L’incalzante blasfemia
e
la sacrosanta indignazione


(A proposito della
manifestazione
a Milano contro la cristianofobia
)

di Belvecchio

È ormai da diversi anni che si moltiplicano le pubbliche manifestazioni di offesa e di disprezzo per la Santa Religione cattolica. In particolare, perché non ci sia dubbio sull’oggetto del disprezzo, vengono presi di mira Nostro Signore Gesù Cristo e la Sua Vergine Madre, la Santissima Deipara Maria.

Perché accade tutto questo?
Oh… mistero insondabile! Oh… stupore e sorpresa!

Tutto questo accade perché il mondo moderno ha decisamente rifiutato Dio, sostituendolo con la deificazione dell’uomo. E il nuovo uomo-dio non ammette altri dei all’infuori di se stesso!

Chi ha suggerito all’uomo tale capovolgimento del suo stesso essere e tale mutazione del suo destino?
Il demonio… il Principe di questo mondo!

Nessuna sorpresa, quindi… tutto rientra nella logica dell’autodistruzione di se stessi suggerita, logicamente e ineluttabilmente, da Satana… l’unico essere che sulla terra continua compiere scrupolosamente il suo dovere!

Siamo noi che non facciamo il nostro dovere… noi uomini che abbiamo scambiato il cuore con la pancia, che abbiamo scambiato il cervello con la pelle, che abbiamo scambiato la vita eterna con la morte eterna.
Siamo noi cattolici, i credenti nell’Unico Vero Dio, che abbiamo ceduto alle suggestioni diaboliche e abbiamo finito col cercare il connubio con coloro che vivono dell’ebbrezza dell’autosufficienza.

Oggi, con uno scatto d’orgoglio, incominciamo a reagire, perché non ne possiamo più delle continue offese a Dio, a Nostro Signore Gesù Cristo, alla Santa Madre Chiesa, alla Fede, a noi stessi e alle nostre famiglie.

L’ultima goccia di questo stillicidio di fango maleodorante è rappresentato dallo spettacolo indecente, e offensivo per la più semplice delle intelligenze, messo in opera da un tale castellucci, nato in Italia e figlio spirituale di sua maestà cornutissima Satana, il Principe di questo mondo.
Manco a dirlo l’oggetto della blasfemia è il Signore Gesù e in particolare il Suo Santo Volto, sul quale viene scaricata ogni sorta di dileggio e di porcheria, materiale e morale, a partire dal titolo: Sul concetto di volto nel figlio di Dio (si veda la nostra pagina).



Questa goccia forse permette di incominciare a fare un discorso serio sullo stato attuale del mondo e sullo stato attuale della compagine cattolica, non esclusa l’istituzione Chiesa.
Infatti, non è più differibile una riflessione seria sulla reale portata di tutti i moderni discorsi e comportamenti messi in essere all’interno del mondo cattolico da parte dell’attuale Gerarchia. Non perché si tratterebbe dell’unica responsabile, ma perché non si possono più minimizzare le sue responsabilità in relazione, non al mondo, che inevitabilmente è destinato a perire, e anche malamente (solvet saeclum in favilla), ma alla salvezza delle anime dei fedeli.

In effetti, ciò che conta per la Chiesa non è salvare il mondo, e magari per questo blandirlo, ma salvare ogni singola anima affidatale da Dio, e magari per questo riprenderla. E per far questo deve mettere in essere ogni accorgimento per salvaguardare la salute spirituale dei fedeli, dei singoli e delle famiglie. E per far questo deve assolvere al compito di indicare con decisione e con chiarezza ciò che del mondo attuale è tollerabile, ciò che è da rifiutare e ciò che è da condannare, ciò che è bene e ciò che è male per la salvezza delle anime. E questo deve farlo anche a costo di mettersi in rotta col mondo, anche al costo della contrapposizione cruenta, fino al martirio, se necessario. Perché l’unica realtà vera è il Cielo e la vita del mondo che verrà.

Dal canto loro, i fedeli devono conformarsi agli insegnamenti della Chiesa, sapendo che solo Essa è colonna e fondamento della Verità.

Ed è qui che scatta il corto circuito.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che questo mondo non è poi così cattivo… non è vero… il mondo è tanto più cattivo per quanto dissimula la sua cattiveria con discorsi melensi e con “volemose bene!” di tutte le marche.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che bisogna adeguare il culto da rendere a Dio alle sensibilità del mondo che cambia… non è vero… non si può gabellare per diversa innocente sensibilità il rifiuto di Dio e della Santa Religione.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna
che bisogna adattare le chiese alla sensibilità sociale ed estetica dell’uomo moderno… non è vero… non si può distruggere la chiesa cristiana in nome di una concezione anticristiana del vivere sociale.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che il culto dovuto a Dio è frutto della sensibilità dell’uomo… non è vero… l’unico culto dovuto a Dio è quello impostoci da Nostro Signore Gesù Cristo tramite gli Apostoli: l’unico in grado di condurre le anime alla Salvezza eterna.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che bisogna dialogare apertamente con tutti per costruire un mondo nuovo e migliore… non è vero… non si può stabilire, non solo un dialogo, ma perfino un semplice rapporto di buona volontà tra Cristo e Beliar.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che Cristo è venuto per portare la pace… non è vero… Cristo è venuto per portare la verità e da subito ha ammonito che questo avrebbe contrapposto il figlio al padre, perché la verità discrimina l’errore.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che Essa ha il compito di unire tutti i popoli del mondo… non è vero… la Chiesa ha il compito di unire i figli di Dio in Lui rinati col battesimo, tutti gli altri seguiranno la sorte di Sodoma e Gomorra.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che la Fede non dev’essere vissuta integralmente, come comandato da Cristo, ma mediando i suoi precetti con la comprensione del mondo… non è vero… non si possono mediare i precetti della Fede con la colpevole cecità di un mondo che rifiuta Dio.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che il Papa deve abbracciare con gioia tutti i rappresentanti ufficiali dell’eresia e della contro-Chiesa … non è vero… compito del Papa è condannare questa gente e allontanarla da ogni possibile contatto con i semplici fedeli, per il bene delle loro anime.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che i successori degli Apostoli devono abbracciarsi con gioia con tutti i rappresentanti dei culti oscuri dei falsi dei… non è vero… i successori degli Apostoli devono condannare i cultori degli idoli e devono allontanare il popolo cristiano da ogni possibile contaminazione con tutte le abominevoli pratiche idolatriche.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che noi cattolici, seguaci dell’Unico Vero Dio, dobbiamo convivere gioiosamente con chiunque, perfino con i senza Dio, poiché da tutti possiamo trarre arricchimento spirituale… non è vero… anche solo la frequenza con i seguaci dei falsi dei e con i senza Dio porta inesorabilmente al massacro della nostra Fede e, quasi impercettibilmente, alla perdita della Salvezza.

Da quasi 50 anni nella Chiesa si insegna che Essa avrebbe mille cose da farsi perdonare dal mondo e si continua a chiedere scusa a tutti di tutto… non è vero… la Chiesa non ha nulla da farsi perdonare dal mondo, poiché in duemila anni ha apportato al mondo l’unica cosa di cui il mondo ha veramente bisogno: il Vangelo di Cristo. Aspetta ancora i ringraziamenti del mondo!

Tutti questi insegnamenti moderni, figli della deviante confusione del Vaticano II, costituiscono una trave gigantesca nell’occhio del cattolico e mentre ci indigniamo a ragion veduta per la pagliuzza nell’occhio altrui… per la pagliuzza nell’occhio dell’ateo che blasfema il Figlio di Dio… quanto più dovremmo indignarci per la trave nell’occhio dei nostri prelati moderni, per la trave nell’occhio nostro… perché questi nostri prelati sono in realtà noi stessi… fintanto che non li denunceremo per le loro responsabilità.

In questi ultimi 20 anni gli atti blasfemi contro Nostro Signore e la Sua Santissima Madre si sono moltiplicati e si sono manifestati nelle nostre stesse chiese, con l’avallo della Gerarchia.
Cosa sono le chiese tipo il moderno santuario di Padre Pio, se non un atto blasfemo?
Cosa sono le chiese progettate dai nemici della Fede, se non un atto blasfemo?
Cosa sono i moderni Crocefissi informi e scomposti, se non un atto blasfemo?
Cosa sono le statue della Madonna nuda offerte all’ammirazione dei fedeli, se non un atto blasfemo?
Cosa sono i multiformi paramenti moderni dei vescovi e dei papi, se non un atto blasfemo?
Cosa sono le Messe psichedeliche, se non un atto blasfemo?
Cosa sono i festeggiamenti di halloween negli oratori, se non un atto blasfemo?
Cosa sono le giornate ecumeniche, se non un atto blasfemo?
Cosa sono le concelebrazioni con la communicatio in sacris con gli eretici, se non un atto blasfemo?

Quanto dobbiamo indignarci per tutto questo!
Quanto più dobbiamo indignarci contro coloro che offendono Nostro Signore dall’interno!

E quando davvero ci indigneremo?



Indignarsi… indignarsi… come se non fosse un sentimento contrario alla Carità cristiana!

Eh… no!

Non caschiamo nella trappola, perché quando è in ballo la nostra Fede, quando è in ballo l’onore di Nostro Signore, quando è in ballo la nostra stessa salvezza e quella dei nostri figli… ogni indignazione non è solo giusta, ma sacrosanta.

Nostro Signore si indignò per primo, e reagì con violenza, non tanto di fronte alla miscredenza, all’idolatria e alla blasfemia esterne, ma quanto più di fronte alla blasfemia interna dei mercanti nel Tempio.
E li trattò a sferzate… e li trattò a sferzate in forza della Carità, di quella Carità che è Lui stesso, per il loro stesso bene…
perché Dio è Amore, ma è anche Giustizia e Rigore, e la vera Carità sta nel dare ad ognuno il suo… al fedele la grazia e la vita eterna, all’infedele la punizione e il castigo eterno.

Ed è esattamente questo l'esempio che devono seguire i prelati, i vescovi e i papi: altro che cammino comune per la pace… altro che cortile dei gentili… altro che nuova evangelizzazione a bracceto con i senza Dio!

Quando davvero ci indigneremo?

Oh! Sacrosanta indignazione!
Tanto più sacra per quanto più è rivolta all’interno
e tanto più santa per quanto più è rivolta contro i pastori infedeli!




Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: “Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato”… “Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera.
 Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!”.. (Gv 2, 15-16 e Lc 19, 46)
Belvecchio



gennaio 2012

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