Pellegrinaggio della Tradizione
a
Oropa (BI)

24 settembre 2011


Oltre cinquecento fedeli hanno affollato la Basilica nuova del Santuario di Oropa in occasione della S. Messa tridentina celebrata per il primo pellegrinaggio della Tradizione dell'Italia nord-ovest. 
L'iniziativa ha visto la partecipazione di molti pellegrini provenienti soprattutto dal Piemonte e dalla Lombardia, che si sono ritrovati alle ore 10 di sabato 24 settembre nel grande chiostro antistante il santuario antico. . Erano presenti anche un sacerdote, un religioso ed una religiosa della Fraternità San Pio X con un nutrito gruppo di fedeli provenienti da Montalenghe e dalle cappelle di Torino e Seregno.
Da quì è partita la processione che ha raggiunto la grande chiesa nuova.




Alle ore 11, dopo oltre quarant'anni di oblio, è stata nuovamente celebrata in forma solenne la "Missa in solemnitate Beatae Mariae Virginis de Oropa".
Il coro ha eseguito la Messa gregoriana "cum jubilo" e, fra gli altri, anche l'inno, quasi dimenticato "Maria che dolce nome", composto, proprio ad Oropa, da P. Maggi collaboratore dell'allora Patriarca di Venezia che sarebbe divenuto poi Papa San Pio X.
Ha celebrato don Alberto Secci del clero di Novara che, nella sua omelia, ha ricordato  l'importanza della S. Messa di sempre che finalmente ha potuto rientrare al santuario di Oropa.
Egli ne ha sottolineato il significato sacrificale che ci ricorda il calvario e la Croce, la Croce che tutti noi dobbiamo necessariamente accettare nella nostra vita.
Partendo da queste considerazioni il sermone è passato quindi a rievocare la grande figura di Sant'Eusebio da Vercelli, fondatore di Oropa.
Di lui sono state ricordate le virtù eroiche e l'appassionata difesa della Verità cattolica quando, nel IV secolo, la maggior parte degli ecclesiastici aveva aderito, più o meno esplicitamente, all'eresia ariana.
Come non percepire, in queste parole, un velato riferimento a mons. Marcel Lefebvre?

Il pellegrinaggio si è quindi concluso nel pomeriggio con la recita del S. Rosario davanti alla S. Effige della Madonna bruna. Anche la chiesa antica, per l'occasione, è stata completamente riempita dai moltissimi pellegrini che si sono fermati nonostante la pioggia.



In conclusione don Alberto ha ringraziato tutti i partecipanti ed il Rettore del Santuario che ha autorizzato la celebrazione della S. Messa di sempre. Egli ha rilevato altresì come nel 2020 si svolgerà probabilmente una nuova incoronazione della statua di Oropa. Quest'anno dunque inizierebbe una novena che ci dovrebbe preparare spiritualmente a tale evento. Da ciò si può evincere che il pellegrinaggio verrà probabilmente ripetuto nei prossimi anni.

Marco Bongi



settembre 2011

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