RIFLESSIONE A MARGINE DI UNA POLEMICA



di G. L. G.

Nonostante la mancanza di competenza specialistica, si permetta ad un “quidam de populo” di manifestare una certa sua considerazione, a lume di buon senso, circa la polemica fra “Magistero infallibile e Magistero fallibile della Chiesa. ...”, del Prof. E. M. Radaelli e “Il fallibilismo: la protervia teologica ...”, di Fra Leone da Bagnoregio (probabile pseudonimo).
 
E' cosa pacifica che quando è contraddetta da un fatto reale allora ogni argomentazione teorica, per quanto dotta, perde valore .
“Contra factum non valet argumentum” .
 
Il Prof. Radaelli ne tiene conto nel suo studio in quanto prende lo spunto e si basa su fatti che fanno parte oggettiva della storia della Chiesa (fatti specifici, reali, recenti, ben noti, da lui stesso esemplificati ), e poi, argomentando, trae certe conclusioni, conclusioni di cui si assume piena responsabilità non ricorrendo a pseudonimi .
 
Fra Leone parte a priori da premesse opposte alle conclusioni del Prof. Radaelli per imporre un criterio generale di valutazione di ogni fatto che prescinde dal loro contenuto specifico ma si basa, invece, sulla persona che li ha compiuti .
Insomma : “Contra argumentum non valet factum”
 
Chi impersona Fra Leone, se vuole contraddire con metodica valida il Prof. Radaelli, deve riuscire a dimostrare che i fatti su cui il Prof. Radaelli si è basato possono condurre, tramite altre argomentazioni, da valutare, a conclusioni opposte.





febbraio 2015

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