisogna dimenticare che la Chiesa dura da duemila anni, nonostante il mondo e nonostante i preti. In duemila anni ci sono stati non pochi preti indegni, insieme con vescovi e cardinali e papi, ma non per questo la Chiesa ne ha minimamente risentito nella sua santità.
Perché la Chiesa è la Sposa di Cristo, non l’assemblea di condominio degli iscritti nei registri parrocchiali. La Chiesa è santa perché è informata essenzialmente dalla volontà di Dio, non dalla mala volontà degli uomini.

Vi è un passo interessante del card. Journet: «Tutte le contraddizioni sono eliminate, se si capisce che i membri della Chiesa peccano, ma in quanto tradiscono la Chiesa: la Chiesa non è dunque senza peccatori, ma è senza peccato. Le sue frontiere, precise e vere, circoscrivono solo ciò che è puro e buono nei suoi membri, giusti e peccatori, assumendo dentro di sé tutto ciò che è santo, anche nei peccatori, e lasciando fuori di sé ciò che è impuro, anche nei giusti. Nel nostro proprio comportamento, nella nostra propria vita, nel nostro proprio cuore si affrontano la Chiesa e il mondo. Il Cristo e Belial, la luce e le tenebre. La Chiesa divide dentro di noi il bene e il male: prende il bene e lascia il male. I suoi confini passano attraverso i nostri cuori» (riportato in Card. Biffi, Che cos’è la Chiesa, in Il Timone, n° 91, marzo 2010, p. 49).
Questo passo ci aiuta a riflettere sul significato vero di tanto baccano intorno alle malefatte di certi preti, e ci aiuta a riflettere secondo le categorie della nostra Santa Religione, da non confondere con le categorie del mondo che, per sua natura, è soggetto al suo principe: Il Principe di questo mondo (Gv. 12, 31).
Ma nonostante il suo darsi tanto da fare, il gran baccano sollevato, «Il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me» (Gv. 14, 30). E lo stesso Gesù, ammonendo gli Ebrei del tempio, ricorda anche a noi: « Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non è della verità, perché non vi è verità in lui» (Gv. 8, 43-44).

Quante accuse dovremo ancora sentire e quanto dileggio dovremo ancora subire, noi cattolici?
Tante, non si sa quante, come non si sa quante delle cause di tante sventure mondane saranno da ricercare tra gli uomini che stanno fuori o dentro la Chiesa.
Si sa per certo invece che: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli» (Mt. 5, 11-12).
Perché di questo si tratta, in realtà, della ininterrotta persecuzione contro i fedeli di Cristo, attuata con ogni mezzo, con ogni appiglio, con ogni malizia.

Non facciamo del vittimismo, che sarebbe puerile ed epidermico, ma guardiamo con distacco a questo mondo sommerso dalla lordura, che trova modo di compensare le proprie porcherie andando alla ricerca delle colpe degli uomini di Chiesa, per additarle come fossero le uniche presenti in questo mondo. Un mondo dove il più pulito ha la rogna. Un mondo che si compiace di ogni aberrazione e di ogni nefandezza, per poi scandalizzarsi per la pagliuzza nell’occhio dell’altro.

A questo proposito abbiamo letto un pertinente articolo di Francesco Agnoli che abbiamo riprodotto e che invitiamo a leggere.

In questa valle di lacrime, abbiamo solo da pregare il Signore perché salvi la Chiesa dalle conseguenze delle colpe degli uomini di Chiesa e possiamo farlo dedicando a questo scopo una o più decine del Santa Rosario.

Abbiamo anche approntato una pagina con le preghiere per la Chiesa e per il Papa, che è possibile scaricare anche in formato pdf.





aprile 2010

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