Chi di tweet ferisce di tweet perisce.

Il popolo dei follower accusa Bergoglio
di aver abbandonato Alfie


di Luca Biffi e Chiara Gnocchi


Pubblicato su Riscossa Cristiana


La vicenda di Alfie Evans è stata l’ennesima prova che questa chiesa e questo papa, fatti salvi i fervorini di prammatica, proprio non vogliono affrontare queste tragedie e aiutare le persone che ne vengono travolte. Così, anche questa volta, è rimasta senza risposta concreta la richiesta di aiuto di Tom e Kate e delle migliaia di fedeli che chiedevano la cosa più ovvia: che si facesse veramente tutto il possibile per salvare un bambino prigioniero in una stanza di ospedale. Non è certo con un breve incontro e una pacca sulle spalle oppure twittando da Santa Marta che si poteva affrontare seriamente la questione.

Sarà facile dire che queste considerazioni sono la solita tiritera dei cattolici ipercritici a cui questo papa non piace proprio mai. Anzi, il mondo e quei cattolici che con il senso critico non arrivano neppure al minimo sindacale osanneranno il pontefice come “protagonista della battaglia della vita”.

Però questa volta qualcosa è cambiato. Sembra che il vescovo di Roma non abbia incontrato il consenso unanime della sua schiera di amatissimi follower. Il fedelissimo popolo social di Bergoglio, dopo averlo supplicato di intervenire per salvare Alfie, per la prima volta ha reagito senza tanti complimenti di fronte al fatto compiuto, o meglio, incompiuto.
Insomma, chi di tweet ferisce di tweet perisce.

Lunedì 23 aprile, sulla pagina Twitter ufficiale di papa Francesco si leggeva: “Commosso per le preghiere e la vasta solidarietà in favore del piccolo Alfie Evans, rinnovo il mio appello perché venga ascoltata la sofferenza dei suoi genitori e venga esaudito il loro desiderio di tentare nuove possibilità di trattamento”.

Commenti:

Caro papa: visto che lei può e lo sappiamo tutti… beh veda che debba fare.
   
Ma per una volta nella vita vuoi fare il papa e fare qualcosa di concreto per salvare la vita di questo bambino??? Oppure preferisci continuare ad infischiartene salvando, come sempre, le apparenze?

Santità vada lei a prendere Alfie di persona. Soltanto LEI può farlo venire in Italia.


Santità, la prego, non consenta più questo crimine che si sta commettendo. Vada incontro lei ad Alfie, salvi la sua vita e la sua anima. Nel nome di Dio non lo faccia uccidere. Prego per Lei, per Alfie ed i suoi genitori. Abbiamo enorme fede in Lei.

Padre… una delle persone più potenti al mondo non è in grado di fare qualcosa? Non le credo Padre, NON LE CREDO.

Santo Padre, andate a prenderlo Voi! Lo sanno facendo morire anche di fame, sono oltre sessantadue ore che non viene nutrito! Vi prego!

Santo Padre, twittare non basta più! La prego vada a prenderlo! Non abbandoni così un piccolo innocente.

Santo Padre, io non sono nessuno per darle ordini o suggerimenti ma Lei ha tutta l’autorità per fermare quelle mani assassine. Perché lei è il vicario di Cristo qui sulla Terra. Santo Padre Francesco, salvi il piccolo Alfie. La imploro: tolga quel bambino dalle mani di Erode.

 Papa Francesco vai a prenderlo!!!






Questi sono solo alcuni dei messaggi che hanno invaso le pagine social ufficiali del Vaticano supplicando il papa di andare a Liverpool, di fare qualcosa per salvare la vita del bambino. Il popolo cristiano si è rivolto all’unica persona che, se lo avesse voluto, avrebbe potuto fare la differenza.

Leggendo queste richieste di soccorso con il senno di poi rimane solo una grande amarezza pensando a chi ha così mal riposto la sua fiducia. Ma, purtroppo, non c’è proprio da sorprendersi se colui che invoca ogni giorno la costruzione di ponti, in questa occasione, ha eretto un muro. Era tutto già scritto ed è finita come doveva finire. Così i molti che si erano illusi hanno messo mano alla tastiera con una rabbia sorprendente.


Sabato 28 aprile, le pagine Twitter e Facebook ufficiali di papa Francesco riportavano: “Sono profondamente toccato dalla morte del piccolo Alfie. Oggi prego specialmente per i suoi genitori, mentre Dio Padre lo accoglie nel suo tenero abbraccio.”

Commenti:

È TALMENTE “TOCCATO” SANTITA’ DA NON AVER MOSSO UN DITO IN SUO FAVORE. NE RENDERA’ CONTO A DIO!!!

Penso faresti meglio a tacere.

Ipocrita, tu il massone Paglia e gli apostati prelati inglesi. Una macchia terribile nella storia della Chiesa. Prega per la tua anima falso papa.

Potevi fare molto di più… invece di usarlo per la tua falsa compassione… invece di usarlo… ma d’altronde sei amico della Emma Bonino.

Per quale assurdo motivo non sei andato a prendere personalmente quel piccolo angelo???? …. E ora Francesco hai pure il coraggio di parlare… potevi fare tutto e non hai fatto nulla! Taci per favore!

Sempre dopo però eh. Un intervento prima no eh?

Avresti potuto fare TUTTO e non hai fatto NULLA. A cosa servi, papa, a cosa servi davvero?

Speculare sul dolore… Che pietà che fai…

Buffone sai solo cinguettare.

Nemmeno una parola di condanna o un’ammonizione? Niente! Così!

Il falso profeta è come una campana muta ma quanto bella quando deve apparire al mondo.

Cicciopà, l’hai scafazzata. Avresti potuto fare tutto quello che potevi e invece sei rimasto a guardare. Cosa, tra l’altro, che fai spesso di questi tempi, spesso giri lo sguardo altrove o lo poggi in posti sbagliati.

Dovevi andare in Inghilterra come sei andato in Siria: oggi sei meno papa di ieri. Continua a vergognarti.

Avresti dovuto fare di più per il piccolo. Adesso le preghiere tienitele. Un po’ di rispetto per la sua anima. Basta pubblicità anche sulla morte del bimbo.

Mi pari ipocrita. In questi tre giorni sei stato ben zitto però.

Potevi fare di più Francesco… potevi salvarlo. Ma non hai lasciato la tua stanza.

Caro papa, poteva andare di persona a prenderlo. A Lei non avrebbero mica sparato! Le parole sono facili da pronunciare ma nulle senza fatti.

Caro papa, tu e la Chiesa che dovresti rappresentare siete vergognosamente mancati in questa vicenda potete solo sperare nella misericordia di Dio. Siete stati come al solito dalla parte del potere. D’altra parte chi ha ucciso Gesù? Il potere…

Dovevate fare qualcosa perché questo non avvenisse.

Domanda: quante cose potresti fare se solo volessi, nessuno ti fermerebbe, è che stai bene dove sei e te ne sbatti (…) degli altri.

Ora è facile essere dispiaciuti… lui però non c’è più. E pensare che con il tuo arrivo papa Francesco io avevo iniziato a credere in Dio… in quel Dio che ha dato la sua vita in cambio della nostra. Beh che dire dovevi fare qualcosa e non l’hai fatto. Ti sei limitato a scrivere mentre avresti dovuto salvarlo… adesso taci… esattamente come Alfie.

Tu eri l’unico che poteva sfondare i muri che imprigionavano Alfie! […] Dovevi andare a prenderlo, dovevi farlo! Mi hai delusa, non ti considero più il mio papa.

Santo Padre mi dispiace ma a mio avviso Lei avrebbe dovuto recarsi personalmente presso la struttura ospedaliera ove si trovava il piccolo. Sicuramente l’avrebbero accolta e non avrebbero potuto ignorare il suo intervento. Non è suo compito tutelare la VITA? O il suo pontificato si è ridotto ai soliti e ripetuti argomenti di ogni domenica all’Angelus?

DOVEVATE ANDARE A PRENDERLO!

Delusa, quanti messaggi le sono stati inviati chiedendole di andare lì. Forse non avrebbe concluso niente anche lei ma almeno si sarebbe tentato il tutto per tutto […].

Magari Santità se il Vaticano si fosse mosso con più convinzione, forse sarebbe andata diversamente.

Santo padre, lei non ha fatto quanto avrebbe dovuto fare.











Tra questi e moltissimi altri messaggi di chi considera Francesco il peggior papa della storia, di chi si chiede cosa “c’aveva da fa” durante questa drammatica vicenda, di chi evidenzia che si è dato tanto da fare per portare gli immigrati in Italia, ma non ha fatto nulla per far arrivare Alfie, emerge con chiarezza che qualcosa inizia a incrinarsi.
La pop star vaticana, in questi giorni molto poco pop, è stata colpita proprio dai suoi fans che non risparmiano parole di rancore e delusione. E bisogna notare che il linguaggio usato mostra come il ruolo di pontefice sia stato trascinato dalla polvere proprio grazie a colui che lo riveste.

In ogni caso, viene da chiedersi  se almeno alcune coscienze assopite si stanno svegliando. È presto per dirlo, ma la storia di Alfie Evans qualcosa ha smosso e non solo sul web.

Intanto prendiamo nota che oggi [29 aprile] al Regina Coeli in piazza S. Pietro, tutti si sono già dimenticati di questo piccolo martire.






aprile 2018
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